Francamente diventa sempre più difficile guardare alla politica nazionale ed internazionale senza stupore e disgusto. Magari ragionando da soli e con un attimo di concentrazione si realizza una riflessione accettabile, ma appena si mette mano alla penna rotola fuori una irritazione tanto forte e tanto viva da essere indisponente. Avviso dunque chi cortesemente mi legge che le righe a seguire sono appunto indisponenti. Lo sono anche per me ..ma tant'è.
Miracolo!! Un mascalzone va in galera
Un arnese spocchioso ed arrogante, il sior Sarkozj, dopo gli inevitabili lunghi maneggi giuridici che rendono incomprensibile ai più la prassi della magistratura, finalmente va in galera. Festeggio una sentenza tanto corretta quanto imprevedibile per uno come me che ha la profonda ( e comprovata ) convinzione che in un paese capitalista - quindi ovunque - sia impossibile avere giustizia. Sono pertanto convinto che questa giusta condanna non sia frutto di quella che Robespierre chiamava morale repubblicana, ma conseguenza di una qualche rissa tra clan politici. Poco mi importa, comunque il farabutto andrà in galera.
Le sue colpe sono infinite. Ha preso soldi, elargito favori, ed ha permesso con il potere quasi monarchico del presidente francese l’emergere di loschi figuri. Ma su tutte una colpa spicca nella sua tremenda gravità, sia per la dissennata scelta in sé che per le conseguenze che ebbe su tutto il bacino del Mediterraneo e sul futuro della stessa Africa. La guerra in Libia.
La scelta di buttare giù Kedafi viene da lontano e le ragioni sono certamente molteplici. Alcune sono note e ne accenneremo, altre ancora de definire. Tempo per tempo, nell’arco di anni venne accusato dalle potenze occidentali di essere fomentatore di terrorismi, assassino del suo Popolo, commerciante di armi e via così.I due paesi più interessati a destabilizzare e saccheggiare la Libia cioè Francia e Regno Unito, lo accusavano di ogni nefandezza. Alcune colpe pesanti erano certamente del despota, un megalomane misogino e brutale, altre furono assolutamente inventate per togliere di mezzo un robusto ostacolo alla strategia energetica ed allo sfruttamento neo colonialista.
Per arrivare ad una guerra diretta e farlo fuori le tentarono tutte istigando la debole ONU, facendo pressione costante sulla UE per sanzioni e limitazioni finché – viste alcune resistenze, tra queste l’Italia - le due potenze coloniali decisero di giocare proprio sporco e finanziarono direttamente le attività delle tribù ostili al dittatore ( la Libia è uno dei paesi africani più afflitti dal tribalismo ). La bubbola dietro cui fecero passare i veri obiettivi venne definita primavera araba, ed il sostegno delle liberaldemocrazie e delle anime belle ovviamente non mancò.
Cosa sia rimasto di quella primavera inventata dalla stampa bianca, rimbalzata nei salotti fabiofazisti, riempita di aria compressa come una mongolfiera è davanti a tutti noi. I paesi toccati, Egitto, Tunisia, Algeria sono peggio di prima, la Libia ne è stata disintegrata rientrando negli scontri tribali sanguinosi e violenti che abbiamo avuto modo di vedere negli ultimi 10anni.
Messo sotto pressione il violento Kedafi fece l’unica cosa che sapeva fare scatenò una violenta repressione. Finalmente, amplificando stragi e perdite civili, gli anglo francesi ottennero la crociata , la famosa esportazione di democrazia ( sic!! ) di fatto finalizzata alla eliminazione di un capo di governo di un paese sovrano. Alla faccia di quel diritto internazionale, che i capitalisti scrivono e maneggiano a loro piacimento.
La faccia commossa di Sarkozj nell’annunciare il sostegno alla primavera libica è un esempio di film dell’orrore. Una ipocrisia nauseante. Voglio solo ricordare che la Francia supplicata dai Tutsi di intervenire durante la mattanza in Rwanda, non mosse un dito lasciando massacrare a colpi di machete un milione di persone. Eppure per Kedafi , o meglio per il suo petrolio, la patria delle libertà rispolverò i soliti logori termini, democrazia- progresso - fraternità. Bugie buone per le anime belle. E così con la coscienza pubblica a posto e la faccia di palta Sarkozj mandò bombardieri e missili a spianare le città libiche. Quanti morti? E chi lo sa. Le democrazie non contano mai i morti che provocano.
