Per chi suona la campana

di Barbara Fois - liberacittadinanza.it - 03/08/2023
Governo Meloni: piccole storie di piccoli uomini

Qualcuno l’ha chiamato “il Governo dei primati”, ma… in che senso “primati”?

Secondo Linneo (1758), nel senso lato di “ominidi”? No?? Ah, capisco, nel senso del latino primus, ovvero chi arriva per primo in qualche competizione. Beh, è vero: è la prima volta che il presidente del consiglio è una donna, per esempio. È anche la prima volta però che uno dei ministri dello stesso presidente è un suo congiunto stretto, parliamo di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura (chiamiamolo così, anche se la dicitura ufficiale è più pomposa e francamente molto nostalgica…) e marito della sorella della Meloni. Ma il governo ha anche altri primati: per esempio questo è anche il governo che ha il 60% dei ministri che viene dalle regioni del nord Italia e anche questo non era mai successo prima. È anche il governo il cui presidente del consiglio non si sottopone mai al confronto diretto con la stampa, ma manda dei filmati confezionati da sé e si comporta non come il premier super partes che dovrebbe essere, ma come il capo della sua parte politica. Un presidente “sempre in fuga”, anche dagli anniversari come quello della strage di Bologna del 2 agosto. Cosa teme? Che la contestino? O che non la rivotino, visto che ad ammazzare tutte quelle persone sono stati dei neofascisti, segnatura che ha stigmatizzato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ma per chi volesse vedere più da vicino tutte le novità sul governo con tutti i suoi primati, Il Sole 24 ore e la Pagella Politica hanno fatto un ottimo lavoro: https://lab24.ilsole24ore.com/governi-italiani-dal-dopoguerra-raggi-x/ ; hanno anche radiografato tutti i governi che si sono succeduti nel nostro Paese dalla fondazione della Repubblica ad oggi. E c’è da piangere.

Ma vediamo in particolare il governo Meloni: è composto da 24 ministri, di cui 18 uomini e solo 6 donne (alla faccia del presidente del consiglio donna) cioè la percentuale più bassa degli ultimi governi. E anche questo è un primato. Nove ministeri se li è presi Fratelli d’Italia, 5 sono andati alla Lega e 5 a Forza Italia. Altri 5 sarebbero tecnici… già, ma alle elezioni che partito votano? Eehhh, appunto: lasciamo perdere le ipocrisie.

Beh, ci sono davvero tanti primati da ricordare: mai viste tante gaffes, figuracce, soprattutto da un punto di vista culturale: Manzoni sponsor della famiglia tradizionale perché ha scritto “I promessi sposi” (Lollobrigida); Dante era di destra (Sangiuliano), smentito su questo perfino dallo storico di destra Franco Cardini… ma, aspetta, Sangiuliano ci ha regalato altre perle: “Nel mio piccolo mi sono autoimposto di leggere un libro al mese. È un fatto di disciplina. Come andare a messa”… scusate, ma di cosa è ministro Sangiuliano? Della CULTURA??? Osssignore….

Ma c’è di peggio: c’è un Donzelli che svela in Parlamento le intercettazioni su Cospito rivelategli dal suo coinquilino Dalmastro, sottosegretario alla Giustizia; c’è un Nordio, ministro alla Giustizia che parla di ridimensionare il reato di concorso esterno in associazione di tipo mafioso e viene smentito dalla stessa Meloni; c’è un ministro della Difesa come Crosetto che è stato fin dal lontano 2014 a guida dell’AIAD, la Federazione di Confindustria di imprese su aereospazio e armamenti, etc…

Sulle esternazioni del ministro Salvini sorvolo, perché non abbiamo abbastanza spazio… e poi c’è la ministra al turismo Santanchè, con sullo sfondo un conflitto di interessi grande come una casa e con una serie di accertamenti in corso, grazie anche alle inchieste di Report, che ha scoperchiato un verminaio incredibile di tasse non pagate, emolumenti per i suoi lavoratori sottratti o miracolosamente scomparsi, etc. La cosa è davvero penosa. Ci auguriamo che ci pensi la Magistratura, a fare giustizia, senza se e senza ma.

