64° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI MARZABOTTO, IL GOVERNO NON C'E: "PERCHE"?

di Claudio Gandolfi-antifascista di Bologna - 05/10/2008
Tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944 l’esercito nazista in ritirata fece strage di civili nell’appennino tosco-emiliano. Domenica a 64 anni di distanza Marzabotto ha ricordato le sue 770 vittime di quella rabbia assurda ed ingiustificabile, la cerimonia si è svolta a Monte Sole davanti alla lapide a ricordo su cui si legge:” SI PIEGANO LE QUERCE COME SALICI SUL CUORE DELLE ROCCE A MONTE SOLE HANNO MEMORIA LE QUERCE HANNO MEMORIA”.

Quella stessa memoria che sembra fare difetto negli esponenti dell’attuale governo di centrodestra che ha pensato bene di non mandare nessuno al ricordo dell’eccidio, forse perché la ritengono l’ennesima, inutile cerimonia retorica priva di valore storico e civile? Oppure dobbiamo pensare che sia stato piuttosto l’imbarazzo che crea ancora a molti di questi politici il fatto di essere in parte i figli ed i nipoti di quella ideologia fascista ( mai rinnegata) contigua e subalterna in quegli anni al fuoco “amico” nazista che ha trucidato tutti quegli innocenti?

L’opportunismo elettorale e l’esito del voto hanno di fatto sdoganato il “fascismo” agli occhi di molti ma l’imbarazzante assenza di oggi a Marzabotto è la dimostrazione che forse è ancora presto per riscrivere ( come qualcuno vorrebbe) la verità perché la nostra è e resta una Repubblica nata dalla guerra di liberazione che “ripudia” il fascismo in ogni sua forma vecchia e nuova.

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