Rimpalli...

di Barbara Fois - Liberacittadinanza - 06/12/2010
Come la pallina in una partita a tennis, fra Berlusconi e il terzo polo rimbalzano accuse sanguinose, minacce e anatemi, predizioni e millanterie. Ma noi siamo il pubblico che torce il collo di qua e di là o siamo la palla??

Berlusconi è indaffaratissimo a fare più parti in commedia: l’indignato, l’addolorato, il furente, il gradasso, il lungimirante, il generoso, il sicuro.... ce n’è per tutti i gusti. Ma soprattutto, ora che ha momentaneamente smesso di sputare sui giudici comunisti, grida al tradimento e spara contro i vecchi maneggioni. Così ha chiamato Fini e Casini, che hanno circa vent’anni meno di lui!E con uno slancio generoso ha detto che passerà il suo scettro ai giovani... ma quali? Non ci risulta che abbia preparato dei giovani politici pronti a sostituirlo! Si difende e attacca, ma ha perso lo smalto. Non convince più e ormai è chiaro a tutti che queste sono solo le ultime sparate pubblicitarie, ridicole e patetiche.

E anche lui è patetico: la sua faccia sta crollando: i suoi occhi sono infossati, la palpebra inferiore sinistra ha una bolla che prima non c’era, la sua pelle è una buccia d’arancia... e anche il colore è quello di una vecchia arancia vizzita. La faccia sta crollando verso il basso, le sue sopracciglia sono tinte di un colore rossastro e anche il cranio è dipinto dello stesso rossiccio: è spaventoso. L’uomo che sfida il tempo, il sempre giovane leader indefesso non c’è più, è sparito: di lui è rimasto un ritratto, come quello di Dorian Gray, in cui il vizio, la menzogna, il raggiro, il cinismo hanno avuto il sopravvento.

Ma non diamolo per morto: l’uomo è un salmone capace di risalire le correnti più forti. A suon di soldi, certo. Ma questo parlamento è pieno di gente in vendita. Frutto del resto di una porcata di legge elettorale.

 

Berlusconi shopping vignetta

E del resto la camera ha perfino chiuso i lavori proprio per lasciare spazio al mercato delle vacche. Solo per questo tutto il parlamento andrebbe sfiduciato e rimandato a casa, non solo lui.

Il quadro è come al solito desolante: il tiro alla fune è fra la cordata Fini-Casini e...Rutelli (?) e Berlusconi- Lega. Gli uni dicono: dimettiti prima di venire sfiduciato il 14, fallo subito, perché dopo non potrai mai più essere rinominato presidente del consiglio. Ed è sicuro che sarai sfiduciato, perché noi abbiamo tutti i numeri e tu no. Dall’altro capo della fune il cavaliere dice: non mi dimetto, perché tanto il 14 stravinco e poi vi mando per fratte e faccio quel che mi pare.

Nel rimpallo continuo di accuse “tu sei un traditore!” e “No TU sei il traditore!!!” c’è anche lo spazio per qualche siparietto, tipo quello di Verdini – quello indagato per la P3 – che si permette di dire che delle prerogative del presidente della Repubblica loro se ne fregano, o di Libero che pubblica le foto dei traditori, con tanto di indirizzo, giusto per facilitare qualche violento o istigare qualcuno a prendersela con loro.

Nel frattempo la sinistra fa da tappezzeria, come le racchie alle feste di una volta, il cui solo compito era di cambiare i dischi. Ogni tanto Bersani dice qualcosa, ma siccome non si capisce una basetta di quello che dice, ormai nessuno lo ascolta. Anche Vendola, inciampando con effetto pioggia nelle esse, ogni tanto dice qualcosa, ma adesso è troppo impegnato in turnè coi suoi “comizi d’amore”... scusate, non per cambiare discorso, ma non sembra anche a voi che si parli un po’ troppo d’amore, in questo paese pieno di odio? Mi viene in mente un commento di Emma Orczy, la scrittrice che inventò la “Primula Rossa” e che amava il nostro paese tanto da costruirci una villa e abitarci per anni. Poi venne il fascismo e lei con grande dispiacere, nel 1933, vendette la sua casa e andò via dall’Italia e motivò così questo abbandono: "l'ambizione, l'amore verso sé stesso di un unico uomo aveva trasformato una nazione gentile e spontanea in un mucchio di astiose, maleducate, spregevoli persone: erano proprio così, paurosi anche solo di aprire bocca, paurosi delle loro ombre" . Vi ricorda qualcosa?

Già... per troppi anni si è aizzata la gente contro i comunisti, contro la sinistra, contro i magistrati, contro gli extracomunitari ( a parte le ragazzotte procaci e presunte nipoti di ministri stranieri), contro questo e contro quello, per troppi anni il cavaliere ha seminato odio e divisioni, usando i suoi giornali e le sue TV come armi improprie contro ogni forma di dissenso e adesso i frutti sono sotto gli occhi di tutti. Per troppi anni si è sputato sulla Costituzione, sulla bandiera italiana, sulle istituzioni del nostro paese e adesso che l’anniversario dei 150 dell’unità d’Italia è alle porte, si vede lo sconfortante scollamento del paese. Il cavaliere e il suo contorno di avidi incapaci ha distrutto il paese, anche fisicamente, anche nelle sue bellezze paesaggistiche, anche nelle emergenze archeologiche: Pompei subisce ogni giorno nuovi crolli: eppure quei muri sono sotto la pioggia da secoli. Ma i tagli hanno eliminato la manutenzione ordinaria quotidiana e gli effetti si vedono. Ma non preoccupiamoci! Perché l’amica bulgara del premier, quella che ci è costata 400mila euro solo per ospitare il suo enturage, quella che Bondi ha premiato con un premio inventato per un film che nessuno ha visto e vedrà mai, e che ha fatto sghignazzare mezza Europa, quella adesso farà un film su Pompei! Pagato da noi, naturalmente. Perché soldi per la manutenzione non ce ne sono, ma per pagare una bulgara che ci racconti dei guai di Pompei invece sì.

Lo so: la rabbia e l’indignazione è tanta, è troppa, ma teniamo duro ancora fino al 14. Aspettiamo che arrivi il giorno in cui, con le buone o con le cattive, Berlusconi e la sua banda vengano cacciati via. Ma se qualcuno di questi palleggiatori ritorna sui suoi passi o si vende con scuse varie sull’opportunità, la responsabilità e altre fregnacce esibite e sciorinate come una gentile attenzione nei confronti del popolo bue, allora cari amici e compagni spetta a noi farlo. Senza se e senza ma, una volta per tutte.

Barbara Fois

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