Sciopero generale del 28 novembre: USB chiama alla mobilitazione contro guerre, armi e per lavoro e sostenibilità. In sintonia con ICAN

di Laura Tussi - 17/11/2025
USB fa appello a tutti i lavoratori per partecipare allo sciopero, evidenziando che la mobilitazione non è solo una protesta, ma un momento decisivo per ridefinire le priorità del paese in chiave sostenibile

Il 28 novembre si terrà in tutta Italia uno sciopero generale promosso dall’Unione Sindacale di Base (USB), che unisce le rivendicazioni dei lavoratori con una chiara posizione contro guerre, armi e la proliferazione nucleare. La mobilitazione sottolinea come la difesa del lavoro, la transizione ecologica e la pace non siano percorsi separati, ma parti integranti di un progetto di società più giusta e sostenibile.

 La crisi ambientale non deve essere considerata un capitolo separato dalla vita sociale ed economica, bensì la sua matrice. In questo contesto, le posizioni delle organizzazioni sindacali assumono un valore politico che travalica i confini nazionali, mostrando come la transizione ecologica possa essere affrontata solo con una visione integrata, che contempli sicurezza, equità e diritti. La mobilitazione di USB si inserisce in un quadro internazionale più ampio, ricordando iniziative come quelle promosse da ICAN – insignita del Premio Nobel per la Pace nel 2017 – secondo cui un mondo sicuro passa dalla combinazione di giustizia sociale, tutela del lavoro e disarmo.

 Il dibattito sviluppatosi attorno al documento unitario delle sigle italiane va proprio in questa direzione. Le rappresentanze dei lavoratori hanno ribadito che la transizione ecologica non può limitarsi a una somma di obiettivi tecnici o percentuali di riduzione delle emissioni: richiede un cambiamento culturale e strutturale che coinvolga l’intero sistema produttivo. Le principali organizzazioni rivendicano una trasformazione industriale basata sul protagonismo del lavoro e sull’innovazione condivisa, chiedendo investimenti pubblici e privati in grado di orientare lo sviluppo verso tecnologie davvero pulite, infrastrutture resilienti, reti energetiche moderne e un piano organico di formazione continua per tutti i lavoratori coinvolti.

 La discussione sottolinea inoltre l’urgenza di un coordinamento concreto tra governo, imprese e parti sociali, non come slogan, ma come metodo operativo per garantire una transizione giusta ed efficace. Solo attraverso un dialogo reale e continuo sarà possibile coniugare protezione dei posti di lavoro, crescita sostenibile, giustizia sociale e costruzione di un futuro più pacifico a livello globale.

 USB fa appello a tutti i lavoratori per partecipare allo sciopero, evidenziando che la mobilitazione non è solo una protesta, ma un momento decisivo per ridefinire le priorità del paese in chiave sostenibile, capace di coniugare sviluppo economico, tutela dell’ambiente, diritti dei cittadini e impegno concreto contro guerre e armi.

 Laura Tussi

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Nell'immagine: disegno di Angela Belluschi, che soffre di malattia neurodegenerativa, madre dell’autrice. Con la presenza di Nora Romero

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