LA TRAGEDIA DEI MORTI SUL LAVORO

di Umbeto Franchi - 06/09/2023
Ancora una strage su una rete ferroviaria
La verità sulle cause dei cinque operai morti alla stazione di Brandizzo schiacciati dal treno che viaggiava 140 km orari, è questa :
 
  • le Ferrovie dello Stato Italiano, soprattutto da quando , nel 2015, è diventata una società per azioni,  opera cercando di risparmiare su tutti i costi compresi quelli della prevenzione, al fine di fare più profitti. Così   i nuovi soci,    hanno abbandonato la manutenzione che veniva fatta  in proprio ed appaltano a ditte esterne tutti i lavori di manutenzione ;
  • Anche la ditta SIGIFER appaltatrice per la manutenzione su quel tratto di ferrovia  da dove dipendevano i 5 operai uccisi, per risparmiare sui costi faceva lavorare anche di notte senza aspettare l'autorizzazione per intraprendere i lavori.  Come si vede anche da un filmato, era una pratica consolidata... perché  di solito sono conosciuti gli orari dei treni che passano di notte ... ma questa volta c'era un treno straordinario non previsto... e sono stati sacrificati 5 persone per il profitto di lor signori..
 
LA SITUAZIONE ODIERNA PER I MORTI SUL LAVORO SECONDO  I DATI INAIL E’ QUESTA :
 
- Nei primi 7 mesi del 2023 (1 gennaio/31 luglio ) , i morti sul lavoro sono stati 559, oltre 80 al mese, più 4.4% rispetto a luglio 2022 ma  subito dopo la pausa feriale,  purtroppo continuano in aumento le tragedie,  con oltre tre morti al giorno.
 
I MORTI SUL LAVORO , non sono mai dovute a disattenzioni dei lavoratori, o a disgrazie non controllabili, al destino cinico e baro.
 
La scienza e la tecnica, ci dicono che è possibile investire per fare prevenzione in modo tale che “l’incidente sul lavoro” non debba mai avvenire, nemmeno se viene causato di proposito.
 
 
MA ALLORA QUALE SONO LE VERE CAUSE DEI MORTI SUL LAVORO ?
 
QUESTE :
 
1)la maggioranza delle imprese, non solo le Ferrovie dello Stato,  cercano di risparmiare sul costo del lavoro , compreso quello della prevenzione e sicurezza , riducendo gli investimenti sugli impianti , sui siti, sui macchinari, sulle linee di lavoro  sula formazione e molto spesso anche sui Dispositivi Individuali di Sicurezza ;
 
2) molte aziende adottano una organizzazione del lavoro basata sul massimo sfruttamento dei lavoratori con bassi salari, orari straordinari , carichi e ritmi di lavoro stressanti ... con forme di lavoro frantumato, partite iva, ditte in appalto e subappalto, con lavoratori precari, flessibili, a termine...  che subiscono   ogni forma di ricatto . Ci sono aziende che per incrementare la produzione (la chiamano produttività) tolgono anche i dispositivi di sicurezza sugli impianti e come è successo a Luana nella fabbrica tessile di Prato  , e vengono stritolati dai rulli . Le ditte appaltatrici che vincono le gare d’appalto basate sul massimo risparmio , sono le prime ad adottare quanto sopra riportato;
 
3) Oggi l’80% dei lavoratori  , vengono assunti in modo precario flessibile e frantumato , senza diritti (ma anche quelli assunti full-time) a causa del persistere della "Legge Biagi" che prevede ben 45 forme di lavoro precario ed a causa della legge JOBS ACT che ha cancellato l'art. 18 dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori, sono obbligati ad accettare ogni forma di comando sul lavoro non in sicurezza e con  forme vessatorie di carichi ed orari di lavoro ... pena il licenziamento senza possibilità di reintegro nel lavoro; 
 
4) Ai lavoratori non viene fatta una formazione, informazione, ed addestramento adeguata sui rischi esistenti e su come comportarsi nei lavori a rischio.. ciò sempre per risparmiare sul costo del lavoro.
 
 
I 4 punti  che ho menzionato sono i veri motivi dei morti sul lavoro ... e a me che in qualità di  sindacalista CGIL,  mi sono sempre occupato e battuto per ottenere la  prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, crea una sensazione di rabbia sentire opinionisti dire che ci sono responsabilità  dei lavoratori , che probabilmente si è trattato di errore umano, di disattenzione da parte dei lavoratori... mi fa  pena , vedere  la Presidente del Consiglio dei Ministri Meloni,  fare le condoglianze e  la passerella ai funerali,  mentre  non solo non fa nulla per eliminare il lavoro precario, ripristinare  la sicurezza nei luoghi di lavoro anche attraverso l’assunzione  di 5.000 ispettori (come viene chiesto dall’Inail)  , ma ha fatto anche un Decreto sui contratto d’Appalto dove si liberalizzano e depenalizzano  le aziende appaltatrici, con   contratti al massimo ribasso ed con un’ampia la fascia di lavoratori, sempre meno tutelati e a più rischio infortuni sul lavoro.
 
Inoltre,  ha anche definito  la norma che punisce penalmente con la galera i lavoratori che durante le lotte per la prevenzione e sicurezza nel lavoro,   scioperano e fanno il picchettaggio impedendo l'uscita e l'entrata delle merci .... La Meloni ha  anche reso ancor più  precari i lavoratori , attraverso una legge che permette alle aziende di avere lavoratori    pagati   con i buoni voucher,  senza nemmeno usufruire  delle  feste, tredicesima, ferie ecc...
 
