Lasciamoci così, senza rancor …

di Corrado Fois - Liberacittadinanza.it - 31/01/2022
Mai essere gelosa se vedi il tuo ex con un’altra... la mamma ci ha insegnato che devi dare i giocattoli usati ai meno fortunati- Marylin Monroe

Bentornato Giacomino! Contento di rivederLa da ‘ste parti Presidente.. e con ciò finiti i miei commenti sul ritorno del Primo Cittadino. Quel che avevo da dire l’ho detto prima.

 

Mi piace invece commentare gli esiti politici del fatterello curioso cui abbiamo assistito e che i giornalisti chiamano pomposamente elezione del Presidente .. per due ragioni che spiego

Ragione pura, soggettiva : Posto che tutti i partiti sono a guida democristiana, e posto che i democristiani mi stanno sulle balle, e posto che comunque la formula partito non solo è marcia , ma si è già dissolta e posto che tutti insieme ed ognuno singolarmente hanno fatto la figura degli imbecilli che gli spetta … dico la mia sullo spettacolino patetico per pura e personale voglia …

Ragione politica, oggettiva : Proverei un ragionamento su come si evolverà compiutamente la situazione .. un commento che ha un senso almeno come testimonianza sociologica visto che appartengo alla minoranza delle minoranze. Nella logica del leggiamo i commenti intelligenti.. suggerisco ai Concittadini alcun passaggi di Paolo Mieli sparsi nei suoi vari pezzi..( a me personalmente piace sempre, anche quando mi fa incazzare ). Tutti gli altri commentatori, bellebuoni, non avevano capito una cippa.

 

Il circo delle Pulci

 

Se in un laboratorio di neuro scienze si riuscisse a riunire tutti i nostri politici, e se , identificato il quoziente intellettivo di ognuno, si potesse sommarlo ed unificarlo in un unico cervello .. il risultante totale sarebbe pari a zero. Per la legge matematica basica : 0x0=0.

I più evidenti nel settore zero sono gli azionisti di maggioranza del governo Conte 1 : Destra e M5S.

 

Come dicevo in altri pezzulli, la presenza intossicante di Verdini ha drogato il povero Matteo il paffuto . Il toscano sovrappeso è secondo me un membro di Sendero Luminoso. Da solo è riuscito a mandare all’aria tutti i leaderini della destra che ha incrociato, Don Silviuzzo, Matteo l’altro e ora il Salvinone. Un vero rivoluzionario che , sotto mentite spoglie, lotta contro il potere. Grazie Denis!

 

Tutti i commentatori spiegano le contorsioni del leghista, con soverchia intelligenza dando complesse motivazioni alle sue sgusciate. In realtà il nostro ha fatto due calcoli al volo ed ha pensato, se mo si va allo scontro cade il governo, la sora Giorgia stravince, io straperdo e i governatori del nord mi cacciano a pedate. Così, con il profondo senso di italianità che lo pervade, ha fatto giravolte nel borotalco ed eccolo mattarelliano di risulta. Forza Italia detta anche Avanzi dopo aver spintonato fuori la mummia , lo ha richiamato con un rito vodoo. Poi ha sparacchiato alle spalle un po’ dei suoi candidati, ed in conclusione evocando ogni spettro possibile si è mattarellizata. La sora Giorgia, infine, sdegnata e rabbiosa, ha votato un nome preso sull’elenco del telefono ed ora che vede le elezioni sfumare si agita tutta .. aho a belli mo ch’er centrodestra si ha dissoluto me rifaccio er Missì. In Italia una destra becerotta voti ne raccatta alle elezioni.. se ci arriva… Vabbè.

 

Mentre la Destra affoga nella sua stessa banalità , sembra più interessante la fine del M5S.

 

Il movimento salutato da molti indignados come il futuro del progressismo, spinto da quel frequentatore di procure di Travaglio sta rivelandosi per quello che era da sempre: un sarchiapone che mescola tutto e tutti producendo il nulla. Le ragioni del resto erano e sono fin troppo ovvie per chi legge la politica con passione e non per mestiere, Nessun valore di fondo comune, nessuna struttura ideologica, esperienza zero, cultura modesta, personalità vanesie e frangibili.

