Elezioni in Abruzzo

di Barbara Fois - liberacittadinanza.it - 13/03/2024
Riflessioni e considerazioni

Ora che la buriana si sta calmando, forse è possibile fare qualche riflessione su queste elezioni abruzzesi, piene di insidie e di equivoci.

Partiamo dal Campo Largo: una demoralizzante accozzaglia di scappati di casa che non hanno fatto altro che litigare fra loro e sputarsi addosso qualsiasi insulto e considerazione offensiva, vanificando così il fatto di far parte della stessa coalizione. Cosa avevano chiesto gli elettori del campo progressista? Che i partiti - che dovrebbero ispirarsi a quei principi - trovassero un accordo e costruissero una piattaforma di riforme e di interventi che fossero comuni. L’hanno fatto? No. E gli elettori li hanno puniti non andando a votare. L’hanno capito? No. Adesso si stracciano le vesti e si incolpano a vicenda della sconfitta. Senza nemmeno vedere in cosa consiste la sconfitta, che sarebbe invece un elemento che dovrebbe preoccupare la destra e soprattutto la Meloni. Spiego dopo perché.

Dicevamo del Campo Largo: immaturo, conflittuale, prevaricante, ottuso e troppo largo, ma senza prospettive comuni.. La destra al suo interno si odia anche di più del CL, ma ha un obiettivo in comune: restare al potere. Un obiettivo meschino, miserabile e senza spessore, penalizzante per i cittadini, ma compattante e vincente. E poi la destra è abituata a obbedire al “capo” (chiunque sia) e a non porsi domande: come bravi soldatini marciano insieme senza discutere. E’ una buona cosa? Io direi di no, ma dà i suoi frutti, questo è certo. I progressisti non sono così coesi, mai stati. Nemmeno nell’Ulivo eravamo uniti, nel CS non c’è mai stato niente di simile. Si litiga e si discute sempre, di tutto e su tutto, spaccando il capello in 4: “definisci progressista…”.cercando meticolosamente tutto quello che ci divide, ignorando quello che potrebbe unirci. Che palle! Così non si può vincere, se non quando sono gli altri a perdere.

I “confederati” hanno sbagliato tutto: non sono stati capaci nemmeno di essere supponenti senza esagerare! Pensavano che come avevano vinto in Sardegna, avrebbero vinto anche in Abruzzo e forse avrebbero potuto farlo, se solo ci avessero messo un po’ di buona volontà e di cervello. E soprattutto se avessero capito come e perché avevano vinto in Sardegna. Intanto non hanno vinto loro, ha vinto la Todde, che può stracciare quando vuole la Meloni e farle “10 a zero e una figurina”, come si dice a Cagliari, perché è competente, intelligente, colta e ha le idee chiare su quello che vuole raggiungere, conosce i problemi dei Sardi e soprattutto le interessa risolverli. Inoltre il candidato Truzzu era molto debole e la sua candidatura serviva solo all’ego ipertrofico della Meloni per dimostrare che poteva vincere anche da sola, senza nemmeno il candidato. Ha preso una bella smusata. Ma l’Abruzzo era il suo feudo e non poteva perdere: è lì che ha vinto e che ha catapultato il suo amico romano Marsilio ( chi parlava di fine dell’amichettismo? Lei?? Ma và…). Se avesse perso sarebbe stata davvero una catastrofe, non solo per sé ma per l’intero governo. Hanno tutti avuto una paura matta, al punto che sono arrivati in Abruzzo tutti i ministri disponibili: 13 o 14, e hanno promesso perfino la nuova ferrovia Pescara-Roma (che era stata appena stralciata dagli impegni di spesa e che di certo non faranno mai). Peggio per quei boccaloni che ci hanno creduto e hanno abboccato all’amo. Si percepiva che avevano paura: bastava vedere come si agitava e sbavava il ministro Sangiuliano, che straparlava di comunisti (ma dove?? Magari ce ne fossero!) e schizzava bile su i radical chic romani, che evidentemente non l’hanno accolto fra le loro fila e nei loro salotti, chissà mai perchè…

Dopo gli esiti si sono scatenati tutti: il sollievo è stato tale che si sono sbracati nei commenti più rozzi e sarcastici: sembravano tanti bambinetti che fanno “cica-cica”accompagnando il verso con gestacci. Non sanno perdere, ma nemmeno vincere a quanto pare…E quei cretini del CL lì a subire tutto: non sono capaci nemmeno di fare come la Meloni: ignorare l’esito e rispondere a tono, magari lamentandosi di aver perso a burraco, come ha fatto lei… eppure potevano davvero farle ingoiare un po’ di fiele, bastava solo guardare i numeri di quella “sconfitta”.

