25 APRILE: ORA È SEMPRE RESISTENZA!

di francesco.pinerolo@fastwebnet.it - 22/04/2010
Un presidenzialismo mussoliniano - per l’immunità giudiziaria a Berlusconi e per smantellare più in fretta stato sociale e diritti civili rispondendo alle esigenze dei poteri forti - e una riforma della Giustizia - per salvare malaffare e malapolitica sottomettendo la Magistratura al Governo - serviranno a Berlusconi e Bossi per preparare la dittatura del terzo millennio

Scordandosi di come Mussolini andò al potere, il PD insegue il dialogo con Berlusconi e Bossi su “Premier forte” e dipendenza dei Pubblici Ministeri dal governo.                               

                                            Noi che volevamo aprire la strada alla gentilezza/

                                           noi non potemmo essere gentili.

                                                        (Bertold Brecht)

 

Il 25 aprile celebriamo l’eroico sacrificio di tanti partigiani che hanno combattuto armi in pugno per liberare l’Italia dalle canaglie nazifasciste. Ma ricordare di aver subito la dittatura fascista, oggi significa anche fare i conti con dei mostri simili a quelli del passato che tornano sotto nuovi nomi e nuovi progetti autoritari.

 

PRESIDENZIALISMO CON PIENI POTERI COME MUSSOLINI NEL 1922: anziché risolvere i problemi degli italiani, Benito-Berlusconi pensa a scardinare l’equilibrio tra poteri costituzionali puntando a realizzare una Repubblica Presidenziale con concentrazione abnorme di poteri. Anche Mussolini nel suo discorso alla Camera del 16 novembre 1922 chiese "pieni poteri'' e riuscì a ottenerli interamente con la legge del 24 dicembre 1925, allorché il potere esecutivo fu sganciato dalla designazione parlamentare. Al Cavaliere Nero non interessa la carica di Presidente della Repubblica e del Consiglio così com'è, e per questo ha invocato i pieni poteri trasferendoli dal Parlamento e dai partiti parlamentari. Lasciando poi l'attuale legge elettorale così com'è e col turno unico, Berlusconi Presidente non subirebbe condizionamenti al ballottaggio e potrebbe continuare a controllare il governo e decidere di persona la composizione degli eletti in Parlamento. 

Il disegno autoritario di stampo fascista del piccolo duce di Arcore e di Bossi è già stato sostenuto in passato dal MSI di Almirante e rilanciato dalla P2 di Gelli e da Craxi. Berlusconi oggi lo ha ripreso anche per garantirsi l’immunità dovuta al Capo dello Stato e maggiore stabilita’ di potere per smantellare rapidamente e senza problemi lo stato sociale e i diritti civili rispondendo alle nuove esigenze dei poteri forti: Finanza, Vaticano e frazione ultraliberista di Confindustria. In questo senso va infatti la “Riduzione dei tempi di esame dei progetti di legge” prevista dalla Bozza Calderoli.

Berlusconi ha dichiarato che le leggi costituzionali verranno approvate entro 18 mesi a colpi di maggioranza con l'apporto di chi ci sta e poi sottoposte entro 6 mesi al Referendum confermativo, senza quorum, come prevede l' art. 138 della Costituzione, puntando ad elezioni con nuove regole nel 2013, sempre che non venga sconfitta al Referendum l'ipotesi presidenzialista come nel precedente Referendum.

 

RIFORMA DELLA GIUSTIZIA PER SALVARE MALAPOLITICA E MALAFFARE E SOTTOMETTERE LA MAGISTRATURA: invece di dare più soldi, mezzi e uomini alla Giustizia per ridurre la durata dei processi civili e penali e meglio contrastare la criminalità, Berlusconi e Bossi puntano ad eliminare i contrappesi costituzionali assoggettando la Magistratura, per annullare la possibilità che essa eserciti il controllo di legalità sui pubblici poteri, trasformandola in braccio operativo del Governo, completando così la dittatura del terzo millennio. Di questa riforma della Giustizia potranno gioire tutti quei “prenditori” e politici che hanno scheletri nell'armadio, primo fra tutti Marcio Man Berlusconi. La “riforma” prevederebbe:

 

- separazione delle carriere Pubblici Ministeri e Giudici fanno la stessa cosa: indagano per accertare la verità. Ma introducendo concorsi diversi per giudici e Pubblici Miniseri, si compie il primo passo per far dipendere i Pubblici Ministeri dal Governo, facendo loro svolgere soltanto processi graditi al potere e impedendo quelli per i delitti commessi da Berlusconi e dalla Casta. Questa “riforma” è inutile anche perchè nell’ordinamento sono già previsti meccanismi di incompatibilità in casi in cui un Magistrato si possa trovare ad accusare qualcuno e poi doverlo giudicare dieci anni dopo. E per di più un Pubblico Ministero, oggi, per diventare giudice deve prima cambiare sede o regione.

