Rimossi i giornalisti del Tg1 che non firmano la lettera in favore di Minzolini

di Adnkronos/Ign - 01/04/2010
Il direttore del Tg1 di nuovo nell'occhio del ciclone dopo l'allontanamento dal video di Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso. I consiglieri di minoranza denunciano "epurazioni staliniste" e l'Fnsi esprime "preoccupazione"

Nuove polemiche sul Tg1 diretto da Augusto Minzolini. Il direttore è finito nell'occhio del ciclone per l'allontanamento dal video di alcuni dei volti più noti del Tg, fra cui Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso.

''Ormai e' evidente che al Tg1 e' in corso una vera e propria epurazione dei giornalisti che non hanno firmato la lettera in favore del direttore'' denunciano i consiglieri d'amministrazione della Rai, Nino Rizzo Nervo e Giorgio van Straten.

''La settimana scorsa -scrivono i due consiglieri di minoranza- era toccato al caporedattore Massimo de Strobel, oggi Minzolini ha annunciato al comitato di redazione che sono stati sollevati dal loro incarico di conduttore Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso, tutti professionisti che hanno contribuito a scrivere la storia di quella che un tempo e' stata la piu' importante testata televisiva''.

''Avevamo chiesto al direttore generale -proseguono Rizzo Nervo e van Straten- di fermare il disegno di annientamento dei valori, delle culture e delle autonomia professionali portato avanti con determinazione stalinista dal direttore del TG1 e pertanto lo riteniamo corresponsabile di queste decisioni''.

Sulla vicenda è intervenuto lo stesso presidente di Viale Mazzini Paolo Garimberticon una lettera indirizzata al direttore generale, Mauro Masi. Garimberti sottolinea che il direttore Minzolini ha il diritto di organizzare il lavoro della redazione, valorizzando tutte le risorse senza però discriminazioni di sorta. Garimberti chiarisce che il suo non è un attacco a Minzolini, ma un auspicio a che tutti i giornalisti trovino una collocazione adeguata senza che venga svilita la loro professionalita'.

Contro l'avvicendamento si schiera il Cdr del Tg1, secondo cui "anche quest'ultimo pacchetto di provvedimenti, sembra confermare la volonta' del direttore di penalizzare colleghi che non si sono schierati al suo fianco nella raccolta di firme sul caso Mills". Il comitato di redazione sottolinea che "è la prima volta che al Tg1 si tolgono incarichi di rilievo senza che sia concordato con gli interessati. In passato, ai conduttori di edizioni principali del Tg1 cui e' stato chiesto di lasciare la conduzione sono stati proposti incarichi equivalenti . Questa volta invece i colleghi non hanno dato il loro consenso di fronte a ipotesi indeterminate nei tempi e nell'inquadramento professionale. Un precedente che riteniamo molto grave".

Dalla prossima settimana dunque, Tiziana Ferrario sarà sostituita da Francesco Giorgino nell'edizione delle 20.00, Laura Chimenti prenderà il posto di Paolo Di Giannantonio alle 13.30 mentre nelle edizioni della mattina andrà in onda Francesca Grimaldi invece di Piero Damosso.

Il sindacato dei giornalisti esprime ''preoccupazione''. ''La notizia della rimozione dagli incarichi di conduzione del Tg1, di colleghi come Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e Tiziana Ferrario e del capo redattore Massimo De Strobel, rischia di configurarsi come rappresaglia piuttosto che come un normale esercizio dei poteri del direttore che il contratto tutela'' afferma in una nota la Federazione nazionale della Stampa (Fnsi).

Immediata la replica del direttore Minzolini, che respinge le accuse e rivendica le sue scelte.

"Ma quale epurazione, stiamo parlando di conduttori che lavorano da 28 anni, servono volti nuovi. Ho assunto 18 precari - spiega il direttore a Ign, testata on line del gruppo Adnkronos - e ho la necessità di rendere evidente questo rinnovamento". Un rinnovamento, aggiunge Minzolini, "che era nel piano editoriale e che comincia già a dare i suoi frutti: dal marketing mi dicono infatti che c'è un aumento di 2 punti nel target di spettatori tra i 30 e i 40 anni". "Non mi interessano i rituali sui documenti pro o contro - conclude il direttore del Tg1 - ho scelto questo mestiere con ben altri intenti".

La vicenda però diventa un nuovo motivo di scontro politico e dal Pd Paolo Gentiloni attacca: "La sostituzione di Tiziana Ferrario e degli altri conduttori del Tg1 conferma l'idea che il direttore Minzolini ha del principale telegiornale Rai: trasformarlo in un Tg4 pagato dai contribuenti". "Il presidente e il direttore generale della Rai non hanno nulla da dire su questa trasformazione in testata militante di quello che una volta era il volto istituzionale dell'informazione Rai?".

La maggioranza difende invece il direttore del Tg1. ''Dopo aver tentato di zittirlo in tutti i modi, ora la sinistra vuole impedire a Minzolini di fare cio' che e' nelle sue prerogative: innovare il telegiornale lanciando volti nuovi alla sua conduzione. E' incredibile - afferma Maurizio Lupi, deputato del Pdl, e vicepresidente della Camera -. Anche Riotta fece le sue scelte e nessuno grido' allo scandalo". "Smettiamola -aggiunge- con questo indegno tiro al bersaglio. Minzolini, come ogni direttore, decide in base ad un progetto editoriale. Ma a sinistra, evidentemente, non sono abituati a questi criteri. Preferiscono i giornalisti che fanno politica, dentro la Rai e nelle aule del Parlamento''.

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