Ippoasi - Fattoria della pace

Il mercoledì della settimana prima gli avevamo inviato le misure del nostro Amico...e il lunedì dopo il carrellino era pronto. C'è voluto qualche aggiustamento, però Pierino è potuto salire sul bolide, facendoci piangere tutt* dalla commozione. Due mesi di cure e di “terapia motoria” e ora eccoci qui, con il nostro amico motorizzato! Pierino finalmente è di nuovo in piedi: ora può mangiare e urinare in piedi, guardare le altre capre negli occhi...che emozione! L'abbiamo portato nel recinto grande, a ritrovare le sue amiche e i suoi amici. Tutt* erano molto curiosi,

Liù è stata la prima ad accorgersi di Pierino su 4 ruote motrici e ben presto anche tutt* gli altri, che hanno iniziato ad annusarlo con gli occhi che esprimevano un grande punto di domanda. Il contatto con il branco delle capre è stato a dir poco emozionante: appena avvistato Pierino si sono tutte raggruppate e Rachele per prima è andata a dargli il bentornato. Anche se sul carrellino non si è tirato indietro, rispondendo ai tentativi di relazione delle altre capre, ovviamente a testate!

Siamo ben consapevoli che questo non è un punto di arrivo, bensì di partenza: Pierino molto probabilmente utilizzerà questo strumento per tutta la sua vita e dobbiamo aiutarlo ad usarlo al meglio. Ancora infatti non cammina in modo autonomo, anche se qualche passettino lo fa se è adeguatamente motivato. La strada sarà lunga, ma siamo tutt* motivati a percorrerla!

La storia di Pierino fa senz'altro riflettere molto: grande è stata la sua voglia di vivere e la sua determinazione nel farlo...ma non è forse la stessa voglia di vivere che accomuna tutt* quegli individui prigionieri di allevamenti o altri luoghi di sfruttamento? Un pensiero va a loro, sperando che presto le cose possano cambiare, e tutte le gabbie aprirsi.

Potete trovare qui un piccolo video che racconta l'intera storia.
Mentre a questo link è possibile supportare Pierino con un aiuto economico.

Questo evento è arrivato in maniera totalmente inaspettata visto che, pur togliendo le uova ogni giorno dai pollai abbiamo notato che queste galline, non più naturali, non hanno più l'istinto della cova. A quanto pare non tutte sono così. Infatti una delle ultime 3 galline arrivate, salvate dal NuovoGas di Livorno è riuscita a portare avanti una cova in un posto molto nascosto tra i rovi del pollaio.

Prenderemo atto di questa situazione per continuare comunque a mettere in atto la nostra politica sulla questione delle nascite al Rifugio, visto che rimaniamo fermamente convinti che è meglio accogliere individui che scampano a situazioni di sfruttamento piuttosto che farne nascere altri in una situazione comunque domestica e quindi non completamente naturale. Mamma Dania ne da il lieto annuncio e noi diamo il benvenuto a questi nuovi individui, che avranno la fortuna di crescere in un ambiente in cui potranno veramente crescere liber*!