Il primo 25 aprile con un governo di estrema destra

di Barbara Fois - liberacittadinanza.it - 24/04/2023
La Liberazione: una festa tutta democratica, come è giusto che sia

Ignazio Benito La Russa, presidente del Senato e dunque seconda carica dello Stato, non festeggerà la Liberazione, sarà a Praga a commemorare Jan Palach. Un grossolano tentativo di opporre alla Resistenza un “eroe” di destra. E qui si vede tutta la sua pochezza, ma soprattutto la sua incapacità politica a valutare l’estremo gesto di protesta del giovane Palach, riducendolo a un miserabile gesto anticomunista. Jan Palach era un patriota ceko che lottava per la libertà del suo popolo dall’invasione russa, ma nell’ ignobile immaginario neofascista tutto si riduce al fatto che Palach fosse semplicemente un anticomunista. Da parte di anticomunisti ed elementi di destra ci sono stati, infatti, ripetuti tentativi di appropriarsi della figura di Palach, anche in Italia, ma le cose non stanno esattamente così. Non tutto si riduce alle tifoserie di due squadre opposte, ma è tipico dei fascisti pensare che “ o sei con me o contro di me”, un pensiero davvero angusto e davvero eccessivamente borioso e autoreferenziale. E non è nemmeno vero che i ragazzi del ’68 confusero l’eroismo di Jan Palach per un gesto anticomunista, basta pensare alla splendida canzone di Francesco Guccini ( che non è mai stato di destra!!), che condanna l’invasione dei sovietici contro la libertà del popolo ceco e la loro gloriosa Primavera: basta ascoltarla per capire che le cose non stavano, per noi ragazzi di sinistra di allora, come pensa la destra ottusa e ignorante: https://www.youtube.com/watch?v=VYdWsVankYA.

E non c’è una festa migliore della Liberazione, del 25 aprile, per ricordare Jan Palach e tutti coloro che – ovunque nel mondo – lottano per la libertà del proprio Paese e se chi lo ricorda lo fa per misere questioni faziose, ha doppiamente fallito il proprio intento.

A noi fa piacere che Ignazio Benito non festeggi la Liberazione, perché è una festa che – lo confermiamo ogni anno – non è aperta a tutti, ma solo ai sinceri democratici e per esserlo non serve essere socialisti o comunisti. Lo pensa solo chi è ignorante e non sa che oltre alle Brigate Garibaldi e Matteotti, comuniste e socialiste, c’erano sulle montagne anche le Brigate Osoppo, cristiano-popolari, c’erano gli azionisti delle brigate Giustizia e Libertà e c’erano i badogliani, monarchici, e perfino i gruppi di Trotskisti e di Anarchici, che si erano organizzati nei vari territori. Giusto i fascisti erano rimasti fuori, si fa dunque in fretta a capire chi non è stato invitato alla festa!

Quindi chi non si sente abbastanza rappresentato da questo vasto arco politico, vada a festeggiare altrove, come fece Salvini nel 2019, che preferì andare a Corleone, in Sicilia, per l'inaugurazione del locale commissariato di polizia, insieme al governatore siciliano Nello Musumeci e al capo della polizia, Franco Gabrielli, commentando: "E' giusto ricordare i drammi storici di settanta anni fa, però la guerra di Liberazione oggi io, da ministro dell'Interno, non la faccio ricordando il fascismo e il comunismo, la faccio combattendo la mafia nel cuore della Sicilia. Fortunatamente siamo in democrazia, fascismo, comunismo e nazismo non torneranno più", ha detto il capo della Lega con l'abituale associazione dei tre pensieri politici del Novecento: tutti messi allo stesso livello.

Oggi invece dice che parteciperà ai festeggiamenti: un modo per dare un calcio negli stinchi a Meloni e la Russa. Pensa tu che grande acquisto facciamo! Che profondità di pensiero! E mentre tutti se la prendono con la estrema destra al governo, ci si mette anche Gianfranco Fini ( anche lui con qualche sassolino nelle scarpe: tutta gente di alti valori) che chiede alla Meloni di non essere ambigua sull’antifascismo, dicendo “ Spero che Giorgia Meloni voglia cogliere questa occasione per dire senza ambiguità, lei non è una donna ambigua, e reticenze che la destra italiana i conti con il fascismo li ha fatti fino in fondo quando è nata Alleanza nazionale. An condannò il fascismo. Giorgia Meloni ha questa sensibilità» e ha ammonito «La destra eviti nuove risse e divisioni», non «capisco la ritrosia sulla parola antifascismo». Noi invece capiamo benissimo come e perché, e non siamo disposti a perdonare e a dimenticare niente…

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Buon 25 aprile, cari amici e compagni. Buona festa di Liberazione

 

Barbara Fois

 

Ascoltiamo insieme

https://www.youtube.com/watch?v=wjUoLlmyk6k Guccini Primavera di Praga

https://www.youtube.com/watch?v=WDmIAnIHodk Bella ciao

https://www.youtube.com/watch?v=TeLAGblQhZQ Fischia il vento

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