Sex and the Silvio

di Barbara Fois - Liberacittadinanza - 30/10/2010
Un nuovo scandalo a sfondo sessuale travolge il cavaliere: un’altra minorenne coinvolta. Ma davvero è solo un fatto privato?

E adesso viene fuori il bunga bunga. Non vogliamo addentrarci a parlare di questi rituali orgiastici, perché troppo se ne è già detto su tutti i giornali e personalmente ne faremmo a meno, se non ci fossero degli aspetti in questa vicenda che non sono solo privati. Certo leggere che in queste orge ci sono ministre, deputate e consigliere regionali pagate da noi cittadini, un po’ ci ruga, perché pensiamo ai soldi buttati in quegli stipendi e che invece potrebbero essere dati a tante famiglie in difficoltà, a tanti giovani disoccupati.... e va bene, avete ragione, non parliamo di cose serie, non ne vale la pena, in questo contesto.

E allora diciamo subito che a parte il trash dei pali da lap dance nel salotto di Arcore, l’ ammucchiata del dopo cena tutti nudi nel bunga bunga, non vi ricorda qualcosa? Non vi sembra un daja vu? E sì, perché negli anni 70 era venuta fuori la moda delle orge, nei salotti in, se vi ricordate. E come dimenticare, infatti, a questo proposito, quel breve monologo divertente e graffiante di Giorgio Gaber, intitolato “L’orgia”?

Ero lì in un'orgia in mezzo a della gente che conoscevo poco e che non era molto attraente.
Ero lì in un'orgia ma non ci avevo voglia e allora me ne stavo un po' in disparte, per rappresaglia.
– No, grazie, senza complimenti, il genere non m'interessa. Oddio, se proprio insiste, se dice che è una scommessa.
Ero lì in un'orgia, facevo qualche cosa... ma non mi ricordavo una serata così noiosa!....”
Già... Gaber scriveva queste cose nel 1970... Beh, il fatto è che chi organizza queste seratine è gente un bel po’ stagionata, che forse come gusti da quei tempi non è mai cambiata. Ma allora le feste le faceva con coetanei e coetanee, adesso con ragazzine minorenni e certamente questo spegne ogni voglia di ridere.

Minorenni come Ruby, la ragazzina marocchina al centro del nuovo scandalo a sfondo sessuale che ha travolto il cavaliere in questi giorni, dopo le feste in Costa Smeralda e il caso di Noemi Letizia dell’anno scorso.

A vederla Ruby non sembra proprio una minorenne, ma è proprio questo che intristisce: quella adolescenza bruciata, consumata in fretta, che ha visto troppe cose e ne ha subìto altrettante. Mentre le coetanee sognano il principe azzurro e guardano di sottecchi il ragazzo più carino della classe, Ruby e quelle come lei hanno già più esperienze della maggior parte delle donne adulte.

Il fatto è che nella gran parte dei casi, le ragazzine diciamo così “precoci”( e procaci) hanno storie familiari molto difficili e complicate e spesso sono disturbate o abusate. Così non hanno poi molta scelta, soprattutto a un livello generalmente basso di cultura e di scolarizzazione.

Insomma: sono le prede perfette. Incolpevolmente ignoranti e amorali, abituate a essere valutate per la misura del reggiseno, non per i sentimenti e le emozioni, sono ragazze senza autostima e con traguardi facilmente raggiungibili col denaro. Il modello lo dà la TV trash: la ragazzina senza particolari abilità, che non ha scuole dietro e nemmeno talento, che non sa né ballare, né cantare o tanto meno recitare e che però diventa “famosa” come velina o tronista e comincia a guadagnare tanti soldi come ospite d’onore in discoteche, dove succede di tutto. E’ questo lo scandalo che ci riguarda tutti: il degrado della parte più debole socialmente e culturalmente del nostro paese, perpetrato con lucido cinismo da mezzi di persuasione occulta ( ma neanche tanto), che forniscono modelli deviati, che rendono le persone malleabili, manipolabili e fruibili come carne da cannone. Questo è il circuito perverso in cui si inserisce il bunga bunga.

Una espressione volgare, che abbiamo sentito per la prima volta l’anno scorso dalle labbra di un’altra minorenne: Noemi Letizia. La signora Lario-Berlusconi , quando venne fuori quello scandalo, disse “non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni”. Aveva dunque avuto sentore di quelle feste, che finivano non con gli allegri “trenini” della conga, ma con quelli del moooolto più pericoloso bunga bunga. Minorenni che chiamano “papi” l’uomo anziano da cui dipendono, con implicazioni edipiche da pelle d’oca.

Ma la signora Lario-Berlusconi aveva detto di più: “Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile. Credevo avessero capito, mi sono sbagliata”. Dunque non solo parlava di minorenni la signora Veronica, diceva anche di essersi rivolta ai collaboratori del marito perché in qualche modo arginassero questa deriva, ma amaramente osservava che invece non se ne preoccupavano. Questo ci fa pensare addirittura che in realtà per qualcuno, per un certo verso, questa situazione sia una vera pacchia. Chi infatti conosce e favorisce i suoi vizi, di fatto ha un potere e un controllo su di lui immenso. E questo non si può tollerare, perchè è ancora più pericoloso delle sue mattane. Pericoloso per la stabilità e l’integrità del paese, intendo, dunque per tutti noi, di lui poco ci importa.

