Comunicato stampa contro DDL Gelmini su Autonomia Differenziata e Dichiarazione del Tavolo NO AD

di Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata, per l’unità della Repubblica e l’eguaglianza dei diritti - 02/07/2022
Cittadine e cittadini italiani non hanno bisogno di ulteriori atti destabilizzanti in un momento così grave di crisi per la guerra in Ucraina, la siccità, l’inflazione e la pandemia

I Comitati NO AD sono in campo con determinazione da anni contro l’autonomia differenziata, per l’unità della Repubblica e l’eguaglianza dei diritti, ritenendo che l’attuazione dell’art. 5 della Costituzione, che recita “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”, sia attuabile solo abolendo con Legge Costituzionale il comma 3 dell’art.116.

 

A tal fine sostengono i DDL e PDL Costituzionali per l’abrogazione del terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione rispettivamente presentati al Senato dai Sen. Gregorio De Falco, Elena Fattori, Cataldo Mininno, Paola Nugnes, Bianca Laura Granato, Virginia La Mura e Matteo Mantero e alla Camera dalle on. Simona Suriano, Silvia Benedetti, Yana Chiara Ehm, Doriana Sarli.

 

I Comitati prendono atto che P. Bersani e V. Errani, già Presidenti (e mai autoproclamatisi “Governatori”) della Regione Emilia-Romagna, assieme al loro partito, hanno espresso l’intento di opporsi alla adozione da parte del governo del DDL Gelmini, intenzione manifestata nel corso della Conferenza Stampa del 29 giugno 2022 convocata per la presentazione della loro lettera “Autonomia Differenziata: così non va”.

Gli stessi P. Bersani e V. Errani hanno criticato la Bozza Gelmini in quanto esautora, delegittimandolo, il Parlamento, non definisce LEP (Livelli Essenziali della Prestazioni) e fabbisogni standard, non prevede il superamento della spesa storica e la perequazione ex articolo 119 della Costituzione, e non vi appaiono riferimenti alle leggi 42/2009 e 68/2011 in tema di fiscalità.

Anche essi, inoltre, hanno rilevato che l’autonomia regionale differenziata, prevista dal DDL Gelmini e presentata ed accettata senza sostanziali rilievi ai Presidenti di regione del Nord e del Centro (Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli-Venezia Giulia e Toscana), comporti il rischio di costituire nuove Regioni a statuto speciale e/o quello di neo-secessionismo mascherato, sì che hanno concluso con una dichiarazione di ferma opposizione a che il DDL Gelmini venga portato nel Consiglio dei Ministri.

 

I Comitati NO AD, pur nella diversità delle proposte politiche di opposizione alla disgregazione dell’unità della Repubblica e dei Principi costituzionali di tutela dell’uguaglianza dei diritti e dei doveri di cittadinanza, esprimono l’intento di operare fianco a fianco per:

-scongiurare ogni tentativo di fare oggetto di decretazione governativa una qualsiasi norma in tema di autonomia regionale differenziata in questo fine Legislatura

-promuovere il più ampio e trasparente dibattito nel Paese sui temi del decentramento democratico, con il coinvolgimento delle forze politiche, sindacali, associative e di movimento

Cittadine e cittadini italiani non hanno bisogno di ulteriori atti destabilizzanti in un momento così grave di crisi per la guerra in Ucraina, la siccità, l’inflazione e la pandemia.

Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata, per l’unità della Repubblica e l’eguaglianza dei diritti

per contatti: Marina Boscaino, portavoce Comitati no Ad +39328565442 - comitatinoad@gmail.com

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