Sull’accordo per Gaza

di Paola Caridi - comune-info.net - 12/10/2025
Un genocidio può fermarsi così, in un momento? Non lo sappiamo

Un genocidio può fermarsi così, in un momento? Forse, non possiamo saperlo. Per ora è un accordo tra Israele e Hamas per la realizzazione della prima fase del “piano di pace” che Trump ha reso pubblico pochissimi giorni fa. Ed è moltissimo. Potrebbe dire, deve dire che sulla testa del popolo palestinese a Gaza non ci sarà l’inferno, i bombardamenti indiscriminati e devastanti di questi ultimi giorni, settimane, mesi, anni.

Poi, rilascio degli ostaggi israeliani, rilascio degli ostaggi palestinesi, ritiro delle truppe israeliane (ma fin dove?). È così che finisce un genocidio? Non lo sappiamo. Ora è il momento delle cose pratiche perché l’inferno, quello delle vittime sottoposte a bombardamenti, affamamento, assetamento da parte di Israele, abbia fine. E se è vero questo, se è vero che le immagini dall’oscurità – che arrivano da Gaza attraverso i pochi colleghi giornalisti palestinesi che non sono stati ammazzati da Israele – parlano di festeggiamenti, sono celebrazioni indebolite, senza neanche la forza di esprimersi. Perché nulla è cambiato, per chi stamattina si mette in fila davanti alle poche cisterne d’acqua, e deve trovare qualcosa da mangiare, e deve tentare di trovare qualsiasi cosa è per noi inimmaginabile pensare di dover trovare. Acqua, cibo, pannolini, assorbenti, un sapone, una compressa di paracetamolo, la dialisi, un salvavita. La vita che è scivolata via e si è trasformata in sopravvivenza…

Se questo primo accordo è stato raggiunto, lo si deve ai decisori. Su Trump, sopra Trump, per quel singolare “gruppo dei volenterosi” versione orientale che ha in Qatar, Egitto e Turchia l’asse centrale. Ma sopra Trump e sopra il gruppo dei volenterosi, c’è il soffio che è partito dalle opinioni pubbliche e che non si è fermato, le onde di tutte le proteste sempre più costanti e irrefrenabili e nuove e via via enormi. Ecco, quel soffio è stato fondamentale. È la pressione sui decisori, su chi aveva il potere di fermarlo, il nostro genocidio. Lo è, ancora, fondamentale. Ora ancor più di prima.

Senzapotere non significa impotenti…

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