L’Italia applichi la legge Moro contro il genocidio di Gaza

di Enrico Rossi - pensalibero.it - 20/09/2025
Mi domando se e quando potranno e dovranno intervenire le procure italiane verso chi nel nostro Paese sta collaborando al genocidio.

Lo Stato di Israele ha commesso e sta perpetrando un genocidio a Gaza. Lo dice la Commissione d’inchiesta dell’ONU.

Secondo il rapporto, sono stati compiuti quattro dei cinque atti previsti dalla Convenzione sul genocidio del 1948, con responsabilità dirette delle autorità politiche e militari israeliane.

La dichiarazione della Commissione ONU diventa efficace se viene accolta e utilizzata da tribunali internazionali come la Corte Internazionale di Giustizia.

Intanto il Sudafrica e altri Stati hanno già portato il caso davanti alla Corte Internazionale di Giustizia, che ha imposto a Israele misure provvisorie per prevenire il genocidio.

Cosa possono fare altri Stati, compreso quello italiano?

Basandosi sulle norme internazionali:

-partecipare come parte interessata in casi davanti alla Corte Internazionale di Giustizia, o appoggiare cause esistenti (ad esempio il Sudafrica);

-applicare misure diplomatiche come richiedere informazioni, chiedere che Israele permetta accesso per osservatori/inchieste, fare pressione politica;

-imporre sanzioni economiche, restrizioni–soprattutto armi o aiuti militari–se ci sono prove che tali risorse vengono usate per atti che possono costituire genocidio o complici;

– cooperare con istituzioni internazionali come la Corte Penale Internazionale e tutte le organizzazioni delle Nazioni Unite competenti.

In Italia esiste anche la legge Moro (1967) contro il genocidio, cosiddetta perché fortemente voluta da Moro quando era ministro degli esteri.

Prevede l’ergastolo per chiunque compia atti diretti a distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.

Punisce non solo le uccisioni, ma anche le condizioni di vita imposte per sterminare un popolo, l’impedimento delle nascite e il trasferimento forzato di minori.

Sono perseguibili anche l’istigazione, la cospirazione e la collaborazione.

Vale la giurisdizione universale: chi commette genocidio può essere processato in Italia anche se straniero e per fatti avvenuti all’estero.

La legge n. 962/1967 (legge Moro) è molto chiara: non punisce solo chi compie materialmente il genocidio, ma anche chi collabora in qualunque forma.

In particolare:

l’art 5 – “Chiunque commette fatti diretti a collaborare nella realizzazione del genocidio è punito con la stessa pena stabilita per il genocidio”.

Questo significa che anche fornire mezzi, strumenti, armi, assistenza logistica o finanziaria a chi compie genocidio è equiparato al genocidio stesso.

La pena prevista è l’ergastolo, come per gli autori diretti.

Noi, l’Italia,continuiamo a fornire armi a Israele per il genocidio.

Mi domando se e quando potranno e dovranno intervenire le procure italiane verso chi nel nostro Paese sta collaborando al genocidio.

Spero di vivere a lungo per vederli tutti sul banco degli imputati.

Enrico Rossi

Questo articolo parla di:

8 ottobre 2025

Vincitori e vinti

Barbara Fois
3 ottobre 2025
9 ottobre 2025
archiviato sotto: ,