Quale Piano per uscire dalla crisi ?

di Umberto Franchi - 25/06/2020
PER FAR RIPARTIRE L’ITALIA SERVE IL TAGLIO DELL’IVA ? O E’ SOLO UNA IDIOZIA ? QUALE PIANO SERVE ?
Da molti anni i giovani ed anziani, lavoratori e pensionati, i precari e i disoccupati, sono colpiti nei diritti fondamentali e costituzionali e vivono condizioni di vita indecenti...
Dopo la pandemia da Covid le condizioni delle classi subalterne subiscono un ulteriore grave peggioramento della propria condizione sociale. Calano anche i consumi perché legati al peggioramento dei salari a causa della cassa integrazione e del calo delle paghe e delle pensioni insufficienti.
Ma sembra che il Presidente del Consiglio Conte , dopo aver svolto decine di incontri con “gli Stati Generali”, forse preso dalla stanchezza ritiene di dover fronteggiare questa realtà attraverso una manovra finanziaria che ha al centro il taglio dell’Iva di almeno tre punti, con un costo di circa 15 miliardi .
Secondo il Presidente del Consiglio dei Ministri ed i suoi consiglieri sostenitori del taglio Iva, con questo taglio, i prodotti costerebbero meno e quindi il popolo che ha pochi soldi, potrebbe spendere ed acquistare più prodotti ... e consumare di più facendo ripartire i consumi e l’economia... ma è cosi?
A mio parere è una tesi del tutto sbagliata... una idiozia... che andrebbe a premiare solo i profitti delle imprese, le quali , essendo collocate in un regime di libero mercato ,senza prezzi vincolati dalla legge, si guarderebbero bene dal ridurre i prezzi... con i consumi che resterebbero invariati ed il taglio dell’iva avrebbe un beneficio solo per i profitti delle medesime imprese.