La guerra passò dal cielo a terra, boots on sand come volevano gli americani pronti a girare decine di bischerate ollivudiane. Le città vennero liberate ed infine una bella mattina, tirato fuori dal nascondiglio dove il dittatore libico si era rintanato i servizi segreti francesi lo misero in piedi e gli spararono in testa. Inutile dire che a monito per tutti il filmetto passò su tutte le televisioni ed i social. L’ assassinio di Kedafi venne evidentemente commissionato da Sarkozj per zittirlo, fu realizzato in combutta con mr. Obama che non disse nulla in proposito. Come sappiamo più tardi farà ammazzare in casa d’altri il suo nemico quasi assonante, Osama.
Sul tanto celebrato presidente americano vorrei dire come la penso. E’ uno dei più grandi ipocriti e dei più astuti maneggioni della storia contemporanea. Quasi peggio dei Clinton.
Barak Obama è il tipico esempio di servitore dell’imperialismo americano. Ha ucciso in casa d’altri, ha spiato lo spiabile in casa degli alleati, imposto acquisti di armi, estorto sostegni forzati contro i nemici degli USA. Un presidente discutibile celebrato dai dem occidentali, profondamente razzisti, solo perché di un altro colore. Roba da salottino liberaldemocratico. Io credo che esista solo una razza, quella umana, ed il colore per me è irrilevante. L’ho dunque pesato subito per come era, ne ho avuto conferma durante i suoi lunghi e pericolosi anni da presidente. Il solito potus americano. Tronfio, mediocre, violento. Per trovarne uno decente bisogna tornare a Franklin Delano Roosevelt, e da lui ancora indietro fino a John Adams. Il resto puzza.
Dunque come sappiamo senza dubbio, oggi è confermato da più sentenze, Sarkozj prese soldi abbondanti e ricorrenti da Kedafi proprio mentre lo criticava e maneggiava per farlo fuori. Per questo finanziamento illecito va oggi in galera.
Grazie all’invasione in Libia ha fatto uccidere il suo sodale, sperando di seppellire con lui le sue colpe. E’ una piccola sudicia storia del prode Nicolas che sguazza dentro la porcata più grande cioè l’invasione di un paese sovrano.
Le potenze neo colonialiste Francia UK USA guidarono una coalizione incredibile. Travolte dalle retoriche bolse, senza nemmeno farsi domande banali sulle vere ragioni di una guerra mossa all’ennesimo esportatore di petrolio non allineato, ben 19 nazioni si coalizzarono, persino la Norvegia prese parte. Una cosa incredibile!
L’allegra brigata commise allora quel crimine che la UE oggi attribuisce a Putin. Invadere un paese sovrano. Delitto identico, preciso, inequivocabile. E’ sempre così, le liberaldemocrazie possono aggredire bombardare invadere. Si scrivono da soli la patente dei sedicenti buoni&giusti e tutto quello che fanno è democratico ed è progressista. Trovano sempre un Serra un Giannini un Fabiofazio qualunque a scrivere frasi di giustificazione. Se invece lo fanno altri, uccidere spianare occupare, allora è un crimine. Il solito grottesco doppiopesismo dei capitalisti colonialisti europei. Allora come oggi. La verità è semplice ed è diversa dalla narrazione bianca: aggredire è sempre un crimine, è sempre una invasione, è sempre un assassinio di Popoli, sia che lo faccia Putin, o la Nato, o Israele. Il resto sono ipocrisie complici e se mi si consente, un filino nauseanti.
Resta un piccolo punto da evocare, come francesi ed inglesi convinsero il furbo Barak a devastare il Mediterraneo? Con la motivazione che angoscia da sempre i presidenti americani: essere indeboliti come potenza guida mondiale.
Kedafi in quegli anni stava realizzando una valuta africana garantita da oro e petrolio suo e di vari paesi del continente. In quel momento tutto faceva pensare fosse realizzabile, aveva già un nome Dinaro . Se il dittatore fosse riuscito nell’ impresa in pochi anni avremmo avuto una alternativa fortissima ed appetibile ad euro e dollaro, sarebbe saltata la politica colonialista francese tenuta in piedi da una valuta sintetica detta afrofranco che consente a Parigi di guidare col ricatto degli interessi sul debito 14 paesi africani.
Ma non sarebbe accaduto solo questo, la nuova moneta africana avrebbe tagliato la strada alla penetrazione delle multinazionali americane alla ricerca di coltan e uranio. L’operazione voluta da Kedafi ( per comodi suoi non certo perché fosse un nuovo Nasser pan africano ) avrebbe spinto il continente fuori dall’orbita del capitalismo occidentale portandolo nell’area di gravitazione russa o cinese.
Troppo pericolosa come strada, Kedafi lo sapeva e provò a sviluppare alleanze con Italia e anche con la Spagna ( che poi sempre un pochino recalcitranti parteciparono alla guerra), tentò di rafforzare i legami coi BRIC ed anche con il Sud America, Nicaragua Cuba e Venezuela. Ma era tardi. L’avevano condannato a morte. Per questo obiettivo stoppare il nuovo terzo mondo l’America di Obama l' ipocrita Francia di Sarkozj guidarono la crociata democratica.
