Open to meraviglia… o sconcezza?

di Barbara Fois - liberacittadinanza.it - 01/05/2023
L’allucinante campagna pubblicitaria della ministra Santanchè

La ministra al Turismo, Daniela Santanchè, ha scelto per pubblicizzare il nostro Paese e attrarre di nuovo i turisti, l’agenzia pubblicitaria Armando Testa, quella per intenderci che aveva ideato lo slogan “ no Martiny no party” (e già da allora la tendenza al pastiche linguistico era evidente), ma stavolta il giudizio negativo è unanime e così violento nei toni, soprattutto sui social, da indurre l’agenzia Testa a comprare una pagina del Corriere della Sera, per rispondere a tutti i detrattori. Il fatto è che, come si dice, Excusatio non petita culpa manifesta, cioè scusa non richiesta colpa manifesta. Ed è patetico quel tentativo di ribaltare la débacle con un ironico ringraziamento alle crtiche ricevute, come fossero il segno di un interesse risvegliato e non di una indignazione diffusa e meritata.

Mi chiedo se la pagina del Corriere è stata pagata coi nostri soldi… Ma sto correndo troppo: di cosa sto parlando? Di una campagna pubblicitaria davvero sconcertante. A rivedere le altre campagne pubblicitarie del passato, sotto governi assai diversi fra loro, dico politicamente, ma ugualmente desolanti (mi riferisco al “Plis, visit aur cauntri” di Rutelli, al “Magic Italy” di Berlusconi, a Franceschini e al suo “very bello”, etc.) bisogna proprio dire che quella varata dalla Santanchè, è davvero la più volgare, la più brutta, la più abborracciata, per non dire che è talmente priva di fantasia ed é di una tale rozzezza da risultare insultante. Ed è costata 9 milioni di soldi pubblici!E’ quasi indecente perfino pensarci.

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L’idea centrale è quella di aver preso la Venere del Botticelli per trasferirla nel presente, nei panni di una influencer... eeeh??! Sì, lo so sembra incredibile, ridicolo, assurdo eppure non siamo al peggio. La ministra Santanchè ha così spiegato la sua scelta “ La campagna serve per vendere la nostra Nazione e le nostre eccellenze, in un modo inedito, mai fatto in Italia prima d’ora… noi dobbiamo saper vendere l’Italia.” Vendere l’Italia.. .che immagine gretta e meschina! Degna di una ex socia di Briatore, che ignora che non tutto è in vendita, soprattutto non di certo il decoro.

Mi dispiace per la deliziosa Simonetta Vespucci, gentildonna fra le più belle della Firenze di fine ‘400, amata da Lorenzo il Magnifico, adorata dal Botticelli, dal Poliziano, da artisti e poeti della sua epoca e non solo: ne scrissero perfino il Carducci e D’Annunzio! Una creatura così stupenda e morta a soli 23 anni e adesso finita in una serie di dozzinali e degradanti spot pubblicitari… anzi, in uno di questi le fanno dire: “Ho 30 anni. Qualcosina in più, per la verità… Coi capelli sempre al vento giro l’Italia per mostrarvi i nostri luoghi meravigliosi. E tutte le nostre eccellenze. Vi racconterò di bellezza. Parlando dell’Italia, lo so, è facile. E poi di cultura, cucina, musica, ospitalità e arte. E di arte, capirete, me ne intendo abbastanza”.

Eh, sì: purtroppo qui c’è qualcuno che proprio ha spremuto le sue povere meningi fino all’esaurimento per tirar fuori tutto questo nulla. Fosse solo una questione estetica, e già così sarebbe certo un problema grosso, ma qui siamo oltre, siamo alle comiche finali: questi incompetenti non si sono nemmeno assicurati la proprietà, il dominio del sito! Cioè, sto dicendo che il sito se l’è assicurato una azienda di management, che con divertita sorpresa, ha scoperto che il sito era libero e lo ha comprato per 5 euro, beffando il Ministero del Turismo. Ma si può essere così inadeguati? Così incapaci e sciocchi? Ma non siamo ancora al peggio! Direte che non è possibile, che me lo sto inventando e invece è proprio così: le immagini non sono state girate in Italia, ma in Slovenia, da un regista olandese, in una cantina, dove le persone – che dovrebbero sponsorizzare il vino italiano – bevono invece vino sloveno. Le immagini oltretutto sono sgranate, di qualità scadente, inguardabili, prese da stock su internet e poi adattate con photoshop elementari… un disastro. Guardate un po’ questi esempi scaricati dallo splendido, informatissimo sito di Paolo Attivissimo, l’uomo che svela tutte le bufale.

