Deliri

di Barbara Fois - Liberacittadinanza - 13/07/2018
Sembra che il buonsenso, la misura, la ragionevolezza, l’empatia, l’equilibrio siano spariti dalla faccia del mondo. Questo rende molto difficile prevedere cosa potrà succedere in futuro

Cosa succede a persone di basso livello, incolte, narcisiste, egoiste e stupide quando il destino cinico e baro regala loro un potere insperato? Basta guardarsi intorno per vederne gli effetti collaterali. Siamo in un mondo in cui politici invece di parlare delirano e twittano, ubriachi di potere, convinti di avere ogni diritto per decidere da soli per tutti.

C’è chi come Trump manda in malora l’economia del proprio paese, e minaccia di uscire dalla NATO se gli alleati non amplieranno i propri armamenti. E’ incredibile! Sapevamo che dietro alla sua campagna elettorale c’erano i signori della guerra, abbiamo assistito increduli alle sue esternazioni demenziali sulle armi, mentre nelle scuole americane si susseguivano sparatorie continue, ma adesso siamo proprio arrivati al delirio! Ha imposto all’Italia di spendere 40 miliardi in più per le armi! Ma nella nostra Costituzione si dice – all’articolo 11 – che l’Italia ripudia la guerra.

Che ce ne faremmo dunque di altre armi? Ma a parte questo: da dove dovremmo tirar fuori 40 miliardi in più, e con tutti i problemi che abbiamo, perché usare quei soldi per comprare delle armi? Possibile che noi dobbiamo dipendere dal delirio di onnipotenza di un ottuso demente? Demente e produttore inesausto di “fake news”: dopo aver fatto la sparata sulla Nato, si contraddice, cambia idea e dice che non uscirà più perché tanto gli alleati hanno deciso di sborsare i soldi. Macron nega, gli altri sono basiti, Conte dice che non si cambia niente… sembra che la normalità in politica sia una cosa ormai desueta.

E a proposito di deliri politici: e Salvini dove lo mettiamo? Uno che fa finta di essere il presidente del consiglio, ignorando il povero Conte, uno che gioca a fare Dio sulla pelle di sfortunati esseri umani in cerca di salvezza, uno che sproloquia “Resteremo per i prossimi 30 anni!” Uno però che – ahimè - viene votato, da altri ( e quanti ce n’è!) fuori di testa, in pieno delirio di paura e di odio…

E a proposito di deliri di odio, ma lo avete sentito Renzi?

«…si è visto, poi, che l'alternativa al Pd non era la scissione o Leu, ma la destra e Salvini». Renzi, nel corso del suo intervento, è stato più volte contestato e dunque ancora più arrabbiato è poi sbottato: «Continuate così, ci vediamo al congresso, perderete di nuovo e come sempre comincerete a criticare chi ha vinto. Ma così segate il ramo su cui siete seduti». Un altro che nel suo ingiustificabile delirio di onnipotenza non si rende conto che il PD ha perso perché lui ne ha fatte troppe ed è odiato dal suo stesso elettorato, proprio per la sua boria insopportabile e la sua politica paleodemocristiana, ma continua a darsi arie, a minacciare, a lanciare maledizioni e anatemi, come un patetico Savonarola d’accatto, “perderete…”. Certo, se fanno votare – come sempre - estranei, figuranti, mercenari, cani e porci, invece che i soli iscritti, è anche possibile. Ma se pensa davvero che la colpa di tutta la rovina del PD sia solo degli altri, è veramente da ricovero.

Sempre parlando di cose che non stanno né in cielo né in terra: Savona ha ripreso a borbottare di euro, con toni minacciosi. Ci manca solo che usciamo dall’euro, dall’Europa, da tutto…

Dite che  ci sono altri deliri in giro? Eh, sì… per esempio l’emittente “Nove” ha regalato un quarto d’ora quotidiano ad Antonio Razzi, per un suo personale programma. Si chiama “Razzi tuoi”… non ci sono parole: ogni commento, infatti, è superfluo. L’unica cosa che mi viene da pensare è: ma dopo questo, Crozza continuerà a lavorare per quella emittente? Starà gomito a gomito con la sua “creatura”? E’ la nemesi! Dopo tutto è stato lui a inventare il fenomeno Razzi…

Ma vogliamo, invece che di semplici vaneggiamenti, parlare di incubi veri?Marcello Dell’Utri, fondatore di Forza Italia e braccio destro di Berlusconi, è stato scarcerato ed è a casa, agli arresti domiciliari. Doveva scontare 6 anni di carcere per mafia, ma adesso è libero come l’aria… e a proposito di mafia e di deliri: che storia c’è dietro l’assassinio di Borsellino e della sua scorta?

Scopriamo adesso, dopo 26 anni dalla strage di via d’Amelio che la metà delle informazioni che avevamo sulla vicenda è completamente fasulla.

 Falso era sicuramente Vincenzo Scarantino, il pentito che si autoaccusò della strage dicono sotto la minaccia di sevizie e torture. Ma anche il suo status criminale era fittizio: era una scartina, un balordo qualsiasi e fu fatto passare per grande e potente boss mafioso. Falso era il teatrino di riscontri e testimoni che gli avevano costruito attorno, con pentiti altrettanto posticci come Francesco Andriotta, Salvatore Candura e Calogero Pulci, fatti passare per complici e reo confessi. Tutto falso. Compresa la colpevolezza degli imputati, condannati sulla base delle dichiarazioni di Scarantino, che a 25 anni di distanza si sono visti assolvere dall’accusa di strage nel processo di revisione: alcuni sono stati scagionati dopo 18 anni passati in regime di carcere duro, altri invece avevano già scontato integralmente la pena per reati minori collegati all’eccidio del magistrato palermitano. Alcuni erano innocenti, come il povero Gaetano Murana, semplice operatore ecologico, coinvolto senza colpa in una demenziale operazione di depistaggio. Ma perché tutto questo teatro? Chi e che cosa si voleva realmente nascondere? C’è sempre dietro quell’incredibile accordo fra stato e mafia? Ma chi sono i pupari, creatori di questa fiction?

Gaspare Spatuzza, il collaboratore di giustizia che già da tempo aveva allertato le forze dell’ordine sulle falsità intorno all’eccidio, ha finalmente fatto un po’ di chiarezza. Ma tutta la vicenda è ancora immersa nella nebbia di depistaggi e menzogne. E a questo punto, con quel che è successo, non possiamo accettare questa nuova svolta senza almeno avere qualche dubbio sulla sua veridicità. Siamo - come in una sequenza di scatole cinesi - dentro un altro delirio di menzogne. Certamente non l’ultimo, visto come vanno le cose.

A questo punto diventa difficilissimo capire cosa fare, dove andare, come muoversi, senza più punti di riferimento politici. Come diceva George Orwell “Nel tempo dell’inganno universale, la verità è un atto rivoluzionario”.  Ma dov’è la verità? E’ per questo che ci sentiamo “depistados” come dicono gli spagnoli, cioè confusi, disorientati, spaesati, frastornati, delusi, spaventati e chi più ne ha più ne metta. Certo, se ancora ci fosse una sinistra credibile saremmo meno preoccupati, più sicuri e combattivi, ma se a decidere ormai sembra sia un elettorato formato da inconsapevoli, ignari, razzisti e manipolabili, la vedo dura… sarà una mia deformazione professionale di storico, o c’è davvero un pericoloso deja vu targato 1922?

 

Barbara Fois

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