Debito pubblico, evasione fiscale e Costituzione

di Torelli Roberto - Associazione articolo 53 - 19/07/2011
Anche ieri, nonostante la manovra, la borsa ha perso il 3%!

Ciò che pesa è il nostro enorme debito pubblico e la conseguente differenza fra i costi dei titoli di stato nostri e quelli tedeschi.

Fino a quando saremo costretti a piazzare sui mercati sia nazionali che internazionali una gran massa di titoli di stato per far fronte al nostro debito pubblico questo non potrà che aumentare!

L’unica possibilità, per emettere minori titoli di stato, è avere meno esigenze finanziarie. Ciò si verificherà, solamente,  quando potremo recuperare i miliardi di evasione fiscale e, quindi, essere in condizione di vendere i nostri titoli di stato a un prezzo più vantaggioso e con minori interessi.

Però l’evasione fiscale si potrà debellare solamente con una riforma tributaria che rispetti l’articolo 53 della Costituzione introducendo la trasparenza fiscale scrivendo in dichiarazione dei redditi la vera condizione economica della persona che è fatta di ricavi e spese. Le spese, con la relativa documentazione fiscale, dovranno essere portate in deduzione dal reddito lordo in percentuali diverse fino ad un minimo del 40% del totale, cioè DECRESCENTI all’ AUMENTARE del reddito EFFETTIVO che sarà reso tale dalla certificazione di tutte le spese.

Solo con l’introduzione del sistema deduttivo, come sopra proposto, potremo assegnare a ciascuno la vera, globale ed effettiva capacità contributiva e dare progressività al sistema tributario nel suo complesso ( tributi diretti e indiretti - Assemblea Costituente 23 maggio 1947 On.le Meuccio Ruini, Pres. Comm. dei 75 per redigere la Costituzione.)

Il ministero dell’economia e delle finanze nel marzo scorso ha reso noti i dati sul gettito IRPEF per l’anno 2009 che fotografano questa situazione:

il 93% del gettito totale IRPEF è prelevato dalle tasche del lavoratori dipendenti e dei pensionati detenendo,questi, solamente il 30% della ricchezza nazionale mentre il restante 7% è versato dagli imprenditori, dai liberi professionisti, dagli autonomi e da altre categorie di lavoratori indipendenti detenendo,essi, il 70% della ricchezza nazionale.

Da questa rappresentazione è urgente rovesciare come un calzino l’attuale e incostituzionale sistema tributario realizzando la proposta sopra esposta!

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