GREEN HILL SOTTO PROCESSO

di Stefania Sarsini - Coordinamento Fermare Green Hill / Vitadacani Onlus - 27/06/2014

Lo scorso lunedì 23 giugno si è tenuta la prima udienza del processo  contro Green Hill srl.

 Sono imputati Bernard Gotti, consulente della Marshall Bioresources e responsabile delle procedure interne dell'allevamento di Montichiari, Ghislane Rondot, che gestiva di fatto Green Hill insieme a Gotti, Roberto Bravi, direttore dell'allevamento, e Renzo Graziosi, il veterinario.

 Sono tutti imputati di maltrattamento, per il calore insopportabile mantenuto nei capannoni, per il frastuono, provocato dai continui latrati, in cui i cani sono stati costretti a vivere, per aver privato i cani della luce naturale del sole, per aver fatto vivere gli animali in ambienti privi di stimoli, e a volte in mezzo alle loro feci e al loro sangue; per
 aver costretto le fattrici a continui parti, fino a consumarne la vita, fino a ridurle allo stremo, per aver separato i cuccioli dalle loro mamme troppo presto, sbattendoli in gabbie senza alcun gioco, in mezzo a segatura che ne ha troppo spesso provocato la morte per soffocamento, spesso privati di acqua e cibo.

 Per aver utilizzato il tatuaggio invece del microchip, con il solo motivo di abbattere i costi, senza tener conto della grave sofferenza inflitta.

 Per aver causato la morte di 104 cani.

 Quelli di cui la magistratura ha trovato traccia.

 Quelli per i quali si è indagato.

 Oltre a tutti gli altri, migliaia, morti là dentro o nei laboratori.

 Vitadacani Onlus, che di queste atrocità è venuta a conoscenza già dal  2007, e già da allora ha denunciato, chiesto di intervenire, bussando ad ogni porta, dai funzionari locali ai politici seduti sugli scranni del Pirellone o della Regione Lombardia, su fino al Ministero, ha presentato istanza di costituzione di parte civile.

 Il Coordinamento Fermare Green Hill è al suo fianco, come sempre stato negli anni della campagna per la chiusura di Green Hill.

 Come è stato quando si è trattato di ritirare e sistemare nelle nuove case i più di cinquecento cani usciti da quell'incubo nel luglio del 2012 ed a noi affidati.

 Per un vizio procedurale il dibattimento è stato sospeso.

 Il processo inizierà il 29 ottobre.

 Noi saremo lì.

 A guardare negli occhi i responsabili di tanto orrore.

 Coloro che tante volte abbiamo incontrato.

 Che ogni volta, tronfi nella loro incrollabile sicurezza, hanno affermato che mai saremmo riusciti a chiudere Green Hill.

 Che mai avremmo vinto.

 Saremo lì per tutti i cani deportati e torturati.

 Per i cani dimenticati nel furgone a morire soffocati.

 Per quelli uccisi perché difettosi.

 Per quelli che non ce l'hanno fatta.

 Per la liberazione animale.