Sorprese nell’uovo

di Barbara Fois - Liberacittadinanza - 24/04/2011
Quest’anno nell’uovo c’è di tutto: Pasqua e Anniversario della Resistenza, beatificazione del papa e 1 maggio. Sacro e profano, laico e religioso... ma il contenitore è sempre lo stesso, anche se sembra ci sia qualche sorpresa velenosa...

Nella tradizione anglosassone a Pasqua è presente un personaggio sconosciuto qui da noi: il coniglio pasquale. L’Easter Bunny è una figura mitica, che porta regali ai bambini e uova dipinte, ma nel contempo incarna anche la rinascita della vita in primavera e antichi riti della fertilità...

Qui noi non abbiamo bisogno del coniglio pasquale per i riti della fertilità. E nemmeno di Roger Rabbit : abbiamo già abbastanza procaci Jessiche fra i piedi...

 

Rabbit berlusconi

Scherziamo. E d’altra parte non si può sempre arrabbiarsi e mangiarsi il fegato! Quindi lasciamo perdere e torniamo alla Pasqua, ai coniglietti pasquali, agli agnellini di zucchero e alle uova con la sorpresa . E di sorprese nelle uova di questa Pasqua ce ne sono tante e tutte nascono dai tentativi frenetici del governo e del PdL di arginare la frana di consensi che piano piano li sta travolgendo. Le elezioni sono alle porte, i referendum pure e i sondaggi sono molto critici e generalmente negativi per la maggioranza e due sono gli appuntamenti che il premier teme di più: le elezioni del sindaco di Milano e il referendum sul legittimo impedimento. Se li perdesse per il cavaliere sarebbe la fine e senza appello, quindi è comprensibile la sua agitazione e le manovre messe in atto per cercare di evitare una débacle.

Per neutralizzare i referendum già si è fatto in modo - per non far loro raggiungere il quorum - di non accorparli alle altre elezioni, pur sperperando così ben 300 milioni di euro, che potevano essere più utilmente spesi, in questo momento di crisi e di tagli di bilancio. Ma si sa: dei cittadini a Berlusconi e al suo governo non gliene frega proprio niente, l’importante è che lui raggiunga i suoi scopi, a qualunque costo (appunto!). Poi dopo il disastro nucleare di Fukushima ha capito che la gente ai referendum sarebbe andata a votare comunque e in gran massa, quindi adesso si cerca di neutralizzarli con scuse risibili, con polveroni come la leggina che pospone di un anno il termine per decidere sull’impianto del nucleare in Italia, ma facendo credere invece di aver abbandonato del tutto l’idea di costruire le centrali e quindi annullando così la necessità di un referendum sull’argomento. Le solite menzogne, le solite truffe di questo governo fasullo e sbrindellato. Si dice che si farà qualcosa per evitare anche la consultazione diretta sull’acqua. Si spera così che i cittadini disertino il referendum e non vadano a votare per l’unico quesito che resterebbe in piedi e che però è il solo che interessa al cavaliere: quello che riguarda il legittimo impedimento. Così se il quorum non verrà raggiunto, lui farà passare la cosa come una sua personale vittoria: ormai il cavaliere è più che prevedibile.

Fontana berlusconi

 

Ma le cose non vanno in modo liscio nemmeno sul versante delle elezioni milanesi: già la Moratti aveva deluso i meneghini con la sua inettitudine nell’organizzazione dell’Expo’ del 2015, poi con lo scandalo sulla “casa di Batman” di suo figlio e ora, a creare complicazioni ulteriori per la sua rielezione, ci ha pensato il candidato pidiellino Lassini col suo manifesto demenziale “Fuori le BR dalle procure”. Prima gli sono state chieste le dimissioni , ma si è aspettato a chiederle e lui a darle, che i tempi non lo rendessero più legalmente possibile: altre bugie e altre truffe, insomma, come da copione. Però poi qualcosa è andato storto: il cavaliere ha telefonato al Lassini per offrirgli la sua solidarietà, prendendo così le distanze dalla stessa candidata sindaco, quella Moratti che aveva tuonato: o me o lui. E si è scatenato l’inferno fra falchi e colombe, fra chi – si è detto – vuole parlare alla pancia dell’elettorato e chi cerca di parlare a... a che?? Alla testa? Ma quando mai il PdL ha parlato al cervello, alla ragione, al buonsenso dell’elettorato??

Ma non basta: l’effetto domino di una rivolta, come sta accadendo nel mondo islamico, sta scatenando tutti i malumori dentro quello che non è un partito, ma una accozzaglia di interessi personali. I responsabili premono per incassare il premio del loro tradimento, mentre gli ex AN vorrebbero un reintegro delle quote perdute con la scissione FL. I ministri scalpitano contro lo strapotere di Tremonti, che dà fastidio e molto anche al cavaliere, a cui ormai tutti tirano la giacchetta. Lui cerca di barcamenarsi fra tutte queste grane e i suoi processi, fra ministri ribelli e papi-girls linguacciute, promettendo e lusingando, giurando e minacciando, ma con i suoi ha le armi spuntate: le sue bugie non hanno effetto, loro lo conoscono troppo bene!

E la lega ormai si sta davvero irritando e comincia a scalpitare anch’essa: Calderoli parla di tafazzismo e Bossi invita il cavaliere a mettere in riga la sua armata brancaleone.

Sembra che le uova di Pasqua del PdL non siano solo piene di sorprese, ma siano proprio delle velenose uova di basilisco: del resto la leggenda narra che il basilisco nascerebbe da un uovo deposto da un vecchio gallo e covato da un serpente o da un rospo...

 

cockatrice

Strana Pasqua, quella di quest’anno, in cui – fra l’altro – la mescolanza fra riti cristiani e appuntamenti laici è davvero sorprendente, a ridosso com’è della festa del 25 aprile, che celebra un’altra resurrezione, quella di un popolo umiliato e sconfitto, che con orgoglio e coraggio riscattò la propria dignità e il proprio futuro di nazione, dopo vent’anni di oscena dittatura. Sarà una Pasqua di Resurrezione per tutti, anche per questo paese infelice, governato da una casta di inutili, avidi ottusi? O sarà la riprova che qui gli Easter Bunny non servono, perchè i conigli allignano anche fuori dalla Pasqua? Chissà....

Intanto: Buona Pasqua a tutti! Ma soprattutto buon 25 aprile, forte, convinto e determinato.

Uovo di Pasqua 2

 

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