Premierato

di Pancho Pardi - 27/03/2014

Dopo essersi fatto dettare la nuova legge elettorale, pessima e incostituzionale, da Berlusconi, Renzi accoglie la proposta di Forza Italia sulla modifica della forma di governo: più potere al presidente del consiglio.
È un vecchio chiodo fisso di Berlusconi: la Costituzione non dà a chi governa gli strumenti per farlo. Il presidente del consiglio, poveretto, può al massimo fissare l'ordine del giorno nel consiglio dei ministri, poi è privo di poteri reali. B. aggiungeva: non posso nemmeno sostituire i ministri. Dimenticava di averlo fatto sei volte e di aver perfino sostituito sé stesso, la volta che si privò dell'interim di un ministero in cui era subentrato a un ministro dimesso.
Ora Renzi fa un'altra cosa di sinistra: fa suo un principio storico della destra. Vuole una modifica costituzionale che gli permetta di revocare i ministri. Qualcuno del PD gli spieghi che questa bazzecola comporta la modifica dei poteri del presidente della repubblica: si può immaginare che questo nomini i ministri e che il premier possa revocarli?
Un piccolo suggerimento a chi vorrà parlare a questo proposito con lo statista di Rignano sul'Arno: dato che è solito saltare dal mestiere più bello del mondo (sindaco di Firenze) a un altro ancora più bello (premier) si chieda se non sia il caso di diminuire i poteri del mestiere più bello sopra tutti gli altri (capo dello stato).

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