Caro Babbo Natale…

di Barbara Fois - liberacittadinanza.it - 23/12/2023
letterina di sfogo, un po’ angosciata, un po’ arrabbiata

Lo so, caro Babbo Natale, ti avevo promesso che non avrei più scritto altre lettere, ma non ho potuto farne a meno. Ho bisogno di sfogarmi, fra tanto sconforto. Mi sento, come molti credo nella Sinistra, così angosciata e sola e impotente e rabbiosa… quando è caduto l’ultimo governo Berlusconi avevo creduto che non avrei più provato tanta desolazione e sdegno, tanto disprezzo e furia, e invece adesso è anche peggio! Ma hai visto che gente ci governa?? Un’acchiappata di umanità sconfortante, che nemmeno ne “I miserabili” di Victor Hugo si trova l’eguale. Gente senza dignità, senza misura, senza cultura, senza buon senso, senza buon gusto. Gente cattiva, avida, disumana, egoista che calpesta i poveri, i disperati che non hanno più niente, persone che hanno perso tutto: il lavoro, la casa, i campi, o la fabbrica, il negozio, il ristorante, vittime della catstrofe climatica, o prima ancora della pandemia, persone che sopravvivevano a stento, aiutate spesso dal reddito di cittadinanza che questi politici hanno tolto, senza un pensiero al mondo.

I poveri italiani sono centinaia di migliaia, sono milioni. E ormai sono costretti per mangiare ad andare alle mense della Caritas, della Comunità di sant’Egidio, o di una delle ormai tante organizzazioni assistenziali. Nelle file ci trovi ora purtroppo famiglie intere. E intanto la Meloni che fa? Una grande festa trionfalistica del suo partito e invita l’uomo più ricco del mondo, che arriva con uno dei suoi 11 figli, gran parte dei quali nati grazie a quello che questi bigottoni ipocriti chiamano “utero in affitto”. Ma non ne avevano fatto addirittura un reato universale, punito severamente? Sì, certo, se si fosse trattato di un povero, ma Musk è l’uomo più ricco del mondo e allora bisogna inchinarsi. Come davanti alle banche, a cui – nonostante i proclami fatti in campagna elettorale – non sono stati tassati i guadagni extra. Eppure la Meloni si complimenta con se stessa per aver fatto tanto per il Paese… ma cosa ha fatto e per chi, poi???? Ben poco. Però ha occupato la Rai e si è scagliata contro Saviano, che è diventato l’emblema della informazione libera, e lascia che suo cognato Lollobrigida dica di Report, fra le ultime voci libere rimaste su Rai 3 “abbiamo un nemico in casa”. Come se la Rai fosse casa loro, fra l’altro, e non un servizio pubblico pagato da TUTTI i cittadini!!

Report, è un programma che loro non si sognerebbero mai di fare e non solo perché non vedo nessuno della loro parte che ne abbia le capacità e le competenze, ma perché la verità è qualcosa che li disturba: il giornalismo investigativo è pericoloso per loro e i loro segreti e bugie. E dire che la Meloni è iscritta all’Ordine dei Giornalisti dal 2006 e quindi qualcosa di deontologia professionale sull’informazione dovrebbe conoscere….

Attualmente il programma Report, creato da Milena Gabanelli, è condotto dal 2017 da Sigfrido Ranucci (romano della Garbatella, guarda un po’…), un programma che gli invasori della Rai hanno cercato di massacrare e penalizzare in ogni modo, spostandolo di giorno e di ora, in modo che facesse concorrenza a quello di Fazio, sulla Nove. Immagino che si siano sentiti molto fighi ad aver messo in difficoltà, così con una sola mossa, due programmi TV “di sinistra”. Perché per questi meschini è solo questo che importa, non capiscono un accidenti di informazione, di giornalismo investigativo, di rispetto della verità e della gente che paga i loro lauti e immeritati stipendi. Non gliene importa nulla di aver svilito e svuotato il servizio pubblico, cacciando i capaci e mettendoci mezze calzette inadeguate, ma fedelissimi amichetti. E se la pubblicità se ne va altrove, seguendo la qualità, chi se ne frega, tanto comunque incassano il canone.

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Ma torniamo a bomba: perché Lollobrigida ha dato fuori di matto contro Report? Per un servizio sulle sofisticazioni del vino. Eh, certo: il cognato nazionale è ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare! E non si deve sapere la verità su quello che di storto accade nel suo settore, perché sennò l’onda di melma può arrivare fino a lui e ai suoi, ma soprattutto qualcuno può cominciare a ragionare con la propria testa e aprire gli occhi su ciò che accade davvero nel paese dei balocchi. E poi bisogna sempre trovare dei nemici e più sono conosciuti e meglio è, perché il botto è maggiore e l’attenzione viene fuorviata meglio dalle magagne, sempre più evidenti.