Ora Nicolas Sarkozj paga per la sua stupida arroganza ed i suoi appetiti smodati, ma non pagherà per aver sprofondato il Mediterraneo nel caos e determinato migliaia di morti. Come non paga Obama, che dopo la devastazione libica finanziò il massacro siriano. Una guerra atroce di cui i liberaldemocratici italiani e europei hanno sempre parlato poco, ovviamente. Una guerra che ha portato milioni di esodi centinaia di migliaia di morti e trasportato quel popolo straordinario ed infelice da un dittatore corrotto filorusso ad un dittatore islamico. Da uno schifo all’ altro. Il tutto solo per garantire all’ America imperialista vantaggi superiori all’ imperialismo russo, in quella martoriata regione. I presidenti americani sono nei fatti tutti uguali, divisi solo da diversi appetiti dei loro differenti padroni.
Il suo vice in quelle nefandezze era Joe Biden, lo abbiamo visto recentemente sostenere questa orrenda e inutile guerra Ucraina provocata dalla Nato e realizzata da Putin. Il più pulito c’ha la rogna.
Una opposizione imbarazzante
La Schlein in turné sbrocca nel suo affabile inglese, contro la Meloni e la destra.
La attacca forse per le politiche economiche, per le politiche sociali, per il taglio ai servizi, l’insicurezza nelle città. L’abbandono della sanità pubblica, le deliranti spese militari? No. Non può. Non potrebbe mai. Prima di tutto perché le assurde spese di riarmo sono fortemente volute dalla Von der Layen amica del cuore delle due signore d’Italia, Giorgia e Ely.
E sul resto è meglio che l’innocua tenga un profilo basso. Il PD è responsabile - insieme al comitato d’ affari ed ai circoletti di notabili, giornalisti, poeti santi e navigatori che esso rappresenta - dello sfascio umano, culturale e sociale dell’Italia quanto e come Berlusconi e la sua improponibile cricca. Tutti e due i finti rivali centro sinistra e destra hanno mal governato, per trenta anni ed a turno.
Dunque di cosa parla questa signora Schlein? Del rischio per la democrazia in Italia. Ohibò, non lo sapevo! Avevamo una democrazia funzionante, seppure a rischio? Me lo sono perso. Pensavo avessimo una specie di sarchiapone guidato da partiti decotti, dove si va a votare sempre in meno, tanto il parlamento locale o romano e solo inzuppato da eletti e da caste, un paese in cui il Cittadino paga le tasse più alte d’Europa senza avere nessuna voce in capitolo su come vengono spese. Mi era sembrato fosse così l’Italia. Ely mi ha aperto un orizzonte. Questa è la democrazia! Chissà che mi credevo fosse mai questa stupenda parola greca.
Ma veniamo alla categoria del rischio citata dalla signora Schlein. Il rischio sarebbe ora, infatti abbiamo La Russa presidente del senato. Chiedo scusa non c’era più rischio quando lo stesso signore era ministro della difesa, a capo dell’esercito?.
Il rischio sarebbe ora con la Meloni fatta premier e non quando la stessa signora era ministro del circo Berlusconi, il temibile Caimano di Moretti?
Quel governo di allora, pieno di reazionari, incapace e furbetto come questo tuttavia non può essere più citato come un pericolo, perché il PD ha governato dopo per più di 10 anni in un modo o nell'altro, direttamente o per procura. Quindi tanto rischio non c’era. E come ha governato il PD, facendo cosa di democratico. La legge sul conflitto di interesse no, ma la riforma della scuola, del titolo quinto, dell’articolo 18, della sanità, queste le ha fatte si. Veramente democratiche e soprattutto utili. Chiedo scusa ma due governi di tecnici voluti dal PD non erano un tantino pericolosi per la democrazia, no?
Facile profezia. Se per caso il PD e il campo largo vinceranno, beh anche questo governo non sarà più considerato un pericolo. Tireranno tutti un respiro di sollievo e di nuovo salteranno insieme sul carro riportando l’Italia ai trionfi dell’era Prodi e Renzi. Per la cronaca a tirare il carro sarà sempre il Popolo che da una o dall’altra banda ha preso sempre e solo calci nel culo.
Questa opposizione è imbarazzante, Non entra nel vivo, non attacca sui fatti, non agisce con forza. In piazza la gente è scesa da sola. Ed ha smesso da sola. Questa opposizione si riempie la bocca di insulti perché non è capace di accusare in modo preciso ed inequivocabile. Non ha idee alternative. Non ha ideali politici e civili. Ha una sola smania, riportare i culi sulle sedie espropriate da un’altra banda. Altrettanto inutile.