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Ma c’è pure di più e più grave. Adesso sono io che vi ho meravigliato, eh? Ebbene sì: il Ministero del Turismo attraverso questa campagna pubblicitaria, secondo Andrea Scanzi, pare abbia sponsorizzato 6 SPA private, da migliaia di euro a notte (una suite può arrivare a oltre 7mila euro!), due delle quali non accolgono bambini. Ma vi rendete conto? Un sito dello Stato che fa pubblicità a privati? E lo ha fatto gratis?, c’è da chiedersi. E poi dov’è finita la preoccupazione che non si fanno abbastanza figli e che rischiamo la sostituzione etnica? Finita nella spazzatura, insieme a tutti i proclami contro l’uso delle parole straniere: questi spot sono pieni di anglicismi e pure sbagliati!! Sono davvero un gruppo di gente abborracciata e inaffidabile, che ha fatto ridere il mondo intero: visitate le redazioni di Cnn, Guardian, Reuters etc.

Adesso mi sembra che sia il caso che vediate lo spot del Ministero: naturalmente lo trovate su YouTube:

https://www.youtube.com/watch?v=toGef597MG0

Guardate ora chi vi spiega come potete farlo anche voi, a costo zero e usando solo alcune impostazioni che si trovano sempre sul web, su cui trovate anche immagini e foto stock di Shutterstock, praticamente gratis. Al che è ovvio chiedersi: ma in cosa è stato speso un budget di 9 milioni?

https://www.youtube.com/watch?v=NEjKdBdkWZA

Inoltre, come fatto notare da Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano, si aggiungono le ridicole traduzioni letterali fatte soprattutto in tedesco, in cui Camerino diventa Garderobe e Prato Rasen. Attivissimo ha commentato ironico “E meno male che non hanno cercato di tradurre Lecco, Troia e Bellano…” E, a proposito di traduzione, si aggiunge il fatto che il sito ufficiale Italia.it sia tradotto ( e pure malamente) in sole quattro lingue (per capirci: il corrispettivo France.fr di lingue ne contempla diciotto): un po' limitante, per un Paese che apre la sua meraviglia al mondo intero.

Tutto questo è davvero vergognoso, ridicolo, grottesco e chi più ne ha più ne metta, ma soprattutto mostra, ancora una volta, il drammatico livello di inadeguatezza dei ministri di questo governo.

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E la Santanchè che ne dice? La ex socia del Twiga di Briatore (ed ex socia del Billionaire) che conviveva pacifica con il rischio di un conflitto di interessi grande come una casa, anzi come uno stabilimento balneare super lussuoso, e cioè fra le cose più kitsch che esistano sulla terra, fino a che nel novembre scorso ha venduto le sue quote… al suo ex socio e al suo attuale compagno… c’è da crederci. Una donna piena di risorse, la stessa che, con signorilità, eleganza, misura e buon gusto, ha cercato di strappare il velo dalla testa di alcune donne musulmane, che uscivano da una moschea alla fine del Ramadan… Sì è proprio lei, che adesso a tutta questa bagarre replica, fingendosi superiore: “ Ho scelto consapevolmente la Venere di Botticelli, un'icona conosciuta in tutto il mondo e simbolo della nostra italianità. È evidente che non la potevamo proporre nella campagna così com'è dipinta, perché uno degli obiettivi di questa campagna internazionale è quello di avvicinare i giovani, abbiamo quindi utilizzato strumenti e linguaggi a loro vicini''.

