"E se tutti i giornali italiani pubblicassero quanto di reale è accaduto nei giorni scorsi a Napoli, invece di adottare la comoda tesi degli "opposti estremismi"? E dire con forza, senza timore ed opportunismi di sorta, che questa teppaglia è nel PdL con il candidato Lettieri". Lino D'Antonio
Sono un professore della Federico II e conosco molto bene il clima che si respira in facoltà, per questo posso esprimere un giudizio abbastanza netto sui fatti che sono avvenuti. Lo faccio nella convinzione che sia la Facoltà stessa, nella sua interezza, e non solo una sua parte, oggetto di una provocazione molto grave e di una strumentalizzazione a scopi meramente elettorali. Nel nostro corpo studentesco le divergenze di opinione non si esprimono nella forma della "rissa tra estremisti", non vi sono MAI fenomeni di violenza gratuita, nè tantomeno un clima di contrapposizione armata tra fazioni.
Per questo mi è del tutto evidente, che lo "scontro", in realtà un’aggressione pura e semplice, è stato pianificato dall’esterno e messo in scena da persone che non appartengono alla Facoltà: di notte si è provveduto a imbrattare tutta la facciata di Porta di Massa con svastiche e minacce, ben sapendo che l’indomani gli studenti, come è loro costume, avrebbero provveduto a ripulire quella che per loro è una seconda casa da segni e scritte che ritengono a buon diritto infamanti, e proprio in questa occasione sono arrivate da fuori persone armate di coltelli, con la precisa intenzione di usarli. Io non so e non capisco quali significati “ideologici” e quali “valori” possano trovare espressione in ciò, quali “ragioni” si facciano così valere o svilire, ma vedo fin troppo bene a quali strumentalizzazioni si presta una vicenda del genere e a chi fa pubblicità.
ricostruzione puntuale, dal "Corriere del Mezzogiorno" a firma di Alfonso Bianchi