E siamo qui, a commentare la grande grande grande manifestazione della
libertà e dell'amore che vince sull'invidia e sull'odio. Un popolo
colmo di bene e pronto a lottare contro il male, per sconfiggerlo. Un
popolo intero pronto a scendere in piazza per un governo ad personam,
con ministri, segretari e sottosegretari ad personam. E anche un po' ad
minchiam, se Franco Scoglio me lo concede (pace all'anima sua). Spinto
da chissà quale istinto autodistruttivo, ho vagato per la rete sino a
varcare le soglie de ilgiornale.it; "Un milione in piazza con
Berlusconi", diceva il titolo. E ingenuamente ho pensato: "Aaah
finalmente il bene di cui tanto parlavano! Silvio ha finalmente
perdonato l'affamato e distratto Alfredo, e l'ha invitato con sé sul
palco. In realtà non era così: primo perché Alfredo si chiama Milioni e
non milione, e poi perché, leggendo l'articolo, ho capito che l'unica
funzione di quel titolo era una funzione di richiamo, mero, roboante,
richiamo. Un milione con Silvio! Ed ecco che quei pochissimi spunti di
interesse, per le persone dotate di senno, che potevano nascere da
questa manifestazione se ne vanno laddove amano andare molti politici,
di destra principalmente, e sottosegretari, e capi di protezioni
civili. No, non a fare degli innocui massaggi, ma a puttane. Il
balletto delle cifre, ecco a cosa si riduce questa manifestazione. Già
priva di contenuti politici, ad eccezione del fatto, più unico che
raro, di vedere un governo scendere in piazza per protestare contro le
opposizioni, il solo motivo di interesse rimane quello del numero dei
partecipanti. Il contenuto della manifestazione è stato il consueto
menu:
antipasto - scagliette di buonismo tricolore, accompagnato dall'Inno di Mameli con una scorza di limone;
primo - insulti ripieni di fandonie per tutti, in brodo;
secondo - stufato di dati e numeri inverosimili, condito con un po' di sale;
dessert - una melassa di ipocrisia da ricoprire l'intera superficie dell'italico stivale, trinacria e Sandalo comprese.
Cosa
resta? Ah sì, dimenticavo: il numero dei partecipanti! Si parte da un
massimo di un milione, e per fortuna non si può salire! E siccome è un
balletto, balliamo pure noi. Abbiamo 4 opzioni:
A) 1 Milione
(organizzatori) B) 150.000 (questura)
C) 90.000 (calcoli
internettiani) D) 28 (compresi quelli sul palco...)
Allora, io
tenderei ad escludere senza alcun dubbio la A. E forse anche la D, va'.
Restano B e C, che sono le più verosimili. Ma sapendo che le questure
sono composte spesso da persone che per contare fino a venti devono
togliersi le scarpe, dico C. E premiamo la rete! Naturalmente, nei vari
tg, la cifra di un milione potrebbe lievitare a dismisura, fino a
considerare un numero superiore agli stessi abitanti. Della Terra, non
dell'Italia eh! Comunque, per fugare ogni dubbio, allego
un'immagine-confronto:
A destra il Primo Maggio 2009, diciamo 200/300 mila persone? A sinistra la manifestazione della Libertà. Avrei potuto mostrarvi subito quest'immagine, e togliere ogni dubbio sulla risposta giusta (c'era la tentazione di dire 28, eh?), ma volevo fare anche io un paio di passi di danza... E chiudo con passo più giravolta: Silvio, la libertà non è uno spazio libero, la libertà è partecipazione (e pace anche all'anima di Gaber).
Guardate cosa significano veramente un milione di persone a piazza san giovanni, altro che i quattro gatti della manifestazione del nano.