Art. 18,la Fiom anticipa la manifestazione a sabato 18 ottobre. Landini: "Reintegra con soldi follia pura"

di Fabrizio Salvatori - Liberautunno - 20/09/2014

La Fiom anticipa la manifestazione nazionale di una settimana, dal 25 al 18 ottobre, sempre di sabato. Un'accelerazione in risposta alla decisioni che, secondo il sindacato, impatterebbero sull'articolo 18. Le modalita' della mobilitazione, che si svolgera' a Roma, verranno definite a breve. Resta il pacchetto di 8 ore di sciopero. 

“Siamo di fronte a proposte del Governo che cancellano interi articoli dello Statuto dei lavoratori, provocando il peggioramento dei diritti, delle tutele e della dignità di tutte le persone nei luoghi di lavoro. Se i provvedimenti dell'Esecutivo diventeranno legge, si renderanno possibili i licenziamenti per giusta causa, il demansionamento dei lavoratori e il loro controllo a distanza.”, si legge nel comunicato stampa che sposta la data dell’iniziativa.

“Lo Statuto dei lavoratori va esteso perché è l'applicazione dei principi della nostra Costituzione.” L'Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati Fiom-Cgil – che si terrà il 26 e 27 settembre a Cervia - deciderà in dettaglio le modalità della manifestazione. “Definirà, inoltre, le proposte per la difesa e la qualificazione del nostro sistema industriale e manifatturiero. Proposte che saranno sostenute con la mobilitazione e sottoposte al Governo ed al Paese per chiedere le riforme necessarie - anche nel rapporto con l'Europa – al fine di far ripartire una nuova crescita ed una vera e stabile occupazione.”

''Sull'art. 18 Renzi deve dimostrare quanto e' 'figo' all'Europa. Forse qualcuno gli ha fatto credere che in cambio puo' sforare dello 0,1 o 0,3%, e Draghi gli dara' qualcosa'', ha detto il segretario Fiom Maurizio Landini, parlando a Ancona ai delegati Rsu della cancellazione della reintegra dopo un ingiusto licenziamento.  ''Cancellare la reintegra in caso di licenziamento ingiusto, sostituendola con un po' di soldi - ha aggiunto Landini - e' una follia pura ed e' contro i principi della nostra Costituzione. Lo Statuto dei lavoratori ha significato far entrare la Costituzione nelle fabbriche: perche' il lavoro e' un diritto e uno deve avere la dignita' di poterlo fare, senza essere licenziato per le idee che ha, o perche' fa il sindacalista, o per il sesso che ha ecc''.
''Dire che in Europa l'art. 18 non c'e' e' un'altra sciocchezza'' secondo Landini. ''La cosa vera e' che il Governo sta cedendo ad un ricatto'' e continua a ''non affrontare il vero problema del Paese. Non e' che le imprese non assumono perche' c'e' l'art. 18: non assumono perche' non hanno da lavorare, e di questo si dovrebbe preoccupare il Governo''.

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