non so perché, ma c’è qualcosa nell’aria che mi dice che anche tu sei angosciato e dispiaciuto da qualcosa... ti ricordi i Natali di una volta? Eh, be’ erano così intimi e felici... avevano un sapore familiare e casalingo, anche nei profumi dei piatti, anche nelle decorazioni degli alberi.
Come in un disegno di Norman Rockwell la famiglia si riuniva intorno al tavolo, i parenti arrivavano da lontano e i bambini dormivano tutti insieme in letti improvvisati e l’atmosfera era così carica di attesa e di magia...
A noi bimbi di allora bastava una bambola, o un cavalluccio, o il gioco di Monopoli, le collane di nocciole e il profumo dei mandarini. E i dolci della nonna, che profumavano la casa di vaniglia. Era poco ed era tantissimo. Eravamo poveri ed eravamo tanto ricchi.
Guarda adesso, cosa siamo diventati. Com’è miserabile e terribile questa nuova povertà senza speranza e come è volgare e vomitevole l’ostentata ricchezza di pescecani arricchiti alle spalle dei cittadini. E come sono disperati i giovani senza lavoro e senza prospettive, davanti ai figli di papà raccomandati, che valgono meno di loro.
E ti ricordi il grande centenario del 1961? Io ero poco più di una bambina ma lo ricordo ancora e rivedo il grande expo di Torino “Italia’61”, con tutti gli stand delle regioni italiane e l’aria di festa... tra qualche settimana sarà il 2011 e saranno 150 anni dall’Unità d’Italia, ma visto che al governo del paese c’è la Lega, non si sente parlare né di feste, né di anniversari.
Guardati intorno e ammira quello che ha fatto Papi Natale : Perché anche tu gli hai lasciato mano libera? Cosa è successo anche a te? Cosa ti ha promesso? Una slitta turbo? Delle renne superfighe?
ahhhh, ecco... a questo non avevo pensato... beh, capisco. E’ una bella promessa... Ma pensavo che almeno tu fossi tetragono a certe lusinghe. Oh, meno male! Ah, dici che sono state le renne a dissuaderti? Come mai? E, beh, certo, avrebbero dovuto impegnarsi in ruoli non consoni...
Ma sì lo capisco, è stato solo uno sbandamento momentaneo. Beh, voglio crederci. Voglio credere che almeno tu mantenga un certo à plomb, davanti a tante promesse. Anche perché guarda: sono tutte bugie. Te lo assicuro. Sono spot elettorali! Non farti infinocchiare. E sta attento che non ti voglia fregare il posto! Ma cosa mi dici! Davvero sostieni che non è l’unico a volere il tuo ruolo? Ma davvero??
Ma no, è un equivoco, credimi!E’ solo un tentativo per sembrare più simpatico... è solo un papa-natale! Non ha le qualità necessarie per sostituirti, sta tranquillo!! Nessuno le ha...
Ah, già, perché ti scrivo... beh, stavolta non vogliamo che tu ci porti qualche cosa.... no, no, non sto scherzando! Dico davvero. Lo so che a te tutti si rivolgono sempre perché tu gli regali qualcosa, ma stavolta saremmo noi a volerti dare qualcosa, o meglio qualcuno...
Ecco, sì. Hai capito benissimo... sì proprio lui, Papi Natale. No, no, lasciamo al tuo giudizio e al tuo buon cuore cosa ne farai dopo. A noi non interessa... l’importante è che ce lo togli dai piedi una volta per tutte. Lo dico anche per te... guarda un po’ i manifesti per la sua nuova campagna elettorale!
Che cosa ti avevo detto? E’ un megalomane! E’ convinto di saper fare tutto, di poter sostituire chiunque, di poter fare qualunque cosa: dal cantante all’allenatore di calcio e perfino il politico! No, no il confronto l’ha abolito! Si è scelto intorno o gente più bassa o più sprovveduta, certo, per fare la sua figura, così puoi capire che il livello è ai minimi storici... Eppure c’è ancora qualcuno che ci casca. Te lo giuro! Ma sì, c’è ancora gente che gli crede! Dici se li compra come tentava con te?? Alcuni sì: sono notizie fresche e ti posso anche fare i nomi, ma mica s’è comprato il 30% di questo paese! Beh, mi fai una domanda difficile: perché credono a lui e non a te? Fammi pensare... beh, forse perché sei un po’ obsoleto: sei buono, onesto, giusto, fai il bene degli altri, non chiedi mai niente in cambio, sei silenzioso e pieno d’amore verso tutti e sei vecchio, non ti fai lifting... non sei di moda! Dammi retta, cambia look! Guarda ti faccio un esempio:
ecco. Così sei proprio il Babbo Natale giusto per questo paese e per il suo governo. Ma figurati, non ringraziarmi, non c’è di che! E’ stato un piacere. Poi fammi sapere come è andata.
Ah, già: Buon Natale! E buona fortuna.....