 Infine oltre alla  cancellazione di norme e diritti previsti nei contratti nazionali di Lavoro , si rifiuta di concordare  un salario minimo per evitare  contratti pirata a 3 euro l’ora.
 
 Ai morti per infortuni sul lavoro vanno aggiunti quelli che muoiono a causa delle malattie professionali per patologie dovute alle esposizioni di sostanze tossiche presenti sul lavoro di varia natura ... e, se poi si aggiungono quelle differite per infortunio e quelli non denunciati perché lavoranti a nero, i morti diventano ogni anno oltre  3000.
 
 
E’ allora evidente che anche i 5 morti stritolati dal treno, non sono “incidenti” sul lavoro , ma sono morti programmate da una organizzazione capitalista  del lavoro che ha messo al suo centro il risparmio di tutti i costi   al solo  fine di fare più profitti .
 
Questa logica perversa colpisce anche gli studenti che fanno il percorso “Alternanza Scuola Lavoro” . La legge n.107 del 2015 chiamata “buona Scuola”, ha già fatto morire due ragazzi di 18 anni ed un atro è ricoverato in prognosi riservata  .  Come è noto essa è soltanto una forma di sfruttamento
 
di ragazzi/e che con la scusa della formazione vengono fatti lavorare gratuitamente e qualche volta anche fatti morire.
 
Come ho già riportato in altri miei articoli, la verità della   grande e sanguinosa tragedia di cui non si vede la fine , non dipende dal destino cinico e baro, ma da un tipo di sviluppo economico ed organizzativo,  che mette in conto oltre 3 morti  al giorno   . Quello che avviene è il frutto di precise scelte e responsabilità imprenditoriali e politiche governative, perpetuate da oltre 30 anni.
 
COME CONTRASTARE LE MORTI SUL LAVORO ?
 
  1. È stato depenalizzazione dall’ultimo governo Berlusconi il Testo Unico sulla Sicurezza e lasciato invariato da tutti gli altri governi , con la conseguenza che i datori di lavoro , anche quando vengono sanzionati nei controlli ispettivi, preferiscono pagare la multa piuttosto che investire sulla sicurezza...investendo invece sempre più i loro captali in attività speculative , quindi è necessario ripristinare forte penalità per le imprese che non fanno prevenzione  ed andare a stabilire una legge che considera i morti sul lavoro omicidi da punire come tali.
  2. Occorre abolire , la legge Jobs Act,  e la legge n. 30 detta Biagi che prevede 45 forme di lavoro precario ;
  3. Il lavoro è stato frantumato in termini legislativi anche dall’ultima legge sugli appalti, voluta da Salvini ,  con  le aziende “madri”, che possono dare in appalto e subappalto attività  lavorative con gare al massimo risparmio (prima dell’ultima legge si chiamava “massimo ribasso”) e quindi va ripristinato  “Il Codice degli Appalti”
  4. In Italia ci sono circa 800 contratti pirata : cioè, non essendoci una legge sulla rappresentanza e rappresentatività dei lavoratori, le aziende fanno costituire sindacati di comodo dei lavoratori e con loro fanno contratti nazionali con salari e normative  capestro che dopo applicano ai propri dipendenti, quindi serve una legge che preveda un salario minimo di almeno 10 euro l’ora ;
  5. Infine Il punto vero per ridurre gli infortuni e morti sul lavoro , sta nel fatto che  occorre ripartire dalla contrattazione dell’organizzazione del lavoro, degli orari di lavoro,  degli investimenti da effettuare, del come e del per cosa si lavora...con il rifiuto del lavoro a rischio...Non serviranno a niente  i  controlli ispettivi e nemmeno altre leggi... se contemporaneamente  non riusciamo a sviluppare nei luoghi di lavoro,  un movimento che come negli anni 70, riparta dalla soggettività operaia... dai gruppi omogeni.. e venga intrapresa una lotta conflittuale a sostegno delle richieste sopra menzionate
 
Occorre aver ben chiaro, che oggi è  sparito il senso sociale del lavoro stabilito dalla nostra Costituzione ,  con una classe capitalista che non solo  non ha il senso della solidarietà ed utilità sociale del lavoro, come stabilisce  la  Costituzione…ma  ignora di proposito il bisogno di sicurezza e prevenzione della salute nei luoghi di lavoro, considerano i danni psicofisici di chi lavora , i 600.000   infortuni sul lavoro ed i 1400 morti annui,   come un prezzo inevitabile da pagare
 
  Purtroppo oggi il ruolo del sindacato compreso la  Cgil a guida Landini è inadeguato.  Il sindacato di oggi più  che  contrattazione  fa assistenza e gestisce le ricadute negative sui lavoratori fatte dai padroni e dal governo..
 
 Credo comunque che non ci siano "strade di mezzo” ... solo se   riusciamo a far ripartire la lotta in tutti i  luoghi di lavoro,  su tutta l'organizzazione del lavoro... nelle piazze ed a livello generale... sarà possibile operare un cambiamento e ridurre di molto le morti sul lavoro...  ma allo stato attuale non c’è  molto da sperare... e la situazione è destinata a peggiorare.
 
 
 

Umberto Franchi

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