11 OTTOBRE SI CELEBRA LA 70¤ GIORNATA DEI MORTI SUL LAVORO

di Umberto Franchi - 11/10/2020
I MORTI SUL LAVORO , NON SONO MAI DOVUTE A DISATTENZIONI, A DISGRAZIE, AL DESTINO CINICO E BARO...
QUESTI I DATI INAIL :
- Nei primi 9 mesi del 2020 (1 gennaio/30 settembre) , i morti sul lavoro sono stati 811 ma ad essi vanno aggiunti altri 405 lavoratori ( medici, infermieri, operai , ecc... ) morti per contagio da Coronavirus nell'esercizio del proprio lavoro, considerati anche essi infortuni sul lavoro;
- in totale sono 1.216 morti , passando da 3 morti al giorno nel 2019 , a circa 4 morti al giorno nei primi nove mesi del 2020... e questo nonostante la chiusura completa di molte attività a causa Covid, avvenuta tra il gennaio ed il maggio del 2020;
I MORTI SUL LAVORO , NON SONO MAI DOVUTE A DISATTENZIONI, A DISGRAZIE, AL DESTINO CINICO E BARO...
QUESTE SONO LE VERE CAUSE DEI MORTI SUL LAVORO ?
1)la maggioranza delle imprese, cercano di risparmiare sul costo del lavoro , compreso quello della prevenzione e sicurezza , riducendo gli investimenti sugli impianti , sui siti, sui macchinari, sulle linee di lavoro e molto spesso anche sui Dispositivi Individuali di Sicurezza ;
2) molte aziende adottano una organizzazione del lavoro basata sul massimo sfruttamento dei lavoratori con bassi salari, orari, carichi e ritmi di lavoro stressanti ... con forme di lavoro frantumato, appalto e subappalto, partite iva, con lavoratori precari, flessibili, a termine ;
3) questi lavoratori , vengono assunti in modo precario flessibile e frantumato , senza diritti (ma anche quelli assunti full-time) a causa del persistere della "Legge Biagi" che prevede ben 45 forme di lavoro precario ed a causa della legge JOBS ACT che ha cancellato l'art. 18 dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori, e quindi sono obbligati ad accettare ogni forma di comando sul lavoro non in sicurezza e vessatoria ... pena il licenziamento senza possibilità di reintegro nel lavoro;
4) Ai lavoratori non viene fatta una formazione, informazione, ed addestramento adeguata sui rischi esistenti e su come come comportarsi nei lavori a rischio.. ciò sempre per risparmiare sul costo del lavoro.
I 4 PUNTI SOPRA che ho menzionato sono i veri motivi dei morti sul lavoro ... e a me che in qualità di sindacalista CGIL, mi sono sempre occupato di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, crea una sensazione di rabbia e pena , sia il Presidente di Confindustria Bonomi quando chiede ulteriori cancellazioni di norme e diritti previsti nei contratti nazionali di Lavoro e si rifiuta di firmare un contratto come quello dei lavoratori del settore alimentari sostenendo che e' troppo oneroso perché prevede un aumento di 119 euro mensili scagionati in 4 anni ( circa 30 euro al mese lordi ) ;
- Ma mi fa pena anche il governo giallo/rosa che non intende cancellare la legge Biagi, ne ripristinare l'art 18 dello Statuto dei Lavoratori... e non solo , il governo ha si cancellato le norme deleterie del decreto sicurezza voluto da Salvini riguardanti gli immigrati, ma (guarda caso) ha lasciato invariata la norma che punisce penalmente con la galera i lavoratori che durante le lotte, gli scioperi fanno il picchettaggio impedendo l'uscita e l'entrata delle merci (sic)-
 Purtroppo oggi il ruolo del sindacato compreso la  Cgil a guida Landini e diventato un sindacato che più che contrattazione  fa assistenza e gestisce le ricadute negative sui lavoratori fatte dai padroni e dal governo..
.. su questo ho già scritto altri interventi ... credo comunque che se non riusciamo a far ripartire la lotta nei luoghi di lavoro su tutta l'organizzazione del lavoro... nelle piazze ed a livello generale... e purtroppo non c'e' molto da sperare nemmeno  nel sindacato...
Umberto Franchi

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