Minacce a Berlusconi, Fini e Bossi
di Redazione Liberacittadinanza -
17/10/2009
Vigiliamo perchè siamo sull'orlo di un baratro.
La minaccia arrivata per posta al giornale "Il Riformista"
contro Berlusconi, Fini e Bossi è quasi certamente una bufala.
Arriva -
ma guarda un po' - proprio nel momento in cui la stima generale nei
confronti del cavaliere è arrivata al minimo storico. Un bel modo per
raccogliere il consenso e la solidarietà degli altri.
Ma noi non ci
crediamo. Non solo perchè già una volta il cavaliere mise una bomba
falsa vicino a casa sua, salvo poi ridere come un matto in una
telefonata intercettata, ma perchè lo crediamo capace di ogni cosa,
perfino di inventarsi un attentato.
L'unica cosa che ci impensierisce è
che queste minacce possano concretizzarsi contro Fini, che in questo
momento è l'unico che gli tiene testa e che gli sta mettendo il bastone
fra le ruote.
Stiamo attenti, cari amici e compagni, perchè il
cavaliere è alle corde, lo sa, ed è capace di qualsiasi gesto! Altro
che ''Brigate rivoluzionarie per il comunismo combattente''. Vigiliamo
perchè siamo sull'orlo di un baratro.
IL RIFORMISTA: LETTERA DI MINACCE A BERLUSCONI, FINI E BOSSI |
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(ASCA) - Roma, 17 ott - Il quotidiano 'Il
Riformista' ha ricevuto una lettera contenente minacce nei confronti
del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, del presidente della
Camera Gianfranco Fini e del leader della Lega Umberto Bossi.
Lo
conferma il direttore del giornale, Antonio Polito, che raggiunto da
Sky tg24 ha spiegato che si tratta di un documento firmato con la
stella a 5 punte e con la sigla ''Brigate rivoluzionarie per il
comunismo combattente''.
Nella lettera si chiedono le dimissioni
di Berlusconi, Fini e Bossi entro la mezzanotte di oggi, in particolare
si spinge il premier a consegnarsi alla giustizia comune altrimenti la
sentenza della giustizia comunista sarebbe stata ''inevitabile''.
''No
al colpo di Stato si' alla rivoluzione'', e' il titolo della lettera,
spedita con timbro da Milano l'8 ottobre, all'indomani della decisione
della Corte costituzionale sul lodo Alfano, ed aperta questa mattina.
''Dopo
la sentenza della Consulta, il presidente del Consiglio non vuole
dimettersi'', si legge ancora, ''noi diciamo basta''. Chi scrive dice
che non intende ricorrere ''a bombe o coinvolgere innocenti'', ma che
sono pronti a una vera e propria rivoluzione armata come a Cuba:
''Berlusconi, Fini e Bossi - capo delle nuove camicie nere - se volete
evitare un nuovo 8 settembre dimettetevi''.
Polito ha ovviamente
informato la Digos e il Prefetto di Roma che hanno acquisito il
documento. ''E' la pima volta che il Riformista riceve una lettere del
genere'' ha detto il direttore de Il Riformista agli inquirenti.
red-cam/cam/ss
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