Lettera aperta a Rita Borsellino

di Saro Patanè - Liberacittadinanza - 25/04/2009

Gentile Signora,

Lei conosce bene il gruppo di Acireale,sa con quanta e quale deferenza,prima,e quasi devozione,poi,La abbiamo accolta – fra i primissimi – colmi di felicità per avere tra di noi la presenza di un Nome quasi sacro per noi siciliani.

Abbiamo ben presto imparato a riconoscere in Lei oltre al suo Nome anche la Persona e la straordinaria testimonianza civile - prima ancora che politica – che essa incarna.

E’ così’ che la venerazione della Memoria è diventata azione politica e sociale; è così che la consolazione del Ricordo è diventata sconfitta della disillusione,tenacia di costruire un nuova Città,possibile, di nuovo.

Un’Altra Storia,appunto.

Mi permetta allora di esprimerle tutto lo sgomento che ci assale quando,nel breve volgere di qualche settimana,abbiamo appreso della sua adesione “indipendente” alle liste europee del P.D.

Come Lei sa bene,questa decisione ha causato e continua ancora a causare,una serie di reazioni a catena,tutte nel senso della disgregazione di quegli “atomi” di tenace passione civile che sono i cantieri ed i gruppi che in Un’Altra Storia si riconoscono ( forse ,si riconoscevano ).

Provo sommessamente - e con molta tristezza – a cercare di spiegare il perché.

Lei,Signora, è stata per noi l’ultima speranza di poter dimostrare che è possibile rinunciare alle regole ed ai riti nefasti che scandiscono l’attuale metodo della rappresentanza politica e che sono il frutto avvelenato finale di una involuzione irrimediabilmente oligarchica – quasi satrapia bizantina –di quello che fu un potente strumento di partecipazione politica : il Partito.

Rinunciare,non già per distruggere e voltare il capo dall’altra parte,ma per creare,costruire nel “cantiere” la nuova ( “vecchia” di 64 anni ! ) forma della rappresentanza politica,legata solo alla volontà popolare e sottratta alla’accaparramento di questa nuova “moderna” istituzione dittatoriale che si chiama Direzione-Segreteria di Partito.

Noi,prima con “il Risveglio”,poi con “Libera Cittadinanza “ ,abbiamo speso tutte le nostre energie per questo: riteniamo che il problema del blocco della quasi irrimediabile involuzione della società civile del nostri Paese, consista nell’inesorabile e pressoché definitiva eliminazione delle nuove “elites” politico-morali dalla rappresentanza politica e – a cascata – dal conseguente ristagno di nuove Idee e Ideali,di accesso alla partecipazione e direzione della vita economica del Paese,alla creazione di un Futuro possibile per i Giovani.

Il ricambio,il rinnovamento continuo della classe dirigente e dei rappresentanti abbiamo ritenuto che fosse condizione indispensabile per togliere il contesto strutturale di riferimento alla Mafia : la Casta, i “ Gattopardi “ , il “ ….mondo era e mondo sarà…..” che crocifigge la nostra anima siciliana ( ma adesso non solo ).

Gentile Signora,Lei dice che non ha “aderito” al PD e che il Movimento mantiene tutta la sua autonomia; e che Lei ha accettato perché crede nel “ progetto “ del PD e che pertanto ritiene di portare a Strasburgo questi suoi nobili sentimenti.

Mi scusi,Signora: ma qual è questo “ progetto” del P.D. ?

Noi siciliani,non ne sappiamo nulla.

Sappiamo bene invece qual è la “storia” del PD in Sicilia,dal tentativo di eliminare Beppe Lumia,alla sciagurata adesione alla creazione di questa ignobile legge elettorale che priva di rappresentanza milioni di persone, al consentire per decenni la sussistenza di intere aree regionali sotto l’egida di personaggi squallidi e compromessi solo per l’enorme bacino di voti garantito,per finire a quella inqualificabile azione di vero e proprio tentativo di soluzione finale operato proprio contro la sua Persona – ma ancor di più,se mi permette,contro il suo Movimento che si estendeva impetuosamente – rappresentato dalla Candidatura ( ? nomina) della Finocchiaro, anche se quand’anche non li avesse spinti una motivazione ideale ( che hanno ormai perso da tempo ) quelli del PD sapevano bene che Cuffaro era caduto sotto il macigno delle sue compromissioni mafiose e grazie alla poderosa,tenace,mai doma, azione politica e sociale ( penso a tutta l’attività costante Lei ha mantenuto ,anche in quel silenzio doloroso, con Libera e i giovani della Speranza di una Sicilia senza Mafia e senza oppressione, e che la candidatura naturale,quella sì veramente indipendente,era Rita Borsellino !

Bene,ed ora ?

Improvvisamente,senza che alcuna condizione politica sia mutata ad eccezione del nome di un segretario nazionale moralmente degnissimo,ma “ a scadenza” e con il beneplacito dei grandi feudatari del partito ,Lei dice che condivide un “ progetto “ che nessuno conosce e che non può certo nascere da un “protocollo” dell’ultimo momento elettorale arido e retorico – ancorchè formalmente ben fatto – quando la Storia di questi nuovi satrapi sappiamo bene di cosa è fatta.

Lei Signora con questa decisione( prima di Lei altri rappresentanti importanti dei Movimenti ) da il colpo definitivo a quell’enorme capacità e volontà di resistenza che occorre ai giovani ,ma anche ,forse soprattutto, soprattutto a noi “anziani” per lottare e non cedere alla voluttà di quel sottile micidiale canto delle sirene che dice che per poter “incidere” “agire efficacemente” per trasformare la Politica bisogna “entrare”” non star fuori” “portare le istanze” “aderire”,restando indipendenti”.

La nostra generazione sa bene quanta tristezza e quanti giorni bui ha passato vedendo scorrere di fronte ad essa – ciascuno al suo livello – decine centinaia di “occasioni “ per“ entrare”,quanto sia stato dolorosamente conflittuale prima con noi stessi e poi con la società dovere escludere dal potere decisionale che da la rappresentanza politica realizzata cuori colmi di generosità civile e intelligenze brillanti .

Quante volte abbiamo detto “no” se prima non avessimo costruito una Nuova Casa,se prima non avessimo realizzato un’Altra Storia !

Lei sa bene, che nessuno può restare “indipendente” in un sistema rappresentativo che ha le sue regole e che in quel sistema sono e “devono” essere rispettate,perché quel sistema non consente battitori liberi,perché hanno da tempo cancellato il dettato costituzionale che vuole il mandato politico rappresentativo assegnato Nazione e non del Partito.

Lei Signora,uscirà prestissimo dall’abbraccio di questa nuova piovra,ma sarà troppo tardi,perché si sarà consumato il nostro Otto Settembre.

Ci ripensi,se può ancòra

Questa non è Un’Altra Storia. Questa è la solita storia.

Con affettuosa deferenza,suo

 

Rosario Patanè (Acireale)

 

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