CRIMINE ANIMALE - ANIMALI POCO TUTELATI

di Stefania Sarsini - 27/05/2015
 QUESTO IN SOSTANZA IL SUNTO DEL CONVEGNO CHE SI E' TENUTO IL 23 MAGGIO  ALL'UNIVERSITA' ECAMPUS  DOVE SONO INTERVENUTI :
L'AVVOCATESSA MARIANNA SALA ;  IL PUBBLICO MINISTERO MARCO SANNINI, CORTE DI CASSAZIONE  ;  LA PRESIDENTE DELLA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA UNIVERSITA 'ECAMPUS,  PROF. SSA ELISABETTA BERTACCHINI; MASSIMO PRADELLA COORDINATORE  NAZIONALE GUARDIE ZOOFILE OIPA. ED ALTRI .



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Animali poco tutelati. Leggi buone, ma difficili da applicare. Pene tenui. E, con le ultime modifiche al Codice penale, la situazione rischia di peggiorare. Di questo si è parlato al convegno «Crimine animale. I reati su animali, normativa e giurisprudenza» che si è svolto venerdì all'Università eCampus di Novedrate (Como) in collaborazione con Oipa, l'Organizzazione internazionale protezione animali.

La preside della facoltà di Giurisprudenza, Elisabetta Bertacchini, ha introdotto il convegno e il concorso giornalistico collegato, riservato agli studenti:

 «Siamo qui per aprire una finestra su una realtà amara e poco trattata, spesso sottostimata, catalogata quando va bene come problema secondario: i reati commessi contro gli animali».

L'armamentario legislativo a disposizione degli operatori, dalle Guardie zoofile fino al pubblico ministero, «è uno dei migliori al mondo», secondo l'avvocato Marianna Sala. Ma la sua applicazione fatica a ingranare.

 «Colpa dei soliti motivi», spiega Bertacchini: «Cioè l'incertezza della pena tipica del nostro ordinamento e la tenuità della stessa quando comminata, che spuntano le armi in possesso di chi è chiamato a difendere i diritti degli animali». Che la recente modifica al Codice penale sulla tenuità del fatto rischia di indebolire ulteriormente. 

Nella testimonianza di Marco Sanini, magistrato e pubblico ministero a Torino, c'è la fotografia di uno degli atteggiamenti più tipici quando si parla di animali. «Quando ho lavorato a Cuneo, nella “provincia granda” che ha tante aziende agricole che allevano bestiame ed è anche scenario di un'intensa attività venatoria, ho toccato con mano il rapporto distorto che affonda le radici nelle tradizioni e spesso nell'ignoranza che assegna all'animale, soprattutto quelli da reddito o selvatici, lo status di cosa, di oggetto senza particolare importanza».

Sugli stessi toni Edoardo Stoppa, inviato del tg satirico di Canale 5 Striscia la notizia. «La vera novità del nostro Tg è stata portare all'ora di cena in casa di milioni di italiani la parte brutta del rapporto uomo-animale: i maltrattamenti, la violazione dei diritti più elementari, la violenza spesso gratuita e perpetrata in un mix di ignoranza e crudeltà».

Eppure le leggi ci sono. Le elenca l'avvocato Sala, che si occupa di diritti degli animali. Dalla prima legge quadro nel 1991 alla 189/2004, quella della svolta: uccisione (544bis del Codice penale) e maltrattamento (544ter) diventano delitti. E quando la Cassazione (2012) ha cancellato le immunità previste con il 19ter del Codice penale, sono usciti dall'ombra i comportamenti nei confronti degli animali nei circhi, nei macelli, perfino nei laboratori di ricerca.

Quando si parla di animali, non può mancare la politica..............  Lacquaniti , deputato, PD

si chiede come è possibile che Green Hill, il centro bresciano di allevamento di cani beagle destinati alla sperimentazione animale, fosse in possesso di una certificazione di qualità. 

( Meraviglia lo stupore di chi, come deputato , dovrebbe  far controllare - conoscere-legislare, !Stefania Sarsini)

«L'amore per gli animali non è chiaramente un obbligo, ma il loro rispetto sì, è previsto dalla legge. Allora la si applichi», ha concluso la preside Bertacchini.