E qui, caro Babbo Natale, arriviamo al casino della Meloni con Chiara Ferragni. Già…” è finita la pacchia!!!” anche per la Ferragni. Che si è permessa di fare degli appunti alla Meloni. Non mi frega niente della questione in sé, di denaro e di pandori, ma mi inquieta e mi disturba che una persona che ha già un grande potere ed ambisce ad averne ancora di più, come la Meloni, cominci a prendersela con singole persone che in qualche modo la disturbano. Della serie “ora ti schiaccio come un pidocchio, così impari a contestarmi”. Queste prove di forza sono in realtà delle manifestazioni clamorose di estrema debolezza, oltre che di incredibile pochezza.

A quando i roghi di libri e la distruzione delle sedi dell’informazione e dell’opposizione? I neofascisti di Forza Nuova hanno già fatto un attacco di prova alla CGIL, vandalizzando tutto l’edificio, armati di bastoni e facendo il saluto romano, mentre cantavano le loro canzonacce sbracate e razziste. Abbiamo un bel po’ di filmati che riguardano quella aggressione avvenuta il 9 ottobre del 2021, durante una vergognosa manifestazione No-Vax e No-Green Pass. Che volevano fare? Emulare, si parva licet, quei cretini di trumpiani a Capitol Hill?

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Comunque sia, gli imputati, autori di quella aggressione, sono stati tutti condannati a più di 8 anni di carcere: i giudici della prima sezione penale, infatti, hanno espresso condanne ai sette imputati recependo sostanzialmente l'impianto accusatorio della Procura. In particolare la corte ha inflitto 8 anni e 7 mesi di carcere a Giuliano Castellino, leader romano del movimento di estrema destra Forza Nuova. Un mese in meno (8 anni e 6 mesi) per il fondatore di Forza Nuova, Roberto Fiore, così come per il militante Luigi Aronica. Otto anni e due mesi per gli altri imputati: Luca Castellini, Salvatore Lubrano, Lorenzo Franceschi e Pamela Testa. Ma non c’è niente da festeggiare: magari nel processo d’Appello li manderanno assolti, così come hanno ridotto la pena dall’ergastolo a soli 24 anni, ai due energumeni dementi che uccisero di botte il povero Willy. 24 anni che certamente verranno ridotti ancora negli anni a venire.

Tuttavia la sentenza del processo per l’aggressione alla CGIL conterrebbe un principio importante: sarebbe, come ha commentato Landini, segretario della CGIL "Una sentenza che conferma la matrice fascista dell'assalto". In aula, la lettura della sentenza ha scatenato un vero e proprio putiferio: saluti romani, slogan contro i giudici e frasi bellicose: "Gente come noi non molla mai", poi applausi in segno di scherno in direzione dei giudici e le grida “vergogna” e "ora famo la guerra".
Nei confronti degli imputati, a seconda delle posizioni, il pm Gianfederica Dito contestava i reati di istigazione a delinquere, devastazione e resistenza pluriaggravata. Ma perché non c’è niente sull’apologia di Fascismo, o ricostituzione del partito fascista? Cosa si aspetta: che marcino nelle strade italiane col fez in testa?

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Ci sarebbero ancora tante cose di cui parlare, caro Babbo Natale, ma non voglio approfittare della tua pazienza. Ti chiedo solo di mettere una mano sulla testa a quelli dell’opposizione, infatti non è tempo di onanismo mentale, di distinguo inutili, qui stiamo rischiando grosso: la democrazia e la libertà del nostro Paese. Già hanno deciso sul MES per conto loro, mentre essendo un trattato europeo e dunque internazionale, la decisione sarebbe spettata al Presidente della Repubblica, almeno secondo la Costituzione. Invece costoro, seguendo la linea demenziale e antieuropea della Lega, non l’hanno ratificato. Così l’Italia mette nei guai gli altri 26 paesi d’Europa, che purtroppo ci faranno pagare certamente quello che sembra un tentativo miserabile di ricatto.

Beh, caro Babbo Natale, tanti auguri a te e a tutti, eh… magari sotto un presepe divenuto - per il solito frettoloso DL - obbligatorio nelle scuole di questo disgraziato, divisivo, razzista e infelice Paese. Un presepe che dovrebbe ricordare un Uomo buono e giusto, inclusivo e pieno d’amore per tutti: per le donne, i bambini e gli ultimi in particolare. Un uomo che era insomma tutto quello che questi miserabili non sono.

 

Barbara Fois

 

Permettetemi di mandarvi degli auguri speciali, cari amici e compagni, guardando i quadri del mio pittore più amato: Vincent Van Gogh, ma ascoltando anche lo stupendo commento musicale. E’ quello che mi sento in cuore e vorrei condividerlo con voi, in questo momento di grande pericolo e dolore per tutti, soprattutto per la gente che muore sotto le bombe e soffre disperazione, freddo e fame.

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