IL BLUFF (forse, nemmeno 'voluto') DEGLI "STATI GENERALI"

di Maurizio Sbrana - Liberacittadinanza - 21/06/2020
Sono almeno 30 anni che il nostro Paese sta regredendo, in maniera talmente vistosa e chiara, che un Popolo normalmente attento avrebbe avuto il dovere e il diritto di ALZARSI IN PIEDI e reclamare a viva voce un CAMBIO DI PASSO !

Premetto, a scanso di qualsiasi equivoco (malevolo o benevolo, non cambia molto), che io stimo molto il Presidente CONTE, un uomo che si è trovato al centro di un vero e proprio tsunami, tale da far tremare i polsi anche ad uno Statista di vecchio stampo.

Pertanto non sto assolutamente 'attaccando' il suo Governo (lo si dovrebbe evincere anche dal solo titolo di queste mie note...).

Però, qualcosa credo che si debba dire, ad esempio sul fatto di aver incaricato un Professore di Harvard a capo di una Commissione che ha prodotto un documento di oltre 100 pagine, per dire ciò che si conosce da decenni...

Questi STATI GENERALI (come senza alcun dubbio quelli di Parigi del 1789) dovevano essere organizzati molto, ma molto tempo prima! Sono almeno 30 anni che il nostro Paese sta regredendo, in maniera talmente vistosa e chiara, che un Popolo normalmente attento avrebbe avuto il dovere e il diritto di ALZARSI IN PIEDI e reclamare a viva voce un CAMBIO DI PASSO !
Provo a indicarle, qui di seguito, queste RIFORME da fare, una buona volta, se non si vuole la fine del Bel Paese:

1) una Riforma fiscale REDISTRIBUTIVA, con applicazione integrale dell'Art.53 della nostra
Costituzione,

2) una totale rivisitazione delle norme di funzionamento della Pubblica Amministrazione,
con una autentica Legge Anticorruzione, con il raddoppio delle pene relative,

3) una revisione del nostro Sistema Sanitario Nazionale, in senso maggiormente "pubblico",

4) una Riforma del Sistema di Istruzione e Ricerca, con maggiori dotazioni tecnologiche,

5) un modello di sviluppo, incentrato sul risparmio dell'ambiente e del territorio,

6) una Riforma integrale del Sistema Giudiziario, sfoltendo le normative e incrementando gli organici occupati,

7) una rivisitazione e riprogrammazione degli investimenti infrastrutturali, con particolare riguardo alle opere veramente essenziali per una vita di base migliore, senza erigere 'cattedrali nel deserto'.

ORA DUNQUE IL TEMPO È FINITO ! Non ci sono più alibi.
Fate presto ...

Maurizio Sbrana

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