IL SIGNIFICATO DELLA GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE INDETTA A FIRENZE IN DATA 26 MARZO 2022, DAL COLLETTIVO DELLA EX GKN

di Umberto Franchi - 27/03/2022
Ieri per le vie di Firenze fino a piazza S. Croce , è sfilato un lungo corteo con circa 30.000 persone fatto soprattutto di giovani, ma anche di lavoratori e pensionati , sotto lo slogan “INSORGIAMO”.

Un corteo duro... conflittuale  di battaglia... partecipato... gridato  anche con rabbia ... che non vedevo dagli anni 70... nato dal basso sotto la guida del Collettivo GKN.


I 400 lavoratori dello stabilimento , sono in lotta con assemblea permanente davanti la fabbrica da circa 8 mesi ... sono riusciti a  difendere  lo stabilimento e tutti i lavoratori occupati in esso,  raggiungendo un accordo con un nuovo proprietario,  ed ora si intravede la possibilità di intraprendere una nuova attività che sarà anche più compatibile con le problematiche ambientali.


i lavoratori della ex GKN , con la loro lotta hanno fatto molto di più che salvare la loro fabbrica... si sono messi all’avanguardia di un movimento composto da operai, studenti, intellettuali, tecnici...  intelligenze collettive,  capaci di non restare ancorati al solo  moto di indignazione e di protesta, ma di indicare una strada  da percorrere sia sulle tematiche economiche e sociali, sia per quelle della riconversione economica ambientale , sia per cercare di fermare le atroci guerre presenti nel Mondo e la rincorsa al riarmo del nostro Paese.


La guerra non è solo in Ucraina, nel Mondo ci sono ben 60 guerre . Questo dimostra che l’imperialismo globale non ha alcuna possibilità di garantire il proprio equilibrio sulla natura “dell’ordine del ciclo bellico”…  e la guerra , non è mai solo un fatto di potenza nazionalistica, ma  è anche un fenomeno economico dove l’imperialismo significa essenzialmente conquista e ripartizione dei mercati,  che avviene tramite  la supremazia negli scambi commerciali e l’esportazione dei capitali da parte dei Potenti, nonché gli interventi  sulle politiche economiche legate alla costruzione di armi, e sulle politiche delle sanzioni , quelle monetarie ..  La “lotta” tra le diverse potenze , non è mai neutra ha sempre ricadute negative sui ceti subordinati, ed anche    la guerra in Ucraina  va fermata con la diplomazia e la ricerca di un accordo che tenga presene gli interessi delle due parti in causa.


In questo contesto,  lavoratori della ex GKN,  attraverso una dura e radicale  lotta , hanno coinvolto tutto  il territorio facendo rete sia con le Istituzioni, con i movimenti sociali pacifisti ed ambientalisti,  con i partiti della sinistra con gli studenti, i pensionati i cittadini che non ne possono più della realtà sociale che stiamo vivendo...

 Essi ora cercano   di dare  una speranza anche sulla possibilità di estendere a livello generale la lotta su tutte le problematiche del lavoro, dell’ambiente, della pace... a partire dalle questioni sociali che riguardano:

 

LA REALTA’ SOCIALE  FATTA DI :

 

-   il valore reale dei salari ridotto del 15% rispetto al 1990 e la maggioranza  dei salari non superano le 1.200 euro mensili ;

- i valore reale delle pensioni è ridotto del 20% rispetto al 1990 ... e con il 50% dei pensionati che hanno una pensione inferiore ai 1.000 euro al mese,  di cui il 15% ha una pensione inferiore a 500 euro mensili;

- i giovani sono che costretti a lavorare in modo precario con paghe di merda ed andranno in pensione a 67 anni con pensioni inferiori al 40% dello stipendio;

-  il 90% delle assunzioni al lavoro avvengono in modo precario a causa   dall’applicazione della “legge Biagi” voluta da Berlusconi/Maroni nel 2003 con ben 45 forme di lavoro precario,  flessibile frantumato...  ed oggi il 50% di chi ha un lavoro è precario

- la scuola è ridotta in uno sato pensoso dove l’80% dei plessi scolastici sono fuori legge rispetto al decreto Unico sulla sicurezza... dove gli studenti, sono obbligati ad accettare un tipo di scuola che prevende “come formazione” lo sfruttamento sul lavoro senza retribuzione e di recente due di essi sono morti sul lavoro;

- dove a causa di un tipo di sviluppo tutto fondato sulla centralità del profitto i lavoratori devono lavorare senza prevenzione , senza formazione,  senza  condizioni di sicurezza con un aumento dei morti sul lavoro che è passato dai 1.000 nell’anno 2019 , ai 1.400 del 2021;

