Trent’anni da Capaci: 1992- 2022

di Barbara Fois - Liberacittadinanza.it - 23/05/2022
Non si deve mai dimenticare

Sono passati giusto trent’anni da quel pomeriggio terribile, quando una edizione straordinaria del telegiornale riversò nelle nostre case l’onda d’urto di una esplosione, di cui ancora sentiamo l’eco dentro di noi. Ricordo la voce di mia madre al telefono, sempre così controllata, ora completamente sconvolta, resa roca e quasi afona dall’angoscia, dirmi “ Hanno ucciso Falcone! Accendi la TV!”. Ricordo la rabbia e la disperazione mordermi il cuore, davanti a quelle immagini devastanti, e che sentivo era di tutti, non solo mia, E ogni volta che ricordiamo quel giorno orribile, sento che non si è placata e che è lo stesso per tutti noi, cittadini per bene.

Non si placherà mai, finchè anche l’ultimo mafioso non sarà arrestato e messo dietro le sbarre per sempre. Finchè non avremo cacciato dal governo dello Stato tutti i corrotti, i collusi, i bugiardi, gli imbroglioni, i ladri, quelli che con la loro mancanza di moralità rendono possibile il sopravvivere e l’arricchirsi della criminalità organizzata. Tutta quella gente, apparentemente per bene, a cui era affidato lo Stato e che invece ha portato alla strage di Capaci prima e a via D’Amelio poi, è ancora al potere, non illudiamoci che non sia così.

Bisogna che anche i più giovani, i più piccoli riconoscano e sappiano cos’è questo cancro schifoso che mangia il nostro paese e uccide le persone migliori che cercano di proteggerlo e di cambiarlo.

Trent’anni sono passati, ma non si vede nessun cambiamento sostanziale nella nostra classe politica. Nella sua etica, nel senso della moralità, nel rispetto per gli altri. Piuttosto è sensibile un decadimento diffuso dei costumi, un rafforzamento dell’avidità e dell’egoistico familismo amorale.Testimoni gli ultimi clamorosi scandali, che hanno travolto personaggi pubblici che dell’emergenza Covid hanno fatto un vergognoso motivo di lucro, per poi scamparsela, come sempre. E questo non fa certo bene alla democrazia e alla fiducia della gente nella politica.

Libera Cittadinanza ricorda con dolore il sacrificio di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e di quello dei tre uomini della scorta: Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Di Cillo.

Barbara Fois

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