CHE FINE HA FATTO LA SOCIETA' CIVILE? 2

di Francesco Baicchi - 19/08/2011
Risposta di Francesco Baicchi all'articolo di Claudio Gandolfi

Claudio Gandolfi nell'articolo "CHE FINE HA FATTO LA SOCIETA' CIVILE?" invitava i 'movimenti' a 'lasciar da parte rancori, personalismi, bisogno di segnare il territorio' per 'affiancare le forze di opposizione nella battaglia parlamentare'. Chi potrebbe dargli torto?
C'è però una domanda che vorrei porgli: ma le 'forze di opposizione' sono d'accordo ad accettare questo aiuto?
Perché non si può chiedere collaborazione e contemporaneamente cercare di demolire il grande lavoro svolto dai movimenti per far rinascere in questo Paese una coscienza civile, ignorandone la presenza salvo quando c'è bisogno di voti.

Gandolfi parla della grande vittoria nei quattro referendum: quale spazio è stato concesso dai partiti ai veri vincitori, come ad esempio i comitati per la ripubblicizzazione dell'acqua? E quali iniziative hanno preso gli enti locali governati dall'opposizione su queste materie?

Inoltre: quale battaglia parlamentare di opposizione intende svolgere un partito il cui vicesegretario sembra proporre un accordo con centristi e gli stessi berlusconiani contro (quale altra interpretazione dare?) gli altri oppositori (SEL e IDV)?
E come interpretare il blocco imposto al referendum Passigli per abrogare le parti peggiori della legge elettorale (sicuramente ammissibile), che aveva solo il torto di non essere sufficientemente 'bipolarista' (o, fuori dall'ipocrisia, bipartitista)?
E il voto contro le proposte dell'IDV sull'abolizione delle province e sulla riduzione dei benefit dei parlamentari?

Non ho alcun dubbio sulla disponibilità dei cittadini responsabili e impegnati ad appoggiare in tutti i modi le battaglie parlamentari dell'opposizione, quando ci sono. Se poi ci sono fra loro (noi) personaggi malati di protagonismo o a caccia di visibilità e poltrone, aiutateci a ignorarli e neutralizzarli (magari invece di reclutarli).

Berlusconismo vuol dire principalmente attacco al sistema istituzionale disegnato dalla nostra Costituzione: centralità del Parlamento, democraticità dei partiti, pluralismo e partecipazione, autonomia della Magistratura, presenza di organismi super-partes e contro-poteri; soprattutto potere degli elettori di scegliere chi votare, e non solo un simbolo.

E' questa la battaglia parlamentare su cui, mi sembra, è d'accordo una larghissima maggioranza della opinione pubblica italiana. Cosa ne pensano i leader delle 'forze di opposizione'?"

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