- dove aumentano in continuazione le disuguaglianze , con il 55% della ricchezza complessiva esistente in Italia, è in mano del 10% di popolazione,  mentre un 20% di popolazione deve vivere con lo 0,20% delle ricchezza esistente;

-  dove lo Stato della nostra sanità pubblica è stato ridotto a dover aspettare anche un anno per avere una visita specialistica... ed a causa dei tagli avvenuti negli ultimi 30 ani (circa 47 miliardi) l’Italia ha il triste primato di morti per Covid con 158.000 deceduti  ;

- dove gli orari sono i più lunghi d’Europa ed i salari più bassi d’Europa;

- dove tutti i beni pubblici e le aziende di Stato sono state svendute e privatizzate , con i cittadini che pagano di più i servizi e con servizi di qualità inferiore  rispetto a quando erano gestiti dallo Stato ...

- dove il tipo di sviluppo economico  presente nel nostro Paese è incompatibile con l’ambiente, crea inquinamento, effetto serra,  con stagioni aride e fiumi in secca , con bombe d’acqua cementificazione,  con frane, tracimazioni dei fiumi tracolli dei ponte, ecc...   

E’ questa realtà sociale  che bisogna cambiare... una realtà costruita e portata avanti  dalle forze padronali, politiche  conservatrici negli ultimi 30 anni...

L’impresa è molto difficoltosa , perché sono riusciti  in gran parte a distruggere   il grande movimento operaio esistete nel secolo scorso... ed a cambiare la pelle al sindacato, che da soggetto politico/contrattuale, è diventato un soggetto che gestisce in termini assistenziali le scelte fatte dalla Confindustria e dal governo... dove dopo lo sciopero fatto dalla CGIL e UIL, il 16 dicembre 2021, sono trascorsi oltre tre mesi senza che sia stato fatto ne ottenuto niente.

Ed è in questo contesto  siamo diventati  un Paese che da decenni si è abituato a vivere senza alternative reali, con uno scontro politico tra schieramenti di centro/destra e centro/sinistra che si sono accusati  a vicenda di non saper realizzare le stesse cose...  ma che alla fine hanno sempre fatto le stesse cose, distruggendo il sociale, i diritti, il lavoro, e svendendo, privatizzando,  le aziende ed i settori portanti dell’economia Italiana. .

Un paese sotto il dominio di un pensiero unico liberista, che continua a considerare  il mercato, l’impresa, il privato, il profitto , i soli valori utili e tutto il resto superfluo o un costo da tagliare.


Oggi, siamo anche in presenza  del crollo di quasi tutti i pilastri della democrazia con il mercato globale che è sfuggito ad ogni controllo politico ed ha imposto lo smantellamento dello stato sociale;

con lo Stato Nazione che ha perso la sua sovranità delegandola ad organismi transazionali privi di legittimazione democratica, quali la banca mondiale, la BCE, il FMI, la NATO e che impongono anche al governo italiano di Draghi , di portare la spesa per acquisto armi dagli USA a 43 miliardi l’anno,  con il PIL per armamenti che passerà dal 1,2% al 2% come richiesto dagli USA/NATO.
 

 Ma In questi 8 mesi il Collettivo GKN ha prodotto due grandi manifestazioni nazionali  dimostrando che anche se la crisi del modello produttivo Fordista e  la finanziarizzazione speculativa  globale dell'economia ,  la corruzione del sistema, ha comportato  l’indebolimento del potere di contrattazione dei sindacati e dei lavoratori...  resta comunque forte la   centralità del lavoro e delle lotte operaie e studentesche, non sono morte ...

 I processi mediatici sviluppati soprattutto nel ventennio Berlusconiano sono ancora in atto e quasi tutti i giornali ad eccezione del “il manifesto” , hanno   minimizzano o censurato ,  una grande manifestazione come quella di ieri a Firenze ...


La grande manifestazione di ieri ed il proseguo della lotta dei lavoratori della ex GKN, dimostrano che possono rinascere con la lotta tutte quelle conquiste economiche e sociali ,  di democrazia dal basso, diretta , rappresentativa e partecipativa, capace di ricostruire anche un’egemonia culturale  di  popolo , e riprendere il cammino nato   dalla resistenza partigiana,  fino a quel grande periodo chiamato “il 68” durato fino agli inizi degli anni 80 ... e dai contenuti presenti nella nostra Costituzione.

Quindi oggi , va il mio grande grazie ai compagni del collettivo  GKN, che stanno ridando la speranza a molti di noi.

INSORGIAMO !

Umberto Franchi

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