ORA,E' IL TEMPO DI DIRE ANCHE "SI" !

di Saro Patanè - Liberacittadinanza Acireale - 23/01/2017

Attuare la Costituzione. Restituire il potere ai Cittadini.
In questo fine settimana a Roma una grandissima partecipazione dei rappresentanti dei comitati per il No e di ogni genere di realtà associativa che hanno retto il peso assai duro della difesa della Costituzione al recente referendum del 4 dicembre ha segnato una volontà forte e omogena - specchio di tutte le realta territoriali italiane - di "esserci" e di "restare" uniti e fortemente motivati nella traduzione positiva della vittoria che ha fatto argine allo stravolgimento dell'assetto istituzionale della Repubblica.

Un amplissimo dibattito,la presenza di tante grandi intelligenze e di autorevolezze costituzionali e giuridiche formidabili,ma anche la semplicità del coraggio di intervenire di tantissimi "comuni" cittadini,mi ha sicuramente rincuorato e confermato nella volontà di proseguire la dura lotta.

In verità ,si sono confrontate anche due " anime " del Movimento : da una parte chi,come me, traendo spunto dal fatto che la partecipazione straordinaria dei cittadini italiani al voto e l'ancòra piu straordinaria maggioranza di popolo che si è venuta a creare,significassero anche e non solo la difesa della Costitzione,bensì la nascita di un vero nuovo BLOCCO SOCIALE che poneva un'accorata domanda di rappresentanza e di cambiamento degli attori della Politica,intesa come sede naturale delle decisioni che in democrazia sono quelle che cambiano e modificano l'assetto sociale del Paese,inteso come persone ,con le loro enormi difficolta esistenziali.
Che occorresse quindi , PRENDERE ATTO di questo formidabile STATO NASCENTE e soprattutto sapere leggere e vedere che nel paese si era già relaizzato quel nuovo soggetto politico da tante parti auspicato e atteso , e che questo era avvenuto anche ripristinando quei "LUOGHI DELLA POLITICA " ( Sartori ) che da tempo sono stati distrutti dalla casta e dalla consorteria dello straopotere economico finanziario che ha "spostato" irrevocabilmente le sedi delle decisioni politiche dal Parlamneto e dalla base dei corpi intermedi alle elites ristrette di una oligarchia micidiale.
E' prevalsa,però,il timore che la creazione di un NUOVO SOGGETTO POLITICO , ( la parola stessa "Partito" viene recepito come innominabile,un male in sè..malgrado l'assunto costituzionale che li riguarda in primissio piano ) potesse costituire una sorta di "suicidio" morale .
A mio parere ( e anche di altri,anche se minoranza ) questo è causato da una serie di ragioni molto importanti ; provo ad elencarne alcuni:

Una sorta di "egotismo intellettuale associativo" specie quando è figlio di associazioni di notevole consistenza e di notevole qualità elaborativa sul piano ideale

Una sorta di difesa - inconscia - del protagonismo consolidato nel proprio habitat territoriale che vede - in perfetta buona fede - la contaminazione generale come una perdita di "primazia" intelletuale

L'età media dei componenti,assai elevata, e con pochissime eccezioni giovanili ( mentre fortissima è stata la componente giovanile nel successo elettorale;decisiva..) e con essa la difficoltà anche umana di rinunciare ad un "habitat esistenziale" per sua natura stessa tendente alla conservazione e difficilmente dialettico

La presenza di "isole" di aderenti ai "partiti" o a quel che resta di essi,che vedono il movimento principalmente come momento di sbarramento e occasione di lotta politica interna a questo o quel soggetto, o gruppo conferendo alla partecipazione a i comitati di base come succedanea alla supremazia politica interna od elettorale

Infine,una posizione ideale rispettabilissima e assolutamente radicale ( che è stata a lungo anche la mia...)che continua a non ritenere possibile realizzare una autentica democrazia partecipativa,ai nostri tempi, nelle forma di associazionismo del Partito

Da ciò nasce la netta predominanza di privilegiare le forme partecipative non strutturate in forma piramidale e delegata o rappresentativa,bensi nelle moderne forme virtuali,di rete, di connessione, di liquidità ed estemporaneità organizzativa e decisionale proprie dei tempi

Io credo che considerare ,pur strutturandoli in un serio coordinamento nazionale come si vuole fare, solo come luoghi occasionali della partecipazione democratica,come dei "soviet" di strada, come "riserva" democratica essenziale da mobilitare nelle emergenze istituzionali quasi fosse una sorta di legione de veterani ,o affidare ad essi il pur dovuto e indispensabile compito di formazione e informazione,di studio ( scuole e Università) e approfondimento,di proponimento legislativo popolare dal basso con le proposte legislativa di iniiziativa popolare,sia un errore.

Perchè:
a) per le ragioni di cui sopra,rischia di sfiancare e demotivare anche i più idealisti dei partecipanti ( vedi età e insufficienze organizzatibe,e autoreferenzialitàà...)
b) Non corrisponde alla risposta fondamentale alla DOMANDA che noi del comitati abbiamo evocato con la strabiliante partecipazione del cittadino medio: 
abbiamo difeso la Costituzione,bene ! "Cambierà" qualcosa ? 
La Politica cmabierà i suoi modi di rappresenatanza ? 
I uoghi e le le decisioni in cui essa è chiamata ad agire saranno finalmete le nostre case ,le nostre vite,la nostra rave crisi,economica e morale " ?
Abbiamo voluto "mandare a casa" con un autentico plebiscito il renzismo e la oligarchia dellpotere econimco finaziari,adesso potremo rivolgerci a qualcosa di nuovo ?
Di autentico,che ci rappresenti e di cui possiamo fidarci ?

Se la risposta è "No" allora sarà difficile incontrali di nuovo ai banchini all'angolo delle piazze.
Resteranno irrisolti i due grandissimi problemi : la NATURA E MODO" della RAPPRESENTANZA e il soddisfacimento della "utilità" sociale ed esistenziale della partecipazione e della mobilitazione popolare.
Insomma,del POTERE AI CITTADINI.
Ora, è il tempo di dire anche " SI" .

Foto sala 21 gennaio Roma

26 ottobre 2018

La colpevole superficialità di Beppe Sala

Massimiliano Perna - ilmegafono.org
28 settembre 2018

Il decreto Salvini e la grande balla della sicurezza

Massimiliano Perna - Ilmegafono.org
2 novembre 2018

La società liquida e il corpo dei migranti

Massimiliano Perna - ilmegafono.org
23 novembre 2018

Zuccaro e l’insostenibile ossessione per le ong

Massimiliano Perna - ilmegafono.org