Caro Babbo Natale…

di Barbara Fois - Liberacittadinanza - 23/12/2013
Anche quest’anno voglio scriverti due righe per aggiornarti e chiederti consiglio

Ancora?? Ma allora sei recidiva!! Ma che mi scrivi a fare? Non lo sai che vogliono mettermi in cassa integrazione??”

Ehhhh??? Babbo Natale in cassa integrazione??? Ommioddio!! Ma come è successo?

Eh, come è successo… non mi posso più permettere di mantenere le renne, ho dovuto pagare l’IVA sui giocattoli, hanno considerato gli elfi come extracomunitari e ho dovuto regolarizzarli e come se non bastasse ho in corso un accertamento col redditometro… rischio la galera!

Tu in galera?? Ma se non ci va nemmeno il cavaliere! Ma se scarcerano perfino i serial killer e gli danno le vacanze premio! Ma scherzi!? Ma ti sei guardato intorno? C’è un bel po’ di gente che ci deve andare, eccome! Altro che te…

Sarà, ma i vecchi non godono di molto favore, al momento … verrò rottamato anch’io, vedrai, magari mi aspetta un impeachment, chissà… dovrò nascondermi…”

Mi pare che tu stia esagerando! Ti sento depresso, stanco e demotivato… eppure non vivi in Italia, ci passi soltanto! Pensa a noi! Pensa che dopo tutta la questione sull’IMU: “la tolgo – non la tolgo – ma sì che la tolgo” ci è appena arrivata la prima rata della Tares, della serie “buon Natale anche a voi!”. Ci credono tutti degli idioti, te lo dico io: mentre ci tartassano di tasse per le nostre case, comprate con sangue sudore e lacrime, viene fuori l’ennesimo scandalo sugli affitti d’oro della Camera all’imprenditore Scarpellini. Hai visto il decreto “salva Roma”? La norma che cancellava quegli importi è stata a sua volta cancellata… Che schifo! E poi hai visto il trattamento agli extracomunitari a Lampedusa? Sai che ti dico? Non passare più di qui. Datti per disperso. O se proprio ci vuoi venire, fallo in incognito. Ma ti sconsiglio di fare il turista: avevamo solo arte, cultura e paesaggi, ma fra ministri ignoranti e incompetenti, protezione civile mal gestita e degrado ambientale e scolastico ci siamo giocati il nostro patrimonio, siamo ormai con le pezze al sedere, i cugini poveri, stupidi e corrotti dell’Europa. E se non ci buttano fuori gli altri, lo farà qualche Tafazzi d’accatto, a seconda di chi vince le elezioni, e finiremo ai margini del mondo civile, col piattino in bocca. Dunque sta alla larga, dammi retta.

Adesso sei tu che mi sembri demotivata, amareggiata e depressa!”

Giusto un filo. Ma francamente soprattutto mi sento orfana. Lo so, è ridicolo che lo dica una della mia età, visto che ormai – per ragioni anagrafiche – noi coetanei lo siamo quasi tutti, ma è proprio così che mi sento. Orfana della mia seconda famiglia: la sinistra. Infatti non esiste più. Di quel patrimonio immenso di tradizioni e di cultura, di battaglie civili, di conquiste sociali, di orgoglio di appartenenza e di solidarietà, non resta più nulla, nemmeno quelle splendide canzoni che ne raccontavano la storia e quel che è peggio è che non è stato un nemico “esterno” a distruggere tutto. Guarda un po’ ciò che resta: io vedo solo democristiani e fascisti intorno a noi, i “compagni” sono spariti, anche loro si sono nascosti con un sacchetto in testa, non si sa perché.

Si vergognano di esserlo, vuoi dire?Perchè mai?”

Ahhh, non chiederlo a me! Ma essere “compagni” non è più di moda, peggio: è proprio obsoleto. Forse qualcuno si era stancato di perdere le elezioni e ha pensato di poter pescare in quel torbido stagno centrista, che un tempo si chiamava “ maggioranza silenziosa”. Sai che diceva il vecchio e cinico Andreotti? Che il potere logora chi non ce l’ha. E qualcuno a sinistra lo ha pensato davvero e ha cercato di impossessarsene. Del potere, dico, e lo ha fatto lasciando da parte regole ed etica. Un po’ per volta, un cambiamento dopo l’altro, una rinuncia dopo l’altra, una dirigenza cinica e stupida ha in questo modo snaturato l’essenza stessa della nostra identità. Ha cercato di prendere gli elettori che non erano mai stati nostri, dando per scontata la lealtà dei compagni di base, pensando in questo modo di poter accumulare un bel po’ di voti, pescati di qua e di là. Già…Così ha pensato qualche cretino. Invece i moderati non si sono fidati e la base di sinistra si è sentita tradita e se ne è andata. Il risultato è davanti a noi. Un PD torbido e senza identità in cui emergono ex democristiani come Enrico Letta e Matteo Renzi, mentre il resto della sinistra s’è sbriciolato un po’ in SEL, un po’ in gruppi e gruppetti, movimenti e associazioni, perché un’altra nostra caratteristica è stata sempre quella di scinderci in continuazione su tutto.

Aggiungi a questo che ormai di laici veri ce ne sono pochi in giro, da quando il PSI è stato distrutto. E non solo per colpa di Craxi. Forse anche questo smantellamento sistematico era una tappa imprescindibile e magari faceva parte di un piano di conquista dell’ambita zona moderata e cattolica di centro, chissà.

Di certo persone della levatura di Enrico Berlinguer, Riccardo Lombardi o Vittorio Foa non ce ne sono ormai più nella sinistra. Leader della cui etica non si poteva dubitare, di cui ci si poteva fidare, che avevano a cuore il bene comune… l’ho già detto altre volte, non voglio ripetermi…

Ma perché lo dici a me? Io sono solo uno che porta giocattoli…”

Beh, ma dopo tutto sei uno dei pochi che vestono ancora di rosso, vorrà dire qualcosa, o no?...No?

BUON NATALE A TUTTI VOI

DA TUTTI NOI DI LIBERACITTADINANZA

 

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