- un Consiglio Superiore della Magistratura spaccato in due: uno presieduto dal Capo dello Stato per i Giudici, e un secondo Csm per i Pubblici Ministeri, ribattezzati «avvocati dell'accusa», presieduto addirittura dal Ministro della Giustizia, quindi dal Governo, che comanderebbe anche la scuola di formazione della Magistratura.

Cambierebbe poi la composizione dei due Csm (oggi i «togati» sono i due terzi) a favore di quelli di nomina parlamentare

Verrà istituito un Tribunale speciale per i provvedenti disciplinari a carico dei Magistrati (Corte di disciplina), composto in prevalenza da persone nominate, direttamente o indirettamente, dalla politica e finalizzato alla sterilizzazione delle iniziative giudiziarie scomode e all’intimidazione dei Magistrati.

 - Corte Costituzionale: con la “riforma” verrebbe alzato a due terzi (non più maggioranza semplice) il quorum necessario per i membri della Consulta per dichiarare incostituzionale una legge. Verrebbe poi modificata la modalità della nomina di un terzo dei giudici costituzionali: finora i 15 giudici erano eletti per un terzo dal Parlamento in seduta comune, per un terzo dalle supreme Magistrature e per un terzo dal Presidente della Repubblica. Quest’ultimo terzo, sarebbe invece nominato dal presidente della Camera e dal presidente del Senato.

Cambierebbe anche il quorum per la richiesta del Referendum popolare confermativo sulle leggi costituzionali: non più un quinto dei membri di una Camera, ma un terzo; oppure un milione di elettori (prima erano 500 mila).

- eliminazione dell’obbligatorietà dell’azione penale: per attribuire alla magistratura inquirente, controllata dal Governo, la priorita' dei reati da perseguire. Significa di fatto annullare qualsiasi istanza di controllo giudiziario dell’esercizio del potere politico. Quindi un regime.

 - revisione dei rapporti tra Pubblici Ministeri e Polizia giudiziaria con i primi che potranno indagare SOLO su segnalazione di notizie di reato da parte della Polizia giudiziaria (che dipende, guarda caso, dal Ministro degli Interni) con conseguente svuotamento dell’indipendenza del Pubblici Ministeri;

 

GLI INCIUCISTI DEL PD SUBALTERNI ALLE PORCHERIE DELLA DESTRA: scordandosi di come il Duce andò al potere e comportandosi proprio come fecero a suo tempo i parlamentari con Mussolini, sottovalutandolo e spalancandogli le porte del potere, dalemiani e destra cattolica del PD inseguono Benito Berlusconi non escludendo accordi su Premierato forte e  separazione delle "funzioni" tra giudici e Pubblici Ministeri. Del resto il PD ha sempre fatto da stampella alla destra su questo terreno: il presidenzialismo berlusconiano, fondato sul culto del leader "carismatico" e sul rapporto diretto con gli elettori ha ormai fatto breccia in tutto il Partito, come dimostra la legge sull'elezione diretta e con ampi poteri dei Sindaci-podestà e dei Presidenti-satrapi delle Province e delle Regioni senza che le Assemblee Consiliari abbiano poteri di controllo. D'Alema poi ha flirtato nel 1998 col Cavaliere Nero per una Bicamerale che già prevedeva il Presidenzialismo, e sempre D’Alema ha sottoscritto insieme a Fini la“Bozza Violante” ad Asolo,  in cui si prefigurava la demolizione della Costituzione e la trasformazione della nostra Repubblica in Presidenziale.

 

DARE A CHI COME BERLUSCONI GIA' CONCENTRA NELLE SUE MANI UN ENORME POTERE POLITICO, ECONOMICO E MEDIATICO, ANCHE IL PRESIDENZIALISMO CON PIENI POTERI SAREBBE COME DARE IL PRONTO SOCCORSO IN MANO A DRACULA!

Con questo personaggio gli inciucisti del PD travestiti da colomba pasquale non devono andare avanti a dialogare!

 

 

IL PRESIDENZIALISMO E LA SOTTOMISSIONE DELLA MAGISTRATURA AL GOVERNO NON DEVONO PASSARE !

IL TEMPO DELLA RESISTENZA ANTIFASCISTA E’ OGGI!

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