Se ne vanno dalla Lega Nord i massimi esponenti nelle istituzioni. L’annuncio è stato dato da Francesca Carlotti, da Giacomo Giovannini, capogruppo in Sala del tricolore a Reggio; da Stefano Tombari, capogruppo in consiglio provinciale, dal sindaco di Viano Giorgio Bedeschi. Assieme a loro ci cono i consiglieri comunali Irali e Parenti, il consigliere provinciale Molteni, il capogruppo di Carpineti Costetti, tre consiglieri comunali su quattro di Castellarano. E pare che molti altri li seguiranno nell’addio al Carroccio. Una frana di proporzioni enormi, in una provincia in cui alle regionali del 2010 la Lega Nord aveva ottenuto il 15%.
Alla base del malessere esploso nella Lega Nord reggiana le vicende del tesoriere Belsito e del Trota, Renzo Bossi, figlio dell’ex leader, ma anche e soprattutto la gestione della segreteria Maroni seguita a quella fase. Maroni è accusato di non lasciare spazio al dissenso. Gli iscritti si sono dimezzati, hanno raccontato i promotori di questa diaspora.
Sulla decisione dei consiglieri della Lega Nord interviene il segretario dell’Emilia Fabio Rainieri. Il dirigente del Carroccio esprime rammarico e dice di augurarsi che tutti gli amministratori che hanno deciso di uscire dal movimento si dimettano. ‘Per senso di correttezza, coerenza e responsabilità nei confronti della Lega Nord e degli elettori – afferma Rainieri – facciano un passo indietro dimettendosi da quei ruoli, istituzionali e non, ricoperti grazie ai voti del Carroccio. Ma la risposta era già venuta questa mattina dai promotori della conferenza stampa, che hanno annunciato l’intenzione di costituirsi in gruppi autonomoni e di voler dar vita a un nuovo movimento a carattere civico.