COMUNICATO DELLA 'RETE PER LA COSTITUZIONE'

di Rete per la Costituzione - 30/01/2014
Come è stato autorevolmente affermato dalla Corte Costituzionale, l'obiettivo politico della stabilità degli esecutivi non può prevalere rispetto a quello della rappresentatività del Parlamento, su cui si fonda la nostra democrazia

La proposta di nuovo meccanismo elettorale presentata da PD, Forza Italia e NCD e in discussione alla Camera presenta elementi di incostituzionalità già evidenziati dalla Corte Costituzionale nella recente sentenza di annullamento di parti significative della legge attualmente in vigore.

Si mantengono l'impossibilità di scegliere il nome del candidato, un eccessivo 'premio di maggioranza' che può capovolgere la volontà degli elettori e le 'soglie' di accesso, esplicitamente aumentate per escludere le aree del dissenso e la possibile nascita di nuovi soggetti politici.

La previsione di un anomalo 'ballottaggio' su base nazionale per attribuire comunque il 'premio' limita ulteriormente il potere decisionale degli elettori, contraddicendo la necessità di recuperare un accettabile livello di rappresentatività del Parlamento con una procedura quasi incomprensibile.

Complessivamente la legge in discussione, nel testo attuale, non appare in grado di restituire fiducia nella politica e nelle Istituzioni, la cui mancanza ha ampliato negli ultimi anni in modo grave l'area dell'astensionismo.

Come è stato autorevolmente affermato dalla Corte Costituzionale, l'obiettivo politico della stabilità degli esecutivi non può prevalere rispetto a quello della rappresentatività del Parlamento, su cui si fonda la nostra democrazia.

L'urgenza di una nuova legge elettorale coerente con il dettato costituzionale non può giustificare l'imposizione di vincoli al dibattito parlamentare e comprimere la ricerca di una soluzione ampiamente condivisa, né tanto meno limitare il potere di scioglimento delle Camere attribuito esclusivamente al Presidente della Repubblica. Deve perciò essere respinta la pretesa di approvare senza variazioni la bozza messa a punto, fra l'altro, in sede extra-parlamentare.

Intendiamo pertanto rivolgere un appello ai membri del Parlamento e alla opinione pubblica affinché la nuova legge elettorale sia oggetto di una approfondita riflessione, non venga sottratta alla valutazione popolare e venga garantito il pieno rispetto delle indicazioni della Costituzione sulla eguaglianza del voto, sulla libertà di elettorato passivo, sulle prerogative del Presidente della Repubblica, sul diritto degli elettori di scegliere i propri rappresentanti.

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