Possibile che dopo gli Stati Generali durati 10 giorni , abbiano partorito il topolino dell’Iva e non abbiano ancora capito che è necessario proporre un Piano di riforme economiche e sociali vero, ed attrezzare in modo adeguato lo Stato, anche rispetto a come spendere le eventuali ingenti risorse provenienti dal Recovery Found ?
Possibile che al governo non abbiano capito che bisogna cambiare profondamente le politiche rispetto ai vari governi succedutisi negli ultimi 30 anni e continuano imperterriti nelle politiche liberiste ?
La realtà odierna vede la crisi del dopo pandemia che si somma alla crisi che già c’era prima... i salari reali, erano e sono tra i più bassi d’Europa, gli orari di lavoro i più lunghi d’Europa, le pensioni più basse e l’età pensionabile più lunga d’Europa, il lavoro più precarizzato d’Europa, la sanità smantellata con 37 miliardi di tagli negli ultimi 10 anni, è anche a causa di ciò la causa di circa 34.000 morti per Covid, la scuola è stata smantellata, sono stati smantellati altri diritti sociali e del lavoro...ecc... gran parte del ruolo dello Stato nelle imprese strategiche è stato smantellato a favore delle imprese private...
Allora, come non capire che oggi sia Colao che Bonomi sono sulla stessa linea è continuano a richiedere provvedimenti a favore delle imprese, per ridurre i costi del lavoro, i diritti, il sociale... continuando a riproporre il tutto come prima e peggio di prima ?...
Come non capire che non è certo con il taglio dell’Iva che si recupera il taglio previsto del PIL di quasi 13 punti ?
Infine come non capire che le conseguenze sarebbero estremamente deleterie con l’incremento dei licenziamenti e della disoccupazione, con l’aumento della povertà e delle differenze sociali con i ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri... , con l’aumento degli infortuni anche da Covid, con il deterioramento dell’ambiente e del territorio ? Altro che uscita dalla crisi . ..
Oggi Conte ed il suo governo può seguire due strade: quella indicata dalla Confindustria e dalla Task Force da Colao è & continuando tutto come prima o peggio di prima... oppure definire una profonda svolta con un Piano di “riforme” che diano il senso di un vero cambiamento da presentare al popolo Italiano ed anche alla UE.
IL PIANO DI RILANCIO DELL’ECONOMIA E USCITA DALLA CRISI DOVREBBE PREVEDERE:
1) Interventi dello Stato a partire da investimenti finalizzati al riassesto dei territori sempre soggetti a crolli ed inondazioni ai primi scrosci d’acqua, nonché il rifacimento della viabilità e trasporti su rotaia soprattutto per le linee regionali dei pendolari ;
2) Gli Enti Locali (Comuni e Regioni) richiedono giustamente al Governo centrale, la necessità di finanziamenti... ma per fare cosa ? Credo che sia necessario legare i finanziamenti a progetti di lavoro a cura degli Enti locali, da rendere subito esecutivi, per ridurre drasticamente la disoccupazione di giovani ed anziani con particolare riferimento alla riqualificazione delle periferie urbane, alle bonifiche ambientali, al riuso collettivo a fini socio-ecologici delle numerose aree confiscate da decenni a scopi militari e di guerra da potenze straniere ( basi militari USA e Nato ), ormai senza più alcuna giustificazione, di cui bisogna riappropriarci;
3) Serve un grande Piano di Interventi finalizzati alla ricostruzione e ristrutturazione della Scuola pubblica a partire dei plessi scolastici che oggi vede l’80% di loro fuori dalle norme previste dalla legge sulla prevenzione e sicurezza;
4) Serve un grande Piano di Interventi finalizzati alla ricostruzione di tutto il sistema sanitario nei territori , che a seguito di ciò che è accaduto con il Covid, si ponga il fine di prevenire ogni possibile malattia e non solo curare, con la piena applicazione della legge 833 del 1978 , per un sistema sanitario pubblico e gratuito, per la tutela e prevenzione della salute fisica e psichica universale;
5) TASSE: sono necessari Interventi mirati a ridurre le tasse (Irpef) ai lavoratori ed ai pensionati, con un reale recupero ed un forte aumento del potere d’acquisto dei salari ( tra i più bassi d’Europa ) e delle pensioni almeno pari al 30%: sette pensioni su dieci sono sotto i mille euro lordi e in quindici anni il valore delle pensioni ha perso il 33% . Serve una forte riduzione fiscale pari almeno al 50% delle attuali trattenute e una rivalutazione semestrale del 100% in rapporto all’andamento reale del costo della vita ;
6) SULLE PENSIONI : serve la separazione dell’assistenza ( che non deve più essere a carico dell’INPS ma della fiscalità generale ) dalla previdenza;
7) effettiva abolizione della controriforma Monti-Fornero e calcolo che rapporti la pensione all’80% delle retribuzioni medie degli ultimi tre anni ;
8) età pensionabile massima a 60 anni o 35 di contributi, prevedendo ulteriori abbassamenti per le donne e per i lavori usuranti ( solo così, in particolare nel settore della pubblica amministrazione, nella sanità , nella scuola ed in altri settori strategici si possono liberare energie e spazi per garantire nuova e buona occupazione );
9) è necessaria l’estensione della quattordicesima mensilità alle pensioni basse e medio basse almeno fino ai tremila euro lordi;
10) INFINE SONO NECESSARI ALTRI TRE PROVVEDIMENTI: la drastica riduzione degli orari di lavoro a parità di salario;
11) forme di presalario tale da poter sostenere il costo dei trasporti, dei libri, dei pasti e dell’alloggio per i giovani studenti universitari o in cerca di occupazione o con occupazione saltuaria o precaria, per un certo numero di anni ;
12) scuole e Università gratis per i giovani i cui redditi familiari siano inferiori a 75.000 euro


Questo , a mio parere, è il Piano che i governo dovrebbe presentare ai cittadini , ai lavoratori, agli studenti, all’Europa ... ma ancora una volta penso che se non ci sarà nessun Piano come quello che ho sopra descritto, senza la ripresa di un forte movimento conflittuale, con il sindacato che deve uscire dal sostanziale letargo... ed un forte movimento dal basso nelle fabbriche , nelle scuole e nei territori attraverso appositi “Comitati di Lotta “ a sostegno di quanto sopra...
Per questo dubito che anche il governo di Conte sia in grado di procedere verso una vera svolta, finendo per seguire invece le orribili indicazioni di Colao e Bonomi .


Umberto Franchi

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