Per esempio: FdI ha preso 139.578 voti, ma nel 2022 nelle votazioni per la Camera ne aveva presi ben 173.153, quindi un brutto segno, dato che la coaliziome ha incassato 316.637 voti, cioè circa 18 mila in più rispetto alle Politiche del 2022. Dunque chi ha vinto? Non Fratelli d’Italia. A sua volta il PD ha preso 117.497 voti, mentre nel 2022 ne aveva preso solo 103.956, invece la coalizione di cui fa parte e che vede anche i Verdi-sinistra, il M5S, Azione e Iv, si ferma sotto i 263 mila voti. Meno degli oltre 290 mila che queste liste ottennero alle Politiche di due anni fa, quando correvano separate. Dunque a cosa è servito quel gran minestrone del CL?

Su La7, già dal mattino presto, abbiamo tutte le percentuali: FdI e' il primo partito con il 24,05%, ma alle politiche del 2022 aveva il 27,9%. La lista Marsilio Presidente ottiene il 5,78%. PD: ottiene un lusinghiero 20,39% e nel 2022 aveva il 16,6%. La lista D'Amico Presidente ha il 7,69%. FI: ha il 13,26%. Nel 2022 l'11,1%. La Lega ottiene il 7,62%. Nel 2019 ebbe il 27,5%, nel 2022 l'8,1%. M5S: va male il partito di Conte che si ferma al 6,94%. Nel 2019, correndo in solitaria, ebbe il 19,7%. Nel 2022 il 18,5%. Azione ha il 3,98%. Nel 2022 con Italia viva ebbe il 6,3%. Avs: ottiene il 3,61%. Nel 2019 Leu ebbe il 2,8%. Nel 2022 Avs ebbe il 2,7%. Noi moderati: ha 2,73% dei voti. Nel 2022 ebbe lo 0,7%. Udc: ha l'1,21%. Nel 2019 ebbe il 2,9%

Va detto per completezza che Pescara va in controtendenza e vede il centrosinistra al 50,85% contro il 49,15% del centrodestra, con oltre 29 mila voti a D'Amico e quasi 27 mila a Marsilio: il Pd va al 28,3% quasi doppiando FdI (15,55%) e Forza Italia (13,19%). 

Altra riflessione. Abbiamo detto che l’Abruzzo è il “feudo” della Meloni e in modo particolare lo è L’Aquila e infatti Marsilio ha vinto lì e a Chieti, mentre D’Amico ha vinto a Pescara e a Teramo e con percentuali più alte. Tanto che in realtà avrebbe vinto lui, se si contassero e sommassero solo i voti personali e non quelli di coalizione. Stiano attenti i furbacchioni bravi a promettere e a fare i bulli, perché se le loro bugie verranno fuori – e succederà prima o poi – potranno perdere molto più di una regione.

province-abruzzo.png

Mi fa piacere che D’Amico abbia superato questo test elettorale da solo e onorevolmente, senza quell’armata Brancaleone che doveva sostenerlo e che invece continuava a litigare e che aveva avuto la pessima idea di portarsi dietro la Todde come la “Madonna Pellegrina” degli anni ’50. Ma mi dispiace che abbiano “bruciato” in questo modo stupido un candidato di quel livello, valore e capacità. E mi dispiace anche che gli abruzzesi abbiano votato per un estraneo, che non conosceva nemmeno il territorio che ha amministrato, credendo addirittura che fosse bagnato da ben tre mari. C’è da chiedersi che caspita può fare per una terra di cui ignora tutto! Mah, vedremo se la musica cambierà o si sdraierà sul risultato, fra un viaggio a Roma e l’altro.

Intanto nel CL, che non ha saputo leggere i numeri, né capire la lezione che ne derivava, è già ricominciato il demenziale balletto dei veti incrociati sul candidato delle prossime elezioni regionali in Basilicata. E questo non fa ben sperare per le Europee. Il fatto è che vogliono perdere, ormai avvitati in un “cupio dissolvi” di pura imbecillità. Se la Meloni durerà sarà solo perché i Progressisti del CL non fanno che beccarsi fra loro come i famosi capponi di Renzo nei Promessi Sposi e non sanno che massacrarsi e perdere.

capponi-di-renzo.jpeg 

Barbara Fois

 

https://tg.la7.it/politica/elezioni-regionali-in-abruzzo-gli-exit-poll-i-risultati-in-diretta-11-03-2024-208192

https://tg24.sky.it/politica/2024/03/11/risultati-elezioni-regionali-abruzzo-diretta

https://www.rainews.it/maratona/2024/03/marco-marsilio-confermato-governatore-fdi-primo-partito-sconfitta-per-il-campo-largo-cb63babb-e5aa-4945-903b-b8d5c90e131c.html

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/11/voto-in-abruzzo-risultati-vince-il-centrodestra-marsilio-avanti-di-sette-punti-su-damico-fdi-primo-partito-al-24-forza-italia-doppia-la-lega/7475039/

10 aprile 2024

Andrea Purgatori

Barbara Fois
16 aprile 2024

Via del campo (largo)

Barbara Fois
24 aprile 2024
19 aprile 2024