Avendo ricevuto da un Popolo frastornato un successo tanto inaspettato quanto immeritato hanno riempito il parlamento di gente scelta a caso. Per il vecchio detto quando scoppiano i tombini anche i topi volano ecco proiettati sulla scena, infilati nei tiggì ed inseguiti dai cronisti, una pattuglia di improvvisati topolini che si credono falchetti. Finito l’effetto dello scoppio ..plop plop plop.. cascano tutti a terra. Nervosi come armadilli con la psoriasi litigano e si inseguono qui e la nei tiggì con battutine velenosette.

Emblematico quanto esilarante Conte … domanda il giornalista .. Di Maio ha detto che è necessario un confronto chiaro … e l’avvocato .. l’ho detto prima io! … Eddai Peppiniello!!! Nel marasma ricompare il Dibba ..quello che sembra l’eterno incazzato delle riunioni di condominio, che si lamenta di tutto e non ha la minima proposta concreta.

Diceva Beppe Grillo .. uno vale uno .. eggià, ma se quest’uno non vale una cippa, come la mettiamo?

 

Sul fronte della sinistra .. diciamo, il professor Letta, che è un colto democristiano di fattura perfetta, ha detto cose di buon senso per giorni e giorni .. se piove ti bagni .. se fa freddo metti il cappotto .. ed ora assunta l’aria del saggio recita il mantra più ovvio, cioè che bisogna ragionare lucidamente. Benedetto professore, avete avuto tutto il semestre bianco per ragionare, mò lo dice? Se Mattarella era la sua scelta perché non ha agito da subito? Per non bruciarlo direbbe lui, il dotto, … hm.. peccato fosse ovvio che un parlamento pieno di scappati di casa avrebbe scelto la qualsiasi per non tornarsene a casa senza aver aperto qualche paracadute.. il consenso bipartisan sarebbe arrivato subito .. dice ancora il Sereno.. ma lui non voleva. Eddai su. Il Presidente è uomo della prima Repubblica, come lo era Re Giorgio, gente strutturata.. avrebbe capito. Come appunto, ha fatto. Dice il segretario Piddì .. ma sarebbe stato di parte l’avessi spinto io .. bene, allora bisognava tessere la tela non cercare un pret a porter. Ma si sa troppo lavoro stanca e girare il cacciavite a lungo fa venire la tendinite. Vabbè…

 

Ora tutti si accingono a lasciare tutti .. fine dell’amore, inizio del rancore. Le alleanze posticce – com’era la sciagurata ipotesi di un centro sinistra , modello unione, con dentro i Cinquini - sono come i matrimoni combinati , durano poco. Soprattutto se nulla unisce, tranne l’interesse a breve. Fallita l’azienda ecco ora i soci che si lanciano l’un l’altro piccole, squallide ingiurie.

 

Il circo delle pulci è un trucco antico . Un sistema di macchinette che si muovono grazie a meccanismi ovvi, ma se lo guardi da fuori sembra davvero che gli insettini siano lì al lavoro e lo animino alacremente. E’ solo apparenza. Da noi lo chiamano dibattito politico.

I giorni passati hanno rivelato senza più dubbi che la formula con la quale si forma il parlamento è arrivata alla fine ed i partiti, per come li conosciamo, sono impresentabili. Le due cose messe insieme determinano una condizione di oggettiva discontinuità rispetto al passato. Vivacchiare nel nulla non è più possibile.

Se questi signori non si vogliono trovare come il povero premier canadese Trudeau a doversela squagliare , o se non vogliono un Palazzo Chigi preso d’assalto come il Campidoglio americano è bene che si rendano conto che la festa è finita e che la realtà drammatica di questi anni così turbolenti non è più eludibile. Siamo alla fine. La strada che conduce alla prossima Repubblica comincia ora.

