IL COVID, LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI, IL COSA FARE

di Umberto Franchi - 21/08/2020
Serve una crescita della cittadinanza consapevole sugli obbiettivi di cambiamento sociale da sostenere ... spingere in avanti la lotta per l’uguaglianza
  • Oltre 22 milioni di contagiati nel Mondo e 800.000 morti, di cui in Italia 000 contagiati e 35.500 morti... Credo che chi sostiene la non esistenza    della pandemia lo faccia chiudendo gli occhi di fronte a questi numeri , cercando di rincuorare se stesso;
  • è evidente che siamo in presenza di un morbo grave, dove ancora non sappiamo perché ad alcuni il Covid non fa niente, ad altri fa male, altri ancora li uccide... E’ vero che  durante i mesi di febbraio, marzo, aprile,  abbiamo visto che gli anziani ed i malati erano i più colpiti, con la morte di circa il 20% di tutte le persone ricoverate  ed il 50% di quelli in terapia intensiva. . e ci sono stati anche coloro che hanno minimizzato i danni del morbo, proprio perché colpiva i più deboli ed anziani, magari, inconsapevoli o senza rendersi conto dei loro ragionamenti discriminatori contro gli anziani ed deboli.;
  • Ora però il morbo comincia a colpire i più giovani ed anche qui non sappiamo ancora in che misura e il perché. Quindi il principio di precauzione è la prima pratica che si deve organizzare . Credo che sia  sato un errore aprire le discoteche , non il chiuderle di nuovo.... non si può dire tenete le mascherine, mantenete le distanze e poi aprire le discoteche. È ovvio che chi ci va,  non rispetta i 2 metri e le altre norme di sicurezza, altrimenti che ci va a fare?  È stato quindi il governo a dare segnali sbagliati. 
MA COSA E’ STATO FATTO E COSA FARE ?
  • Oggi la frase : “prima la salvaguardia della salute e dell’ambiente” viene sbandierata da tutti i potentati economici , perfino da Confindustria, ma è un falso...  e chi lo afferma  come Monti : “vado all’OMS per spiegare che la salute deve contare di più”... oppure Draghi : “dobbiamo pensare alla futura generazione”... è quasi sempre un ipocrita... lo dicono ma agiscono esattamente al contrario...
  • In realtà la  società capitalista è fondata sulla priorità dell’attività economica su tutto il resto.... e nei Paesi capitalisti dove si è applicato il principio del mercato e del libero contagio come gli Stati Uniti ed il Brasile ... c’è il massimo di morti e ammalati ed anche la crisi economica è più grave. Ciò perché alla base del profitto ci sono comunque le persone e se queste si ammalano a milioni,  il sistema si ferma e va in crisi. Quindi mi fanno i pò pena coloro che sostengono che dietro la pandemia i sia una precisa regia dei poteri forti da Bill Gates & C.;
  • il potere economico e speculativo, cerca di conciliare il  profitto con la salute, ma sempre mettendo al centro il profitto... commettendo gravi ingiustizie, come quando il governo a marzo non ha chiuso totalmente i territori a rischio e le zone industriali della Lombardia, cedendo alle pressioni della Confindustria... ed anche  durante la chiusura del Paese (lockdoown)  ci sono state tante fabbriche che funzionavano e producevano a pieno ritmo,  mentre tutte le attività turistiche e di svago erano ferme... Con la ripresa  anche le fabbriche che hanno sempre lavorato  hanno usufruito  degli sgravi e benefici  economicamente compensativi senza averne diritto.
Ora che i il morbo sembra  riprendere ad espandersi e si torna alla seconda fase epidemica... saremo in grado di affrontarla e bloccarla ?
E’ stato fatto tutto ciò che doveva essere fatto da parte del governo e delle regioni ?  Cosa fare ?
 A me sembra che  nella sanità pubblica , sia stato fatto poco... certo qualche assunzione è stata fatta ma la sostanza non è  cambiata ne  avanzata di un centimetro, anzi già sentiamo riprendere le denunce del personale sanitario e dei comitati sociali , sulle carenze organizzative, sulla mancanza di terapie intensive, sulla mancanza  di organici...
Nella scuola a meno di un mese dalla possibile riapertura ,non manca solo il personale...  mancano le aule e persino i banchi individuali... , per non parlare poi del modello di sviluppo capitalista che continua ad essere basato sull’incremento del Pil e del “carbon Fossile”
E’  proprio  questo il punto: Il virus ha cambiato le nostre vite e dovrebbe rendere impossibile il ritorno al modello di sviluppo liberista precedente, perché ha fallito, ma  invece il potere lo ripropone come se niente fosse successo.
La normalità era il problema, ma ad essa si vuole tornare.
L’alternativa allo stato delle cose che vengono riproposte, da quasi tutti i partiti, dai poteri economici e speculativi, da forze di governo e di opposizione, dovrebbe essere  la pianificazione di un programma economico alternativo, con preciso ruolo dello Stato ed una evoluzione  della società e dell’economia, utilizzando le risorse europee del Recovery Fund che a partire da gennaio dovrebbero disponibili.