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Ci sarebbe ancora molto da dire sulle numerose mancanze, fra cui quella di umanità, di questa acchiappata di improvvisati, incolti e prepotenti ministri del nuovo governo di estrema destra, capaci di penalizzare i bambini delle coppie monogenitoriali e stracciarsi le vesti su “l’utero in affitto”, anche detto nei paesi civili: maternità surrogata. In Italia non esiste una regolamentazione a riguardo, quindi hanno deciso di inventare addirittura un “reato universale”, perché tutti coloro che possono permettersi di andare all’estero e avere un figlio, scontino questo affronto. Facciamo notare che alla maternità surrogata ricorrono soprattutto le coppie etero... Mi immagino i cittadini e i governi più civili degli altri paesi europei, andare a ripetizione da Eduardo De Filippo sulle modalità scientifiche e tecniche del “pernacchio”, un’arte che prima o poi dovremo apprendere tutti.

https://www.youtube.com/watch?v=gkrnK0igAP0

Certo, comunque, c’è da essere turbati anche su chi li ha votati, su chi ha affidato il proprio futuro e quello dei propri figli a chi dimostra una così grave mancanza di attenzione nei confronti dei poveri, dei più deboli, dei disperati, a cui sbattono la porta in faccia. Sono gli stessi che hanno sottratto a 168mila famiglie disperate il reddito di cittadinanza, senza sostituirlo con niente. Avevano detto che avrebbero tolto il reddito di cittadinanza, ma che prima avrebbero istituito dei corsi di formazione per avviare al lavoro giovani e cittadini in grado di lavorare. Ma non l’hanno mai fatto. Li hanno solo defraudati, lasciando ai Comuni e ai servizi sociali la patata bollente di salvarli dalla fame. Come se l’essere poveri e disoccupati fosse una colpa personale, la prova di una pigrizia, di una gabola per vivere di rendita (!). Abbiamo tutti sentito chiamare quelli che percepivano il reddito di cittadinanza “divanisti”, cioè persone che non avevano voglia di fare niente. E la cosa più vergognosa, è che a dirlo fosse chi ha in tasca un sostanzioso stipendio, pagato da tutti i cittadini, per stare stravaccato in una poltrona, del Parlamento prima e del governo poi, con l’unico compito e obiettivo, sembra, di “sparare minchiate”, per dirla alla Montalbano di Camilleri.

Siamo stanchi e stufi di essere derubati in ogni modo possibile dagli oligarchi di una classe politica che passa il tempo a giocare a rimpiattino, cercando di vincere le elezioni con ogni mezzo per soddisfare le esigenze dei propri sponsor e non certo per fare il bene comune. E adesso siamo ai margini di una tragedia sociale senza paragoni: gente massacrata dalle iniziative di un manipolo di deficienti, che se la prende con l’opposizione perché -una volta tanto- fa il suo mestiere, sostenendo che soffia sul fuoco e che la colpa è sua se la gente si ribella e scende in piazza. È roba da matti! Nemmeno questo sanno fare: prendersi le responsabilità degli errori che fanno. La colpa è sempre degli altri. Ma delle “strategie della vittima di professione” abbiamo già parlato altrove e del resto costoro sono quelli che in un certo qual modo sostengono gli evasori fiscali, parlando delle tasse come del pizzo di Stato e proponendosi come benevoli e straordinariamente selettivi Robin Hood. Un vero schifo!

Ma del resto non hanno capito niente di niente, né dei problemi dei cittadini, né della crisi climatica, visto che chiamano gli ambientalisti “eco terroristi”, nonostante le prove del disastro ambientale siano davanti ai nostri occhi.

L’unica paura che hanno è quella della “sostituzione etnica”, una cavolata stratosferica che hanno riesumato per minimizzare l’orrore di centinaia di africani annegati in mare, facendo passare come una colpa la fuga per la ricerca di una vita migliore. E strettamente per gli italiani, in parallelo, hanno riesumato un altro credo nostalgico, quello del “fate più figli”. Ora, come si possano nutrire questi figli è davvero un mistero. Con quali soldi, con quali prospettive per il futuro? Nessuno lo dice, nessuno lo sa e nemmeno se lo chiede. Siamo in un limbo opaco, a correr dietro a un presidente del consiglio che per non dar risposte chiare, viaggia più di Marco Polo e quando è qui corre più di Mennea, per non farsi prendere.

Ma la cosa davvero più disarmante è che nonostante tutto, i sondaggi non cambiano di molto i loro numeri, le loro percentuali. Così viene proprio da dirsi con John Donne «E allora, non chiedere mai per chi suona la campana. Essa suona per te.»

 

Barbara Fois

 

 

Approfondimenti

https://pagellapolitica.it/articoli/finanziamenti-campagna-elettorale-fratelli-italia

https://pagellapolitica.it/articoli/cosa-fara-governo-centrodestra

https://pagellapolitica.it/articoli/fact-checking-meloni-reddito-cittadinanza

https://www.liberopensiero.eu/15/06/2023/ambiente/i-negazionisti-del-clima-sono-eco-terroristi/

https://www.tpi.it/politica/meloni-calabria-fuga-ndrangheta-mark-caltagirone-fdi-scandali-20200707632366/

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