 

Il gioco di specchi

 

Ed adesso si apre uno scenario tutto da capire. Diceva Mieli che il contesto, ora che si è garantita una stabilità istituzionale, può e deve mutare radicalmente e che tutti i rapporti intercorrenti sono azzerati. I rapporti tra partiti nelle coalizioni quanto i rapporti tra Cittadino e istituzione parlamentare. Quindi la fluidità della situazione consente di immaginare e forse di impaginare soluzioni innovative e dunque dare sostanza ad una nuova Repubblica.

 

Sarà una repubblica presidenziale? Bah. Certo è nella ipotesi di Draghi che, in coerenza col suo passato e presente internazionale, la vede come soluzione in grado di dare stabilità ad un paese che ha nel debito pubblico il suo tallone d’Achille e che dunque necessita della fiducia di ogni investitore creditore. Ma il presidenzialismo od almeno l’elezione diretta del capo dello Stato è anche nelle riflessioni di alcuni autorevoli esperti come il professor Cassese . Giorni fa osservava che .. l’elezione diretta del Presidente farebbe da contrappeso all’elezione indiretta dei parlamentari.. E lasciava intendere che certo il rischio di trovarsi qualche cialtrone per sette anni sarebbe presente, ma anche che come abbiamo visto, affidare la delicata elezione ad un Parlamento riempito a discrezione dei segretari di partito, non è più rassicurante.

La soluzione , rapida ed a breve, veniva indicata da altri nella figura del Presidente operativo, cioè dotato di poteri non solo discrezionali/ morali ma anche proattivi. Un Presidente non alla francese, che De Gaulle dipinse per se stesso e perciò di foggia napoleonica. Più vicino invece al Presidente immaginato dai padri della indipendenza americana, quelli si gente seria, magari depotenziandone il ruolo di capo militare che George Washington , al tempo dipinse su se stesso.

 

Come la si metta, questa è comunque materia complessa che pochissimi sono in grado di comprendere e valutare. Tra questi Cassese senza dubbio ma anche lo stesso Mattarella. Al di là delle soluzioni resta il fatto che la rappresentatività dei partiti sia oggi prossima alla zero appare evidente. Dunque qualcosa di veramente strutturale dev’essere modificato.

 

Una strada alternativa alla logica, in fondo semplicistica, del Conducator ( a me non piace troppo.. sa di uomo della provvidenza ) sarebbe rifondare il processo di rappresentanza, ridefinendo ruolo e prerogative dal singolo deputato, insieme a modi e forma compositiva dei partiti . Ma questo è un processo lungo e comunque sarebbe – oggi - da affidare a questa banda di democristiani d’accatto, senza un giorno di scuola quadri e con un’istruzione o iperspecialistica ( medici avvocati ingegneri ) o prossima alla licenza elementare. Cosa potrebbero escogitare?

Posso già anticipare che questa combriccola sgangherata non sarà nemmeno in grado di produrre uno straccio di legge elettorale conseguente alla più scalcagnata riforma mai vista .. quella relativa al numero dei parlamentari. Figurarsi ora l’ipotesi di un maggioritario, con queste alleanze senza progettualità, e peraltro figurarsi un proporzionale con questa capacità negoziale fondata sul casuale, sul personalismo e sull’ estemporaneo. Nessuno di lor signori ha la pur minima idea di un possibile punto d’accordo. Dunque non ha nessun chiaro obiettivo negoziale. Sarà rissa, confusione, contumelie come in un talk show di Tele LaQuaglia .

 

Siamo al marasma, come era la Diccì con le sue correnti. Sono tutti democristiani? Dunque sono tutti contro tutti. This way the world’s glory goes.

