Questo è l’anno dell’acqua, l’anno in cui noi italiani dobbiamo decidere se l’acqua sarà merce o diritto fondamentale umano.
Il 19 novembre 2009, il governo Berlusconi ha votato la legge Ronchi,
che privatizza i rubinetti d’Italia. E’ la sconfitta della politica, è
la vittoria dei potentati economico-finanziari. E’ la vittoria del
mercato, la mercificazione della ‘creatura’ più sacra che abbiamo :
’sorella acqua’.
Questo decreto sarà pagato a caro prezzo dalle classi deboli di questo
Paese, che, per l’aumento delle tariffe, troveranno sempre più
difficile pagare le bollette dell’acqua (avremo così cittadini di serie
A e di serie B !). Ma soprattutto, la privatizzazione dell’acqua, sarà
pagata dai poveri del Sud del mondo con milioni di morti di sete.
Per me è criminale affidare alle multinazionali il bene più prezioso
dell’umanità (‘l’oro blu’), bene che andrà sempre più scarseggiando,
sia per i cambiamenti climatici (scioglimento dei ghiacciai e dei
nevai) sia per l’incremento demografico.
L’acqua è un diritto fondamentale umano, che deve essere gestito dai
Comuni a totale capitale pubblico, che hanno da sempre il dovere di
garantirne la distribuzione per tutti al costo più basso possibile.
Purtroppo, il nostro governo, con la legge Ronchi, ha scelto un’altra strada, quella della mercificazione dell’acqua.
Ma sono convinto che la vittoria dei potentati economico-finanziari si trasformerà in un boomerang.
E’ già oggi notevole la reazione popolare contro questa decisione
immorale. Questi anni di impegno e di sensibilizzazione sull’acqua, mi
inducono ad affermare che abbiamo ottenuto in Italia una vittoria
culturale ,che ora deve diventare politica.
Ecco perché il Forum italiano dei Movimenti per l’acqua pubblica,
lancia ora il Referendum abrogativo della Legge Ronchi, che dovrà
raccogliere, fra aprile e luglio 2010, circa seicentomila firme. Non
sarà un referendum solo abrogativo, ma una vera e propria consultazione
popolare su un tema molto chiaro :o la privatizzazione dell’acqua o il
suo affidamento ad un soggetto di diritto pubblico.
Le date del referendum verranno annunciate in una grande manifestazione
nazionale a Roma il 20 marzo, alla vigilia della Giornata Mondiale
dell’acqua (22marzo).
Nel frattempo chiediamo a tutti di costituirsi in gruppi e comitati in
difesa dell’acqua, che siano poi capaci di coordinarsi a livello
provinciale e regionale.
E’ la difesa del bene più prezioso che abbiamo (aria e acqua sono i due
elementi essenziali per la vita !). Chiediamo a tutti i gruppi e
comitati di fare pressione prima di tutto sui propri Comuni affinché
convochino consigli monotematici per dichiarare che l’acqua è un bene
di non rilevanza economica. Questo apre la possibilità di affidare la
gestione dell’acqua ad un soggetto di diritto pubblico.
Abbiamo bisogno che migliaia di Comuni si esprimano. Potrebbe essere questo un altro referendum popolare propositivo.
Solo un grande movimento popolare trasversale potrà regalarci una
grande vittoria per il bene comune. Sull’acqua ci giochiamo tutto,
anche la nostra democrazia.
Dobbiamo e possiamo vincere. Ce l’ha fatta Parigi (la patria delle
grandi multinazionali dell’acqua ,Veolia, Ondeo ,Saur che stanno
mettendo le mani sull’acqua italiana) a ritornare alla gestione
pubblica. Ce la possiamo fare anche noi.
Mobilitiamoci ! E’ l’anno dell’acqua !
http://www.acquabenecomune.org/