legge bavaglio: il governo impone l'omertà di stato
Le intercettazioni sono il più efficace strumento d'indagine giudiziaria sulla corruzione e la criminalità organizzata.
Attraverso le intercettazioni si possono prevenire reati gravissimi e assassini. Con una nuova legge vengono di fatto impedite.
I magistrati potranno utilizzarle solo in limitatissimi casi, con maggiori difficoltà burocratiche e per un tempo limitato.
L'autorizzazione ad intercettare non potrà essere data dal giudice che indaga ma da un collegio del capoluogo distrettuale con evidente allungamento dei tempi e dei costi.
Le scarse intercettazioni che saranno consentite non potranno essere pubblicate sulla stampa.
La legge bavaglio verrà applicata anche nei processi e nelle indagini in corso per impedire che l'opinione pubblica conosca soprattutto misfatti e malversazioni di politici e in particolare del presidente del consiglio e della sua cricca. Soprattutto per questo hanno fretta di votare una legge infame.
L'Italia è già ora e sarà sempre di più un paese senza giustizia e senza informazione.
Le reti private del presidente del consiglio e quelle pubbliche a lui asservite potranno dare agli italiani una visione falsa e propagandistica della realtà.
La stampa viene ricattata con la prospettiva di multe esorbitanti per gli editori e carcere per i giornalisti che pubblicheranno i contenuti delle intercettazioni, anche se di dominio pubblico e non secretate.
La giustizia è incatenata e i criminali liberi.
L'opinione pubblica ha diritto di essere informata da una stampa senza bavagli. La cittadinanza non può farsi ridurre al silenzio senza ribellarsi.
RIBELLIAMOCI
Hanno
aderito:
Partito della Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani,
Partito Democratico,Sinistra ecologia e Libertà