 

Terza ipotesi sarebbe seguire il metodo francese e la strada dell’assemblea costituente, ma è altrettanto improbabile ed altrettanto rischiosa..per la stessa ragione ora definita. Sarebbero di nuovo costoro a incarnare i padri costituenti … ma per favore! Meglio far scegliere la prossima forma repubblicana ai frequentatori del mercato rionale di Cernusco sul Lambro. Inoltre.. per fare un’assemblea fondante ed aperta bisognerebbe riunire la società civile, ma siamo certi che dopo 30 anni spesi tra prodismo e berlusconismo , entrambe il salsa diccì, sia rimasta civile la società? Dubito che sia ipotizzabile una o l’altra tra queste scelte complesse e partecipative per la riformulazione costituzionale. Insomma … non possiamo restare così ma non possiamo nemmeno lasciar cambiare le cose a costoro. … E quindi?

Sono propenso a credere che alla fine prevarrà la logica del potere verticale, cioè di un gruppo ristretto di saggi, coordinato da Draghi e Mattarella, che disporranno una banda medio larga di riforme tattiche, incluso il voto diretto del Presidente, magari vincolato ad un mandato ristretto alla legislatura, dunque quinquennale. Il tutto condito da un cancellierato alla tedesca, con un premier forte e la sfiducia votabile al governo solo in presenza di pronta sostituzione. Poi si chiederà ai Cittadini, con i referendum all’italiana, un parere. L’esito appare scontato. Così si concretizzerà l’obiettivo del Dragone, cioè trasformare almeno la buccia del sistema istituzionale italiano. Alla polpa, lui o chi per lui, provvederà nel tempo.

 

Intanto è cominciato, tra i politici in odore di divorzio, un gioco di specchi che consumerà sia mesi e mesi che la pazienza degli Italiani. Ogni partito cercherà di fare una specie di pulizia imbellettante senza vera igiene, come nel settecento dove con la parrucca si nascondevano i pidocchi e coi profumi la puzza di piedi. Dovrebbero rifondarsi totalmente, come da tempo dicono i politologhi a cominciare da Revelli passando da Mair fino alle ipotesi politiche degli economisti francesi. Ma questi intellettuali pratici e ingaggiati lo dicevano un lustro fa, quando aveva senso tentare le cure. Ora si tratta solo di tumulare le salme.

 

Resta davanti agli occhi degli Italiani, delusi e irritati, il risultato disastroso di un sistema politico fallito , di un modo di governare la cosa pubblica imploso per inettitudine ed incompetenza. Ed accade adesso mentre, fuori dalle asfittiche convulsioni di questi chihuahua, il mondo appare attraversato da fermenti la cui natura complessa è tutta da esplorare.

 

..nel frattempo

 

Macron, Johnson , Ursula chiamano al telefono Putin. Il povero ormai risponde tappandosi il naso e facendo la vocina ..questa è la segreteria telefonica di Vlad momentaneamente assente. Che diamine gli vogliono dire per convincerlo non si sa, lui vuole una sola cosa, che la Nato non si piazzi ai suoi confini.. come? Scusa? Ah dici che in realtà vuole ripristinare l’impero russo?? Uh..vabbè.

 

Il desposta coreano con il peggior barbiere del mondo fa Photoshop per mostrare al mondo il suo nuovo razzo polivalente che purifica fortifica attacca e tira. Nessuno lo fila. A cominciare dai cinesi che gli hanno gentilmente fornito il programmino Adobe. St’uomo qui fa capire quanto sia vero l’assioma .. le democrazie sono in crisi, ma le dittature sono ridicole. A vedere tal sconquasso passa per la mente un’idea consolatoria. Chissà ..magari è venuto il tempo dell’utopia comunitaria sistemica dipinta da John Holloway.

 

In Portogallo vince la sinistra con risultati straordinari. Come in Cile le idee chiare nette ed identitarie fanno breccia nel Popolo, che non è mai sciocco .. solo gli intellettuali astratti dubitano del Popolo, perché se ne chiamano fuori . Il problema non è come vota la gente, diamine, il problema è cosa gli si propone. Il tema è sempre solo uno .. avere idee forti e proporle in modo chiaro e convincente. Il resto è filosofia .. ed è scaricare la propria alterigia sugli altri .. tu non sai votare, io si... bubbole.

Questo articolo parla di:

archiviato sotto: