In piazza per la Palestina, chi c'è e chi non dovrebbe esserci

di Corrado Fois - liberacittadinanza.it - 03/10/2025
Lo scempio di Gaza è negli occhi di tutti noi e quel moto di orrore spinge in strada persone diverse con emozioni condivise. Funziona cosi, semplicemente, per tanti come ho fatto anche io. Si fanno le scale e si entra in corteo. Senza tante menate.

E straordinariamente importante quello a cui assisto ed a cui partecipo. Il risveglio della piazza che torna a fare politica pura, contro la guerra contro l' imperialismo, che parla od urla ed uscendo di colpo dal nulla  irrompe nelle stanze asfittiche della partitica.

Lo scempio di Gaza è negli occhi di tutti noi e quel moto di orrore spinge in strada persone diverse con emozioni condivise. 

Funziona cosi, semplicemente, per tanti   come ho fatto anche io. Si fanno le scale e si entra in corteo.  Senza tante menate.

 Nelle logiche della piazza , lo si sente parlando con chi cammina affianco, si muovono temi disegnati più  lucidamente. Si agisce  contro le asimmetrie del Governo Meloni e della UE pronti a votare, per sudditanza all' America, decine di nuove sanzioni a Mosca - mosse dall' interesse evidente di Trump verso l' enorme mercato delle energia - mentre nessuna azione concreta viene definita per isolare il governo di Tel Aviv. Qui è la vengono gettate al vento  parole sui riconoscimenti dello Stato di Palestina. Che siano solo chiacchiere da salottino appare evidente a chiunque mastichi un pochino di geopolitica anche solo rimediata leggendo qui e la.

 Il movimento che agita questi giorni è cresciuto per strada e da solo. Si organizza e va in piazza senza bisogno di alcun intermediario. I partiti, evaporati per convenienza delle segreterie, ormai non servono piu. Se la piangano da soli la scelta scellerata di aver chiuso sezioni e fatto tacere la base sociale. Non contano piu nulla e nessuno si aspetta più niente da loro.

La piazza adulta sa fare da sé.  

 Questi politici  vogliono fare davvero qualcosa?  Bene si accodino. Se vogliono essere parte della piazza scendano le loro scale e si mettano in fila come tutti .Cittadini tra i Cittadini.

Se invece sperano, come sono propenso a credere, di acchiappare un po di consenso magari da portare all' incasso in questa tornata di regionali temo che si sbaglino di grosso. 

Si scordino di poter mettere cappello su un movimento spontaneo nato senza loro, costruito loro malgrado quando erano occupati nei soliti minuscoli interessi.

Le Persone sono in piazza per scelta e per  volontà,  per il bisogno di fare qualcosa e  per cercare una risposta concreta alle evanescenti sbiadite parole dei politici.

 E vediamo di capirci bene in modo inequivocabile. Chi ha camminato ora in mezzo alla Piazza ascoltando e discutendo lo sa bene, questa non è  una roba da sedicente centrosinistra, ciò che vediamo è una cosa del tutto nuova. 

Non importa se durerà tre giorni o saprà consolidarsi. Intanto esiste e mostra una via. Questa non è  piazza da sardine furbette o da scorfani esperti. 

È  una cosa tutta da capire. Nata nel profondo delle Persone come fu al tempo della guerra in Vietnam. 

I quattro furbetti senza idee della sedicente opposizione che stanno provando ad appiccicarsi sopra questo moto spontaneo arrivano tardi e goffi come sempre. 

 Il centrosinistra si tenga strette  le sue manifestazioni come quella cosa voluta da Repubblica da Serra e dal PD,  a festeggiare il riarmo. Una  ingiustificabile ed imbarazzante fiera di bacia banchi che manifestò per la peggiore UE mai vista.

Quelle sono le piazze che vuole il sedicente centrosinistra è  quella la loro casa.

Chi stava lì non ha alcun diritto oggi di stare qui. 

 Chi stava allora sotto quel palco sventolava la bandiera di una UE cieca ed  ignava o peggio ancora  complice di Netanhiau .

Non si possono cambiare i panni ogni volta che conviene. Non se la beve nessuno.

La Schlein che diamine ci fa ora con le bandiere della Palestina e cosa strilla a fare nei comodi banchi del parlamento.

Non ha avuto né l' idea né il coraggio di evocarlo questo moto popolare. 

È  veramente imbarazzante vedere queste stesse facce che recitavano novene pro Ursula intrufolarsi  in mezzo ad una sincera manifestazione popolare. E devo dirlo, è  triste vedere la CGIL accodarsi alla fine  non avendo saputo determinare il principio di questo movimento.

 Una cosa poteva fare, davvero importante:  raccogliere un giorno di lavoro , un giorno di paga per milioni di Persone e costruire un fondo per aiutare concretamente l' autorità  palestinese di Abu Mazen. 

La piazza c'è  già  e non ha bisogno di sponsor dell' ultimo minuto. 

C'è  invece un intero Popolo laggiù  che ha bisogno di tutto e soprattutto di denaro pulito senza padroni e padrini.

Si poteva fare. Il sindacato ha l' autorità  morale per gestire una raccolta onesta. Perché non l'ha fatto ?

Questo articolo parla di:

archiviato sotto: ,