DISABILI E “DIVERSAMENTE” DISABILI

di Adriana De Mitri - 15/10/2012
Forse se ne dovrebbe parlare un po’…le famiglie si sentono veramente impotenti di fronte a questo massacro sociale

Di seguito pubblichiamo una lettera inviataci da una nostra lettrice.

Con la legge di stabilità hanno introdotto il mostruoso concetto di "disabilità relativa"...in pratica avere un figlio o un coniuge disabile è un conto...avere un genitore o un fratello disabile è un altro..ne consegue che un lavoratore o una lavoratrice che deve assistere il figlio o il coniuge disabile ha diritto a fruire dei permessi giornalieri ex l. 104 senza avere trattenute, se, invece, deve assistere un genitore, un fratello o un altro parente disabile, può fruire dei permessi giornalieri (tre al mese), ma con una trattenuta del cinquanta per cento.

Ci saranno, pertanto, i disabili e i DIVERSAMENTE disabili, e, nella lotteria della vita, saranno fortunati coloro che avranno un coniuge da assistere anziché un fratello o un genitore. Stento a credere che stia accadendo tutto questo. In un Paese in cui è in atto lo smantellamento dello stato sociale questo provvedimento è veramente spietato nei confronti dei disabili e delle loro famiglie, crea sperequazione fra i disabili,crea disparità di trattamento fra chi assiste i disabili...e, tanto per cambiare, colpisce soprattutto le donne.

A Livia Turco dobbiamo gran parte degli istituti conciliativi che hanno portato benessere alle donne che lavorano e sono impegnate nel lavoro di cura....purtroppo la Fornero sta vanificando tutti gli sforzi compiuti in questi anni per migliorare la qualità della vita delle persone, per garantire assistenza ai disabili nell'ambito familiare. Dispiace che tutto questo ci venga proprio da una donna. ...

Bisogna fare qualcosa...lo dico con convinzione anche se sono stremata: come tante altre donne mi sono presa cura di mio padre, del mio compagno(senza aver nessun diritto, perché le coppie di fatto diritti non ne hanno neanche in tal senso) e attualmente mi prendo cura di mia madre novantenne, il tutto condito da un percorso personale di malattia, per fortuna sotto controllo .... ma non demordo...per ora facciamo rete e pensiamo ad un'azione efficace contro questo provvedimento che già sul nascere è viziato da incostituzionalità...

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