Voto 5 Stelle su Salvini, democrazia diretta o usurpazione di potere?

di Antonio Caputo - huffingtonpost.it - 22/02/2019

Far votare su Salvini senza regole e controlli trasparenti su Rousseau poche migliaia di adepti, anche a prescindere dalla opacità che si presta a manipolazioni semplicissime da parte di chi gestisce quella piattaforma, della Casaleggio (non Rousseau per rispetto al filosofo ginevrino, da ultimo definito sul web "francese", in omaggio ai gilet gialli forse), equivale a sfiduciare i Senatori a 5 Stelle privati del libero arbitrio.

Sarebbe stato giusto se avessero votato come impone la logica e il diritto, senza sottrarre al giudice il dovere, prima del potere, di giudicare se Salvini in ipotesi (con altri volenterosi concorrenti) abbia sequestrato dal 20 al 25 agosto 177 persone inermi e l'equipaggio italiano di una nave militare italiana in acque italiane. Avrebbero dovuto dare una prova di maturità uscendo da uno stato di minorità, impedendo che le loro prerogative di parlamentari venissero confiscate e usurpate da una associazione privata.

Questo non è avvenuto perché, come era stato già dichiarato dai capi 5 Stelle, il voto è stato vincolante.

Mentre Rousseau è stato tanto per cambiare crashato per qualche tempo e il voto sul caso Diciotti stava mandando offline il sito del Movimento 5 Stelle impedendo l'accesso agli iscritti, come già successo in altre occasioni, il vice presidente emerito della Corte costituzionale, Paolo Maddalena tuona sulla sua pagina Facebook:

"La decisione di sottoporre al voto di pochi soggetti che utilizzano la piattaforma Rousseau, gestita peraltro dalla società a responsabilità limitata Casaleggio Associati, viola in pieno i fondamentali principi democratici della nostra Costituzione repubblicana".

E ha aggiunto:

"votare sull'autorizzazione a procedere a carico di un ministro è competenza esclusiva e inalienabile dei parlamentari eletti dal popolo attraverso le elezioni politiche e gli eletti devono rispondere alla loro coscienza e a quanto loro impone la Costituzione sulla quale hanno giurato.

Far dipendere il voto del parlamentare dalla scelta di pochi associati non solo viola in pieno, come si è detto, i principi fondamentali della Costituzione, ma potrebbe anche presentare profili di responsabilità penale. È per questo che l'Associazione "Attuare la Costituzione", invia copia della presente comunicazione anche al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma".

Con un bislacco, contorto e ingannevole quesito per cui chi vota sì non vuole il processo, espressione del linguaggio del potere della nuova casta autoimmune. Il sequestro di 177 persone inermi per 5 giorni che diventava, nel quesito, "ritardo" nell'interesse del Paese.

I 5 Stelle hanno proposto in Parlamento una riforma costituzionale che imponga il vincolo del mandato ai parlamentari, stravolgendo l'impianto dell'art.67, per il quale è primaria e invalicabile la piena libertà del parlamentare, che rappresenta l'interesse generale della nazione, retaggio della grande rivoluzione francese, inteso a tutelare il parlamentare e il parlamento da ingerenze e prepotenze. Nel mentre la mitica, ma opaca e mal funzionante piattaforma, fa le prove generali di un Paese sostanzialmente senza parlamento e senza democrazia? Usurpazione di potere politico?

Condotta consistente nell'usurpare e cioè nell'assumere arbitrariamente un potere politico o comunque nel persistere a esercitarlo indebitamente. Rousseau? Democrazia diretta?

Il capo politico dei 5 Stelle conferma che i 30mila click che hanno assolto Salvini sono vincolanti e il Ministro Fraccaro, proboviro nel tempo libero, preannuncia espulsioni dei dissidenti. Ma ci sono dissidenti? O quei voti non finiranno direttamente a Salvini alla prima occasione ?

Possibile che nessuno dei senatori, a cui competerebbe il verdetto, voti in aula, come il 40,95% degli anonimi iscritti e che il click di 30mila persone a fronte di oltre 10 milioni di voti venga gabellato per democrazia diretta?

Quel che accade è la riprova semmai della impossibilità di una democrazia diretta che direttamente decida. Come nemmeno nella mitica Atene periclea, in realtà una dittatura o democratura diretta per 30 anni da un uomo solo, con schiavi, meteci e iloti, è mai esistita? Un capolavoro del gruppuscolo che comanda i 5 Stelle.

Come svilire e far cadere nel ridicolo l'idea stessa di democrazia partecipata, deliberativa o come meglio credete di chiamarla? Come? Avete presente la piramide?

Dieci milioni di voti diventano 50mila click che diventano 30mila NO al processo e che diventano il diktat del capo politico.

E Rousseau? Morto nel web "casaleggiano" ove non è mai nato, essendo un omonimo gilet giallo francese; così si legge sulla home page del sito: "La piattaforma Rousseau è stata ideata da Gianroberto Casaleggio, insieme a suo figlio Davide, e porta il nome dell'omonimo filosofo francese Jean-Jacques Rousseau, definito da Gianroberto "uno dei padri della democrazia diretta". Francese?

Facciamolo una volta tanto parlare il vero Rousseau, ginevrino e svizzero:

"...Avrei voluto dunque che nello Stato nessuno potesse considerarsi al di sopra della legge, e che dall'esterno nessuno avesse potuto imporre qualcosa che lo Stato fosse obbligato ad accettare; poiché, qualunque sia la costituzione di un governo, se c'è un solo uomo che non sia sottoposto alla legge, tutti gli altri si trovano di necessità sottoposti al suo arbitrio..."

(Alla Repubblica di Ginevra. Dedica "Sull'origine dell'ineguaglianza")

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