Si è tenuto ieri
sera presso il Cinema Astra di Parma una conferenza-dibattito dal titolo
"Democrazia!", dal titolo dell’ultimo libro di Paolo Flores D’Arcais che della
crisi della democrazia in Italia fa un’analisi cruda e disincantata, ma non
priva di speranze. All’iniziativa promossa da Liberacittadinanza di Maria
Ricciardi e Vincenzo Tradardi hanno partecipato Maurizio Landini, segretario
nazionale Fiom, Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, Paolo Flores d’Arcais,
filosofo, direttore della rivista MicroMega. Tanti i parmigiani presenti in sala.
Flores
D’Arcais: “La democrazia è elaborazione collettiva (illuminismo di
massa) dopo un confronto favorito da un’informazione non manipolata. La politica
è oggi monopolizzata da mestieranti di professione che finiscono con
l’allontanarsi progressivamente dalla gente per assomigliarsi sempre più tra
loro, fino a diventare Casta. Diciamo no alla politica di professione, sì ad una
politica bricolage, ovvero ad una militanza di persone che dedicano parte del
loro tempo alla cosa pubblica. La partecipazione dei cittadini richiede
sacrificio, rinunce: perché possa essere duratura le persone devono capire che
dal loro impegno poi scaturirà qualcosa, che esso porterà effetti, altrimenti
dopo poco tempo abbandonano. La partecipazione va quindi istituzionalizzata. Se
i cittadini abbandonano lasciano spazio agli altri che poco alla volta gli
tolgono libertà, lasciando loro solo quella di organizzare il proprio tempo
libero”.
Federico Pizzarotti: “La militanza dentro il M5S
sta crescendo perché è forte nelle persone la voglia di politica, altro che di
antipolitica! Ma non basta partecipare, bisogna anche informarsi per essere in
grado di esprimere una decisione consapevole.
Mi fa sorridere pensare che la
nostra Amministrazione è stata criticata per aver organizzato incontri con i
cittadini nei quartiere, cioè per aver fatto quello che ha sempre dichiarato che
avrebbe fatto e quello che i cittadini si aspettavano da essa.
Presto
lanceremo delle votazioni online tramite il sito del Comune alla quali potranno
partecipare tutti coloro che forniranno copia del loro documento di identità.
Le risorse a disposizione del Comune sono sempre più scarse. Per l’anno
prossimo il Governo ci ha tolto altri 10 milioni di euro. Temo che dovremo
interpellare i cittadini non tanto per sapere da loro quale opera vorrebbero, ma
quale taglio al Bilancio apportare. I cittadini devono pretendere ma anche dare.
Purtroppo c’è una burocrazia sempre più pesante che ostacola il volontariato
delle persone. Ad es., è impensabile pensare ad un artigiano volontario che vada
a verniciare il cancello di una scuola, perché poi se gli cade un pennello sul
piede chissà quali cause vengono intentate contro il Comune!
Dopo le buche
sulle strade, le maggiori segnalazioni che mi provengono dai cittadini
riguardano la richiesta di l’installazione di nuove panchine. Purtroppo mancano
i soldi anche per questo: lanceremo quindi l’iniziativa “Adotta una panchina”…
metteremo su di esse i nomi dei privati donatori, come in chiesa”.
Maurizio Landini: “In Italia c’è un’evidente crisi della
democrazia, in particolare della rappresentanza, politica ma non solo. Non ho
mai registrato tanta sfiducia dei cittadini della politica come in questo
periodo: perché le persone si rendono contro che la politica parla di altri
temi, è lontana dai loro problemi enormi di tutti i giorni e si rendono conto di
essere lasciati soli.
Mai come in questi anni la concentrazione del potere è
stata nella mani di pochi, per di più del potere finanziario e delle
multinazionali che oggi hanno più peso degli stessi Stati nazionali.
E mai
come oggi si era visto un attacco così forte ai diritti dei lavoratori. Fanno le
primarie del centrodestra e del centrosinistra, ben vengano, ma che democrazia
può esserci se poi essa si ferma ai cancelli delle fabbriche dove i lavoratori
sono sottoposti a ricatti e non sono più neanche liberi di scegliersi i propri
rappresentanti sindacali? Oggi ai lavoratori viene detto: “Ringrazia che non ti
licenzio, che hai un posto”. Il lavoro non è più un “diritto”, è diventato un
“favore”.
Oggi c’è una lotta di classe al contrario: chi sta meglio si
scaglia contro chi sta peggio, e poi si fa anche le leggi per regolarizzare i
soprusi e le deroghe alla Costituzione. Il Governo Berlusconi ha prodotto una
legge (ovviamente non revocata dal Governo Monti) con la quale si dà la
possibilità di derogare dalle leggi nazionali per i contratti dentro le
fabbriche. Ma se si consente la deroga alle leggi vigenti vuol dire che non ci
sono più leggi!”.