E quindi le mettiamo un paio di jeans, degli orribili, dozzinali vestiti da grandi magazzini di serie z (e meno male che la nostra moda è famosa nel mondo e la stessa Meloni vuol aprire un liceo sul Made in Italy!) e le facciamo fare un selfie in piazza san Marco??E questo sarebbe il modo per attirare i giovani? Ma che gente conosce questa signora? I ragazzi che debbono vedere uno smartphone in mano a qualcuno per riconoscersi, non avevano bisogno della Venere del Botticelli, che certamente non sanno neppure chi fosse. Ma continuiamo a leggere la sua autodifesa: sul fatto che usi stereotipi ormai ammuffiti come pizza, spaghetti e mandolino, Daniela Santanchè risponde: ''Non capisco la critica, la pizza è famosa in tutto il mondo, fa parte della dieta mediterranea e della nostra cucina, che è apprezzata, imitata e copiata in tutto il mondo. Forse viene criticata dalle persone un po' snob e radical chic che mangiano caviale e salmone, ma la maggioranza degli italiani e dei tanti turisti che arrivano da ogni parte del mondo la apprezzano. Poi, per chi è abituato a bere champagne e a mangiare caviale capisco che la pizza sia un po' pop''. 

Va be’, forse davvero non ha capito il senso delle critiche e nel suo immaginario limitato e sguarnito pensa che i radical chic (naturalmente di sinistra) mangino caviale e salmone bevendo champagne, perché questo deve essere il top per lei. Che della cucina italiana conosce solo spaghetti e pizza e non si rende conto che ormai davvero non serve pubblicizzarli, perché li conoscono tutti e in tutto il mondo: il piatto più mangiato, infatti, è proprio la pizza! Ma noi siamo anche altro, grazie al cielo! E l’offerta gastronomica ed enologica (senza andare a cercare quella culturale, artistica e archeologica, oltre che paesaggistica) è davvero infinita e in divenire continuo, ma certo se negli spot si beve vino sloveno e si mangia una inguardabile pizza, i turisti penseranno che siamo rimasti a quello e che non vale la pena di venirci a visitare. Ma poi, per pubblicizzare pizza e spaghetti perché scegliere la Venere di Botticelli? Tutto questo non ha il minimo senso! Scomodarla per dei volgari, orribili spot è davvero uno spreco. Non serve per i giovani che pensano, che leggono, che conoscono, che hanno idee e sogni, ma neppure per i cretinetti col cellulare in mano che continuano a farsi selfie e che seguono una influencer ( ma che caspita di lavoro è?) che non sa nemmeno lei dove andare e il cui unico scopo è di fotografarsi anche quando va al gabinetto. Ma per favore!!! Per fare una campagna pubblicitaria alternativa, trasgressiva, graffiante e affascinante ci vuole una solida cultura. La Santanchè ancora non ha capito la differenza e ignora che il buongusto è come il coraggio per il povero don Abbondio: se non ce l’hai nessuno te lo può dare. E soprattutto: non lo puoi comprare.

 

Barbara Fois

 

Qualche approfondimento

 

https://www.lacnews24.it/attualit/beffato-il-ministero-del-turismo-dimentica-di-comprare-il-dominio-web-di-open-to-meraviglia_170328/

https://attivissimo.blogspot.com/2023/04/gli-ideatori-della-campagna-social-open.html

https://www.youtube.com/watch?v=lYX_Bceg4X0 una presa in giro molto divertente.

https://www.youtube.com/watch?v=w20SuFPDNDk Andrea Scanzi sdegnato

https://www.terminologiaetc.it/2023/04/21/campagna-turismo-italia-open-to-meraviglia/

https://www.vanityfair.it/venere-botticelli-influencer-cosa-non-funziona-pubblicitario-open-to-meraviglia

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/23/santanche-lo-spot-venere-di-botticelli-e-il-made-in-italy-girato-in-slovenia/7139262/

https://www.ilriformista.it/open-to-meraviglia-la-venere-influencer-bersagliata-come-ferragni-agliuffizi-la-campagna-della-discordia-che-ha-unito-il-pease-354572/

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/22/la-venere-influencer-e-lidea-che-tutto-sia-lecito-pur-di-fare-cassa/7138693/

https://it.wikipedia.org/wiki/Simonetta_Vespucci

 

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