Due appelli per dimissioni Berlusconi

di Redazione Liberacittadinanza - 20/01/2011
Invitiamo a firmare, non possiamo più tollerae di essere rappresentati da un personaggio indegno e deriso da tutto il mondo!

Chiediamo a Silvio Berlusconi di dimettersi immediatamente.
In nessun altro paese democratico un Primo ministro, indagato per così gravi capi di accusa, rimarrebbe in carica. Tutti i cittadini italiani, di qualsiasi credo politico, devono essere consapevoli che l’immagine del loro paese sarà profondamente danneggiata se Berlusconi rimarrà al suo posto....

....La vera domanda è perché gli italiani e le italiane gli consentano di rappresentarli. Il problema non è lui, siete voi. Quel che il mondo ci domanda è: perché lo votate? Non può essere un’inchiesta della magistratura a decretare la fine del berlusconismo, dobbiamo essere noi ....

 

Resignation  APPELLO DI LIBERTA E  GIUSTIZIA -  FIRMA

 

Ora Basta: appello donne   RIVOLTA DELLE DONNE UNITA' - FIRMA

 

 

E’ ora di dire “basta” : chi è indegno di governare deve dimettersi
 

Di fronte allo spettacolo indecoroso che il Presidente del Consiglio sta offrendo al mondo intero, anche  il “gridodallarme” non po’ esimersi dall’ unire la propria voce in primo luogo a quella delle donne democratiche che in nome della dignità e serietà di tutte le Italiane  invitano il Presidente a liberare l’Italia da un imbarazzo ormai insostenibile.

E’ infatti intollerabile che proprio chi a parole sbandiera il primato del merito e della famiglia, nei fatti riduca le donne a  oggetto e merce di scambio. Così condividiamo l’appello di Libertà e giustizia che  invita il Presidente del Consiglio a non approfittarsi del suo esorbitante potere mediatico  per difendersi e screditare i magistrati, ma a presentarsi ai giudici come farebbe ogni cittadino. 

 

Chiediamo a tutti i partiti di opposizione di mettere da parte le loro divergenze per unirsi nella richiesta di inderogabili dimissioni da parte del Premier.

 Invitiamo le numerose associazioni e i milioni  di cittadini che si riconoscono nella società civile a concentrare le loro forze e a unirsi in una linea d’azione comune. Chiediamo soprattutto al mondo cattolico di esortare il Vaticano a pronunciarsi su una questione di etica pubblica così rilevante.

 Ci riconosciamo nel “sermone della decenza” pubblicato da Barbara Spinelli perché ciò a cui stiamo assistendo supera ogni limite, in un decadimento dei costumi e della morale pubblica, che non ha precedenti nella storia civile e politica del nostro Paese.

 “Ma adesso l'impegno a fermare quest'uomo infinitamente ricattabile perché incapace di controllare la sua sessualità deve esser esplicitamente preso dai responsabili politici tutti, dalla classe dirigente in senso lato, e non solo detto a mezza voce. È una specie di sermone che deve essere pronunciato, solenne come i giuramenti che costellano la vita dei popoli. Un sermone che non deleghi per l'ennesima volta il giudizio morale e civile alla magistratura. Che pur rispettando la presunzione d'innocenza, certifichi l'esistenza di un ceto politico determinato a considerare l'evidenza dello scandalo e a trarne le conseguenze prima ancora che i tribunali si pronuncino.”

Non è più solo questione del conflitto di interessi, che grazie alla legge del 1957 avrebbe sin dall'inizio potuto vietare l'accesso a responsabilità politiche di un titolare di pubbliche concessioni (specie televisive). Chi è sospettato d'aver pagato prostitute o ragazze minorenni, d'aver indotto  -  sfruttando il proprio potere  -  un pubblico ufficiale a fare cose illecite, chi è talmente impaurito dall'arresto di Ruby dal presentarla in questura come nipote di Mubarak, chi ha avuto rapporti con mafiosi e corrotto testimoni o giudici, deve trovare chiuse le porte della politica, anche se i Tribunali ancora tacciono o se vi sono state prescrizioni.

Attorno a lui deve essere eretto una sorta di alto muro, che impersoni la legge, la riluttanza morale d'un popolo a farsi rappresentare da un individuo dal losco passato e dal losco presente. Tra Berlusconi e la politica questo muro non è stato mai eretto, nemmeno dall'opposizione quando governava. Se non ora, quando?

Come aderenti al “gridodallarme” vogliamo far parte di questo muro.

 

IL GRIDODALLARME è costituito  da un gruppo di Docenti dell'Università di Parma

 

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