Ed io fra di voi...

di Barbara Fois - Liberacittadinanza - 24/10/2011
Occhiate di scherno fra la Merkel e Sarkozy al nome di Berlusconi. L’Italia trattata come un paese non solo in crisi, ma inaffidabile

Sghignazzavano, Angela Merkel e Sarkozy, alla domanda di un giornalista che chiedeva se si fidassero delle rassicurazioni di Berlusconi. Non era mai successo che il premier di un paese fosse trattato come un buffone da altri premier, in piena conferenza stampa. E Berlusconi che fa? Della Merkel non parla: del resto ha già detto anche troppo! Quanto al resto minimizza: sciocchezze, quisquilie, pinzillacchere, è solo che Sarkozy è arrabbiato perché Bini Smaghi non se ne va dal suo posto di consigliere della BCE, lasciando il posto a un francese, visto che il presidente adesso è Draghi, un altro italiano. E aggiunge per spiegare il deterioramento dei rapporti con la Francia “ È vero, abbiamo avuto uno scontro, Sarkozy si è adontato per Bini Smaghi che non si dimette. Noi gli abbiamo offerto dei posti prestigiosi e di responsabilità ma li ha rifiutati. A un certo punto ho anche detto a Sarkozy, che posso fare: lo uccido?.”

Queste le parole del cavaliere. E’ veramente desolante scoprire quanto sia inadeguato sempre, in ogni circostanza, nelle cose che dice e che fa. Nemmeno si rende conto che a dire una frase del genere sta ammettendo di non avere né il potere né il prestigio e nemmeno la forza politica per controllare non dico una situazione complessa, ma nemmeno una singola persona! “E che ci posso fare? Lui non vuole!” e la cosa per lui finisce lì, cioè una situazione di delicati equilibri diplomatici e politici fra nazioni, è nelle mani di un singolo, che può fare i capricci, pestare i piedi e dire – come già a suo tempo fece Villari alla RAI – io non me ne vado. Ma vi rendete conto dell’assurdità??

Certo non può stupire che uno che ha per consigliere gente come Lavitola e si fa dettare l’agenda da personaggi come Bisignani o Tarantini, possa avere dignità e orgoglio, ma l’ammissione della propria incapacità di risolvere situazioni interne è davvero intollerabile. Se non ci può far nulla, se non è in grado – per sua stessa ammissione – di trovare una soluzione, allora che ci sta a fare al vertice di un governo? Vada via, si dimetta e lasci il posto a chi invece può farlo. Il fatto è che chi come lui si fa imbozzolare nei lacci e lacciuoli di ricatti politici ( e non ) alla fine resta immobilizzato, paralizzato e nella impossibilità di prendere qualsiasi decisione. E infatti siamo in questa situazione da mesi.

Ma ora l’Europa ci chiede di rispondere entro mercoledì con misure che siano realmente in grado di far fronte al debito e alla crisi economica italiana. E già si vocifera di togliere le pensioni di anzianità. Un bel risparmio, considerando a quanto ammontano! Perché non si tagliano invece le triple e quadruple pensioni dei politici che avendo ricoperto vari ruoli, prendono una pensione per ogni posto ricoperto? Conosco un ex politico cagliaritano che avendo ricoperto ruoli di consigliere comunale, regionale, assessore, deputato al parlamento italiano e a quello europeo, prende cinque pensioni, per un ammontare mensile di oltre 30mila euro. Non sarà il solo, immagino! Queste sono le pensioni da riformare, mica quelle di chi ha lavorato per 40 anni.

Ma soprattutto la domanda è: ma possibile che si pensi di recuperare soldi solo tagliando pensioni e posti di lavoro? Ma se tutti diventano dei miserabili senza un reddito, chi pensano che potrà comprare, aumentando i consumi e rimettendo in moto l’economia? La fatina dei dentini?

A volte si ha la netta sensazione che coloro che ci governano non siano solo in gran parte corrotti e incapaci, ma siano proprio ciecamente idioti. Hanno la stessa logica del cancro: mangiano la carne del corpo che li ospita fino a farlo morire, anche se moriranno con lui. Sono come lo scorpione sulla rana: pungere è nella loro natura, anche se gli costa la vita.

Stasera ci sarà un consiglio dei ministri straordinario, vedremo che razza di topolino partorirà questa montagna . Chissà cos’altro penseranno di portarci via: la casa, quel poco di euro che ci è rimasto in banca, la macchina? Cosa riusciranno a fare, senza mai toccare i privilegi che si sono regalati, blindandosi con una legge elettorale anticostituzionale? Vedremo. Intanto cosa rischiano? Grazie ai black block, del resto, hanno fatto in modo che non si possa più nemmeno protestare in piazza liberamente...

Siamo davanti a un debug - come dicono gli esperti per dargli un minimo di rispettabilità – ma noi vogliamo dirlo in italiano: ci aspetta il fallimento, come paese e come popolo. Del resto un popolo che elegge e si tiene dei governanti del genere cos’altro è se non un mucchio di stupidi falliti?

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