Ma chi sono le persone che stanno intorno al cavaliere, la sua corte, il suo harem? Non sappiamo tutti i nomi, solo alcuni: ma sono molte. Troppe. Di una però conosciamo l’assiduità di frequentazione e la devozione: Emilio Fede, attualmente indagato per favoreggiamento della prostituzione, a quanto si legge. Ed è in buona compagnia: con Lele Mora e con Nicole Minetti, ex ballerina di 'Colorado Cafè' e igienista dentale del cavaliere, oggi consigliera regionale della Lombardia. Sono tutti dentro fino al collo nella storia di Ruby, a quanto si dice sui giornali.

Ed è proprio leggendo i giornali che abbiamo scoperto che Fede è un vero e proprio talent scout. E’ lui che ha scoperto Noemi Letizia: l’aveva provinata come meteorina e bocciata perché non sapeva né muoversi né parlare, ma poi si era casualmente “dimenticato” il suo book fotografico, con pose a dir poco imbarazzanti, sul tavolo del premier, che poi le aveva telefonato. Direttamente, di persona. Quando la storia venne fuori, per coprire questa parte imbarazzante e cioè come e perché una ragazzina di 17 anni fosse stata contattata dal premier, furono inventate una quantità incredibile di bugie, nemmeno molto furbe, perchè in contraddizione una con l’altra e dunque poi parzialmente e squallidamente smentite dai fatti. Il padre di Noemi fu fatto passare per autista di Craxi – balla smentita dal figlio di Craxi – e comunque si volle far credere a una conoscenza di lunga data. Circostanza involontariamente smentita dallo stesso Fede che sostenne che il cavaliere non la conosceva e aggiunse anche che se il boss l’avesse conosciuta evidentemente lui non l’avrebbe mai bocciata come meteorina. Poi capì che aveva detto una cavolata e allora in un’ altra occasione, per eccesso di zelo o per pura stupidità, sostenne di aver conosciuto perfino la nonna di Noemi, quando era giovane. Insomma si è passati dal fatto di non conoscerla affatto, tanto da bocciarla come meteorina, all’essere quasi parenti. Una storia demenziale e patetica, assura e grottesca. Ma il fido Fede non volle fermarsi qui, volle strafare e parlò anche di una poesia che aveva dedicato allora a questa nonna, intitolata Yoyo. Perché così lui la chiamava affettuosamente. Ne alleghiamo qui il testo, perché davvero è esilarante e fa sembrare le poesie di Bondi di straordinaria levatura e profondità.

Yoyo,
dimme tutto quello che tu vuò
quando passi ogni giorno, ogni mattino
ti guardo e sono pronto
a fare tutto quello che tu vuò
yoyo
yoyo
yoyo

Per coloro che, per curiosità o per masochismo, volessero anche assistere alla sua lettura in diretta nel Tg di Rete 4, dalle labbra dello stesso autore, alleghiamo il link in appendice.

Certo il Fede non ha talento di poeta, ma - come dicevamo - ne ha certamente molto come talent scout: oltre a Noemi è lui infatti che ha scoperto anche Ruby.

Sembra l’abbia conosciuta in un concorso di bellezza in Sicilia e poi l’abbia presenta al cavaliere, portandola con sé alle cene “bunga bunga” del cavaliere, scortati da un’auto della polizia. Poi lei finisce in Questura perché ha derubato la ragazza che le ha dato un tetto e il premier manda la Minetti a tirarla fuori da lì, ad ogni costo, con pressioni incredibili, come è stato detto e scritto. Adesso Berlusconi dice che l’ha portata via perché è un uomo di buon cuore! Ma noi sappiamo bene che la fretta che avevano di allontanarla da lì era dovuta alla paura che lei cominciasse a parlare e raccontasse ogni cosa e venisse fuori tutto quel fango del bunga bunga. E infatti ora lei, evidentemente e opportunamente imbeccata, sta cercando di rimangiarsi tutto quello che ha detto. Troppo tardi.

Tutto questo è di una gravità sconcertante, incredibile, come l’abuso di potere nel sottrarla alla normale procedura del fermo di polizia, allontanandola da interrogatori e spiegazioni, con l’aggiunta aggravante della menzogna sulla sua identità, fornendo generalità false e spacciandola per la nipote del leader egiziano Hosni Mubarak. Davvero non ci sono parole.

Per non dire della sfacciataggine del cavaliere che dice spavaldo da Bruxelles: io amo la vita e le donne e dopo tutto sono fatti miei. Ma stiamo scherzando?? Non è proprio così. Questi purtroppo sono anche fatti nostri. Noi vorremmo che non ci riguardassero in nessun modo, ma purtroppo ci riguardano eccome, perchè questo signore non è un satrapo orientale, né un putin o un gheddafi, ma è il presidente del consiglio del nostro paese. Speriamo non per molto ancora.

Ma quello che non vorremmo è che fosse cacciato via per questioni di letto: eh, no! Sarebbe troppo comodo!Quando andrà via dovrà essere chiaro che se ne va non perché è un gaudente femminaro, ma perché è il responsabile dello sfascio del paese.

 

Barbara Fois

 

Berlusconi italiani inculati

 

Approfondimenti

Per sfizio potete andare a sentire dalle labbra di Fede, la sua poesia sulla nonna di Noemi. La sensazione è quella della presa per i fondelli, proprio fatta col massimo disprezzo per il suo pubblico. Della serie: sono così scemi che si bevono anche questa. Chissà che risate con Silvio...

http://encodinglife.blogspot.com/2009/05/emilio-fede-poesia-alla-nonna-di-noemi.html

 

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