 Cioè un sistema che di fronte alla pandemia , predisponga un Preciso Piano che a partire dalla  garanzia e prevenzione  della salute (spendendo quello che c’è da spendere) programmi interventi nella scuola, nel sociale,    per uno sviluppo qualificato in funzione del lavoro e per la salvaguardia ambientale,  a partire dai territori  ,  programmando precisi interventi anche in funzione di una conversione dell’economia esistente , senza che nessuno resti disoccupato, ed organizzando diversamente le nostre vite. Penso    che non sia   possibile salvare salute e lavoro senza una programmazione pianificata  e senza eliminare le disuguaglianze
Gli Stati generali dell’economia con a capo Colao, voluti dal governo,  hanno prodotto vecchie scelte oppure  un bel niente...
Nessuno al governo  o della opposizione di destra,  parla  della necessità di una redistribuzione   della ricchezza che oggi vede un 10% della popolazione  avere il 55% di tutta la ricchezza esistente .  La patrimoniale viene vista come una cosa “Boscevica” ... e non è minimamente all’ordine del giorno ... mentre sarebbe necessario tassare le grandi ricchezze e contemporaneamente aumentare le pensioni medio basse ed i salari.
Questo  è proprio ciò che andrebbe fatto e che invece   non viene fatto.
C’è  un’altra  questione di fondo , che riguarda sia  la cultura che  i comportamenti delle persone al fine di  incidere sulle scelte del potere economico e politico.
La cultura dominante è fondata sull’ideologia liberista . Questa ideologia ha volutamente sottomesso e schiacciato il concetto di libertà , all’individualismo capitalista più sfrenato.  Quello che prevale nelle persone è: “ io faccio quello che mi pare  e voi non rompetemi le scatole”. Prima gli italiani urlato in modo rancoroso contro i migranti,  è solo l’ultima versione di prima io”... e degli altri non mi importa niente...
Penso quindi  che sia necessario capire, che oggi  il problema non è quello della lotta contro il potere per avere tutti “la libertà” di non mettere le mascherine e di andare in discoteca o dove uno vuole e di fare quello che ci pare.. .come chiedono in molti  soprattutto da destra ... ma quello di stabilire azioni di lotta e di governo per un modello di società alternativo non solo a quello Salvini,  Bonomi, Monti ecc... ma anche a quello che   ha portato  alla devastazione e disuguaglianze coltivate da più di trent’anni di ideologia liberista, che finora ha contagiato più persone e fatto più danni del Covid.
Ultima considerazione . La pandemia ha costretto il governo e lo stato a riprendere, (a volte male)  alcune funzioni che aveva abbandonato a favore degli affari e del mercato...  e questo ha provocato una rivolta reazionaria.
Una rivolta che non è contro il tanto che lo stato non fa, ma proprio contro il poco che fa.
Non per le mancate nazionalizzazioni delle tante aziende in crisi, per i regali ai ricchi, per il lavoro non tutelato e per i tagli al pubblico che restano tutti, per le pensioni ed i salari bassi, no... La rivolta che vedo trionfare in rete e sui mass media è quella per la libertà di fare ciò che si vuole... lasciando sostanzialmente le redini in mano al grande capitale ed a “poteri forti”
Questa “rivolta contro le discoteche chiuse, le mascherine ai bambini, ecc...”   ha  vecchi contenuti, non mette certo i  discussione i poteri... ed anzi  ha consenso di Briatore & C...  di  molti “poteri forti” perché si basa  sul   pensiero liberale lavora per esso.
Così il meno stato e più mercato con il dramma della pandemia diventa: “ basta con le chiusure ed i controlli” “io me ne frego” motto di Mussolini, che  ora grazie a trent’anni di liberismo viene riciclato anche da chi fascista non è.
Questo menefreghismo collettivo sicuramente inciderà anche sulle prossime elezioni Regionali a vantaggio delle destre... ma   è lo specchio morale del dominio del mercato e degli affari sulle nostre vite, che se vogliamo veramente cambiare  e combattere ... dobbiamo capire che la responsabilità non è solo della destra ma anche di una certa “sinistra” che continua ad inseguire la destra sugli sessi contenuti, come ha fatto negli ultimi 30 anni.
Penso che la realtà odierna  difficilmente possa essere cambiata con il voto ed un ruolo del Parlamento realmente rappresentativo.... senza un vero movimento di lotta di classe nel Paese.
Ma per questo serve sviluppare un altro movimento di lotta dal basso... serve una  crescita della cittadinanza consapevole sugli obbiettivi di cambiamento sociale da sostenere ... spingere in avanti la lotta per l’uguaglianza.
Se non riusciremo a fare ciò... avanzeranno i deliri reazionari sempre più drammaticamente all’ordine del giorno...
Umberto Franchi  21 agosto 2020

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