Autoblu, mi costi tu

di Barbara Fois - Liberacittadinanza - 26/06/2010
L’Italia ha il numero più alto di autoblu del mondo: se solo si tagliassero i costi esorbitanti per mantenerle, si avrebbero immediatamente gran parte dei soldi che servono per la manovra economica della finanziaria di Tremonti. E senza fare sacrifici

Il governo sta per varare, fra polemiche, contestazioni e proteste di ogni tipo - avanzate da tutte le categorie dei cittadini e perfino dagli amministratori locali appartenenti alla stessa maggioranza di governo - una manovra da 24 miliardi di euro. Ha chiesto sacrifici a tutti, ma in realtà è solo alle fasce meno abbienti e più deboli che toccherà l’onere maggiore da sopportare. Infatti si limiterà certamente a  bloccare gli stipendi dei dipendenti pubblici e le pensioni di tutti i dipendenti, pubblici e privati, impoverendo ancora di più i lavoratori, già quotidianamente dissanguati da un liberismo selvaggio, cinico egoista e soprattutto ottuso e incapace di rinnovarsi, ma solo di tornare indietro, come ha dimostrato l’accordo–ricatto di Pomigliano. Il resto sono tutte chiacchiere, infatti la casta non ci pensa neanche a rinunciare anche solo in parte ai suoi privilegi e alle sue abbondanti prebende, così come non scontenterà mai i suoi amichetti, quindi non metterà mai in atto delle manovre realmente capaci di cambiare l’economia del paese e fra queste c’è la lotta all'evasione fiscale, per esempio, e i tagli radicali a sprechi inauditi e non necessari. Vogliamo parlare delle auto blu tanto per non andar lontano?
Una ricerca pubblicata sul sito www.contribuenti.it  ci dà delle cifre sulle quali dobbiamo riflettere seriamente: “Aumentano ancora le auto blu in Italia: nel primo trimestre del 2010 sono cresciute dello 0,6% raggiungendo il tetto record di 629.120 unità. E' quanto emerge dalle prime proiezioni effettuate da KRLS Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani che, con lo Sportello del Contribuente, monitora costantemente il parco auto delle vetture di rappresentanza della pubblica amministrazione.... Dopo la legge del 1991 che limitava l'uso esclusivo delle auto blu ai soli Ministri, Sottosegretari e ad alcuni Direttori generali, si sono sempre proposte regolamentazioni e tagli, mai effettuati.
Nella classifica dei paesi che utilizzano le "auto blu" primeggia l'Italia con 629.120 seguita dagli USA con 72.000, Francia con 61.000, Regno Unito con 55.000, Germania con 54.000, Turchia con 51.000, Spagna con 42.000, Giappone, con 30.000, Grecia con 29.000 e Portogallo con 22.000.” Anche Panorama, che non è certamente un settimanale “comunista” riprende l’argomento e aggiunge anche un dato incredibile: il costo di queste autoblu. Ma leggiamo cosa dice “.... le auto di rappresentanza pubbliche sono in vertiginoso aumento, visto che nel 2005 erano solo 198.596. E di conseguenza aumentano i costi. Sommando gli stipendi degli autisti, i rifornimenti di carburante e i pedaggi autostradali di queste auto, secondo l’Associazione contribuenti, la spesa annua arriva a 18,23 miliardi di euro. E poi si parla di risparmi…”
Se la cifra sembra troppo alta, facciamo un po’ di conti: Brunetta dice che ogni auto blu costa 3300 euro all’anno e già così saremmo oltre i 2 miliardi, ma dobbiamo pensare allo stipendio di ogni autista... sì, pensiamo che si raggiunga facilmente la cifra offerta da contribuenti.it.
Dunque basterebbe solo tagliare la spesa per le auto blu per vedere quasi raggiunto il budget della manovra di Tremonti. Interrogato in TV su questo argomento, il ministro Brunetta dice che bisogna contare veramente quante sono le autoblu, perché nemmeno lui sa quante siano ( ma ci rendiamo conto dell’efficienza di questo ministro??) e che per contarle ci vorranno un paio di settimane. Certo, se userà come temiamo il pallottoliere, ci vorrà anche di più...
Sappiamo bene come e da chi è fatto questo governo, conosciamo bene la sua incapacità, impreparazione, pressapochismo, piccineria, abbiamo visto quanti corrotti e collusi ne fanno parte, eppure riescono sempre a sorprenderci: il record di bassezza sembra continuamente spostarsi verso voragini più profonde della fossa delle Marianne. Si pagano miliardi per centinaia di migliaia di auto blu, ma non si trovano fondi per le auto della polizia, ferme  perché non ci sono soldi per aggiustarle quando si guastano, o per pagare il carburante per farle muovere. Una follia incredibile e inimmaginabile in qualsiasi altro paese del mondo civile. Questa classe politica al governo va cacciata via insieme alla cricca di amici e clientes che si è trascinata dietro e che sta mangiando ogni risorsa del paese. Non basta cacciare i Brancher o gli Scajola, bisogna chiedersi com’è possibile che gente così diventi ministro e con quale criterio siano stati scelti!
Del resto abbiamo un presidente del consiglio che si fa leggi di ogni tipo per evitare di essere processato e non può stupire che altri ne approfittino! Il caso Brancher è proprio la dimostrazione palese – per tutti quei fessi che ancora credono ai complotti dei comunisti – di a chi e a cosa serva questa legge.
E mentre le auto blu aumentano, si tagliano i fondi alla cultura e alla sanità: tanto loro mandano i figli a studiare fuori e si curano all’estero. Ma cosa aspettiamo ancora per cacciarli via??

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